Missioni Consolata - Maggio 2008
Q uando guardo il manifesto del Consorzio agrario provin- ciale di Macerata,mi vengono alla mente due «icone» della mia fan- ciullezza. Nella prima c’è un’Apetta, guidata da un passionista che, nei giorni della trebbiatura, arrivava pun- tuale sull’aia per la questua: apriva il sacco, i contadini vi versavano alcuni chili di grano e il frate se ne andava ringraziando e benedicendo. Nella seconda c’è una vecchia Fiat 500, in cui scompariva la bassa statu- ra del mio parroco, don Giulio.Anche lui arrivava sull’aia, attaccava un sac- co a una bocchetta della trebbiatrice, ve lo lasciava per una decina di mi- nuti e intanto grida- va: «Butta giù!», sventolando un pacchetto di sigarette per inco- raggiare gli operai a gettare nel batti- tore più covoni possibili. Erano gli anni del dopoguerra. I contadini avevano pochi soldi in ta- sca, per cui risultava più naturale fare la carità o sostenere le opere della chiesa con doni in natura.Oggi il gra- no passa dal campo al consorzio quasi in un baleno, senza quell’atmo- sfera romantica della trebbiatura di quei tempi; rimane tuttavia il senso di solidarietà degli agricoltori; per questo il Consorzio agrario di Mace- rata ha organizzato «una raccolta di beneficenza in“cereali”da donarsi al- la missione di Kibiti-Tanzania di pa- dre Adalberto Galassi». E funziona: ogni anno vengono raccolti più di 200 quintali di grano, che, tradotto inmo- neta e inviata al nuovo par- roco di Kibiti, serve a com- perare granaglie sul posto da distribuire ai più poveri o a sostenere i progetti rima- sti incompiuti per la morte pre- matura di padre Adalberto. I donatori maceratesi cono- scono bene il defunto missiona- rio, ma non sanno affatto dove sia Kibiti. INCAPOALMONDO ADESTRA Kibiti si trova al centro della zona costiera tanzaniana a sud di Dar Es Salaam. Facile a dirsi;ma arrivarci è un’altra cosa.Ne ho fatto esperienza in una piovosa giornata del 1997. Si lascia la città e s’imbocca la Kiliwa Road , strada dal nome altisonante, e- reditato dall’amministrazione colo- niale inglese,ma che di quel periodo non conserva più nulla. Per evitare le buche prodotte nell’asfalto dalle in- temperie e dall’incuria, viaggiamo sulla terra battuta ai cigli della strada, zigzagando tranquillamente da de- stra a sinistra e viceversa, poiché non si incontrava anima viva. Dopo circa150 km e oltre quattro ore di viaggio siamo finalmente nel villaggio di Kibiti: sembra di essere arrivati in capo al mondo. Svoltiamo a destra ed ecco la missione: una vec- chia cappella e un dispensario nuovo TANZANIA di Benedetto Bellesi La missione di padre Adalberto continua... oltre la morte Missionario della Consolata per oltre 30 anni e per altri 5 incardinato nella diocesi di Dar Es Salaam, padre Adalberto Galassi fu stroncato da infarto a 61 anni, nel 2002. I familiari e tanti amici hanno raccolto il testimone e continuano a sostenere i progetti da lui avviati nella missione di Kibiti. UN CHICCO DI GRANO PER LAVITA Padre Adalberto Galassi.
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