Missioni Consolata - Maggio 2008

MISSIONI CONSOLATA miciliare e una in hospice. Dopodi- ché devono superare un esame e al- tri sei mesi di prova. Questo iter serve a palesare anche il più piccolo disagio e a scoprire il vero talento dal fasullo». La gente che prende posizioni nette nella vita o che, come in que- sto caso, fa scelte forti spesso è uni- ta da un sentire comune, da una sorta di appartenenza a una stessa filosofia di vita. Cosa distingue il file rouge degli operatori Faro? «Oserei dire un pizzico di follia, nel senso di essere un po’ anticonformisti, di non essere allineati, di privilegiare la ricerca del senso delle cose della vita, rispetto all’etichetta, al presti- gio esteriore. Ognuno di noi, per una ragione o per l’altra, ha fatto una scelta di rot- tura rispetto a ciò che era o faceva prima, abbandonando spesso luo- ghi di cura dove non esprimeva al meglio il proprio potenziale». SENZA CAMICE Scelte alternative, dunque, come alternativo e controcorrente è lo stesso fatto di non nascondersi die- tro il camice bianco,ma di essere sempre in borghese.Nel servizio do- miciliare come in hospice . Una prospettiva meno autorevole, più accessibile che rinuncia al «co- stume» come identificazione di uno status sociale, censurando così tutte quelle dinamiche che il camice stes- so crea: divisione, rottura, freddezza. E, in fin dei conti, poca utilità. Sono le parole di Raffaella Oria, 35 anni, da 10 anni infermiera Faro, a di- pingere al meglio quanto le interre- lazioni emotive non necessitino di travestimenti. MC MAGGIO 2008 51 quanto le giuste parole servono a curare quello che la medicina non può più guarire. L’esperienza, poi, chiude il ciclo.Aiuta a trovare solu- zioni, gesti e complicità anche nei momenti più disperati». Ma in questo olimpo di umanità, ci sarà qualcuno che prova a sbarcare il lunario per convenienza e non per sincera attitudine. «Le persone che non dichiarano apertamente di vo- ler far altro nella vita e si improvvisa- nomedici o infermieri di cure pallia- tive hanno vita breve. Sono loro stessi a rendersi conto che se non si ha una forte motiva- zione è impossibile convivere quoti- dianamente con la morte. Inoltre i nostri operatori, una volta superato il colloquio, sono sottoposti a un pe- riodo di formazione e tirocinio della durata di cinque settimane, com- plessive di 30 ore teoriche globali e un duro tirocinio articolato in quat- tro settimane presso il servizio do- Il medico Alessandro Valle, coordinatore del personale Faro, con un’ospite dell’ hospice dell’ospe- dale San Vito sulla collina torinese.

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