Missioni Consolata - Maggio 2008

MISSIONI CONSOLATA MC MAGGIO 2008 43 R OBERTO T OPINO - Medico, collabora da tempo con MC. R OSANNA N OVARA - Biologa, collabora da tempo con MC. A NITA D I S ANTO - Psicologa. C OORDINAMENTO ED EDITING - Paolo Moiola, giornalista, re- dazione MC. F OTOGRAFIE - La prima di copertina (papaveri da oppio in Colombia) è di Enzo Baldoni. L’ultima di copertina (soldato co- lombiano) è di Angelo Casadei. Le foto sulla coca a Remolino (Colombia) - pag. 37, 38 - sono di Giacinto Franzoi. Le foto delle pagine 26,27,31, 36 sono tratte dall’opuscolo Stop droga (Unicri, 1990). Le foto della pagina 35 (marijuana) sono di Davide Casali. Le immagini delle pagine 28 e 40 sono dalla rivista Quark . La foto di pagina 43 è di Ruben Guzzo. ✓ Simonetta Piccone Stella, Droghe e tossicodipen- denza, Il Mulino ed., 2002. ✓ Michael Taussig, Cocaina, Bruno Mondadori ed., 2004. ✓ Silvia Minozzi, Conseguenze psicologiche e sociali dell’uso della cannabis: i risultati di una revisione siste- matica della letteratura, 2004. ✓ S. Rossi et al., Cocaina: l’andamento del fenomeno dai rapporti ufficiali, Dipartimento del Farmaco – ISS, 2005. ✓ Relazione annuale dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, 2006. ✓ Relazione annuale del Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze, 2006. ✓ Furio Ravera, Un fiume di cocaina, BUR, 2007. S ITI INTERNET : ✔ www.nida.nih.org ✔ www.nlm.nih.gov/medlineplus/print/news/fullstory ✔ www.drugabuse.gov Sul dibattito legalizzazione/proibizionismo: ✔ www.fuoriluogo.it ✔ www.epistemes.org ✔ www.prohibitionscosts.org (Usa) Alcune considerazioni finali Bibliografia e sitografia Gli autori I l problema della tossicodipendenza è considerato un problema sociale; le proporzioni e le dimensioni del fe- nomeno, durante quest’epoca, hanno reso necessaria non solo la visione scientifica, ma anche l’elaborazione di vere e proprie risposte sociali. Risposte, che appartengono a diversi livelli: reazione so- ciale nei gruppi più ristretti, come la famiglia ed il gruppo dei pari, ma anche rispetto alle istituzioni, cioè scuola, mondo del lavoro, ecc. Le dimensioni e le caratteristiche dell’evoluzione di tale fenomeno mettono in rilievo che le spiegazioni e le inter- pretazioni basate sulle problematiche individuali dei con- sumatori non sono sufficienti a fornire una valutazione adeguata al fenomeno stesso, ma è necessario introdurre parametri di tipo culturale e sociale. L’uso di droghe leggere è una forma di devianza, tipica nell’esprimere le gravi tensioni, alle quali i giovani della nostra epoca sono sottoposti in età sempre più precoce. Esistono problemi di adattamento sociale comuni a molti giovani, che si realizzano, in genere, in gruppo. Considerare la droga un problema solo individuale, o solo psichiatrico non è sufficiente. Innumerevoli i sostanziali mutamenti di valori e di stili di vita, che negli ultimi anni ci hanno accompagnato; filosofia del vivere alla giornata, in cui il mondo adulto appare esso stesso preoccupato per il futuro, tanto timoroso di sba- gliare nei confronti degli adolescenti, ed allo stesso tempo contraddittorio nell’annunciare la validità di valori, che vengono negati nella pratica. L’uso di sostanze finalizzate ad incidere sulle condizioni psichiche ed a risolvere pro- blemi, di carattere psicologico o esistenziale è entrato nelle abitudini di molte persone, e ciò è stato stimolato anche da enormi interessi delle industrie farmaceutiche. Un elemento, che incide negativamente sull’esistenza del tossicodipendente è la sua realtà familiare: famiglie con relazioni alterate, rapporti affettivi di tipo ambiva- lente. Importante sì la figura materna, ma che sia una ma- dre accogliente, che accudisce e non castra, capace di det- tare regole e trasmettere valori, non ambivalente nei con- fronti dei figli, così come è importante un padre presente. Pare che la famiglia giochi un ruolo fondamentale sul comportamento del figlio adolescente e che la tossicoma- nia di un figlio, nel senso più ampio del termine, possa es- sere considerata come un sintomo di un più generale di- sturbo familiare. Disturbo e scelta, che non vengono mai all’improvviso. Responsabilizzare, capacità di superare le difficoltà quotidiane, avere buoni valori umani e culturali riman- gono elementi concreti, grazie ai quali potere crescere; è l’immagine mentale dell’albero, con una bella chioma, il quale ha delle profonde e robuste radici inserite nel ter- reno e che, davanti alle bufere della vita, spesso riesce a superarle. A NITA D I S ANTO D OVE SONO LE RADICI ?

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