Missioni Consolata - Aprile 2008
TURCHIA ANNO PAOLINO A Tarso e Antiochia, luoghi legati alla presenza e alla predicazione dell’Apostolo Paolo in Turchia, ci si prepara per le celebrazioni dell’Anno Paolino, indetto da Papa Benedetto XVI dal 28 giugno 2008 al 29 giu- gno 2009, per il bimillenario della nascita di san Paolo. La Chiesa catto- lica di Turchia aprirà l’Anno Paolino il 22 giugno 2008 a Tarso con la cele- brazione eucaristica presieduta dal card. Walter Kasper e un simposio su san Paolo a Tarso e Iskenderun (22- 24 giugno). In programma anche un pellegrinaggio nazionale sui passi dell’Apostolo a Tarso, Antiochia, Efe- so, mentre sono in cantiere ulteriori i- niziative insieme a Ortodossi e Prote- stanti. In particolare Tarso e Antiochia saranno meta di pellegrinaggi sem- pre più numerosi da parte di fedeli di tutto il mondo. Per questo la Chiesa ha chiesto al governo turco di conce- dere che sante messe, incontri di pre- ghiera e catechesi si possano tenere nella chiesa di san Paolo a Tarso, og- gi museo. Antiochia (oggi cittadina di 200 mila abitanti) è la città culla delle prime comunità cristiane di cui parla- no gli Atti degli Apostoli. Qui per la prima volta i discepoli di Gesù vengo- no chiamati cristiani. Nello stesso quartiere in cui i discepoli di Cristo si riunivano a pregare, oggi vive una piccola comunità cristiana, composta da una decina di famiglie cattoliche e un consistente numero di greco orto- dossi di lingua araba, che si raduna- no per condividere la fede e crescere spiritualmente, nutrendosi della Paro- la e dell’eucarestia. (Fides) MC APRILE 2008 9 con la morte. In Egitto non vi è una legge che commina la pena di mor- te, ma le conversioni sono sconsi- gliate per motivi “nazionali”. I con- vertiti subiscono comunque violen- ze, emarginazioni e spesso la morte da parte di fanatici o perfino di fa- miliari. Ramsis Raouf El-Naggar, u- no degli avvocati difensori, ha gri- dato alla vittoria: «Un buon passo verso la libertà religiosa in Egitto». Ma la motivazione della Corte rima- ne ambigua: i 12 non sono perse- guibili perché essi erano già in pas- sato dei cristiani copti. Il loro ritorno non è dunque da considerare apo- stasia. È difficile che la decisione dei giudici possa costituire un prece- dente. La conversione di nativi mu- sulmani al cristianesimo non è rico- nosciuta. Fonti cristiane locali hanno dichiarato che in Egitto ogni anno almeno 10 mila cristiani diventano musulmani, per diversi motivi: divor- ziare da una donna (la Chiesa cop- ta lo proibisce); sposare una musul- mana; fare carriera nella burocrazia statale e nell’esercito. (Asia News) «D urante la mia ultima visita in Nigeria, nel mese di giugno del 2005, ancora una volta mi sono resa conto della necessità di D all'11 al 15 febbraio a Pacognano di Vico Equense (Napoli), si è svolto il 4° Forum della CIMI (Conferenza Istituti Missionari Italiani), in collaborazione con il Suam (Segretariato unitario di Animazione missionaria), sul tema: “Profezie dell'Ad gentes oggi in Italia. Gli Istituti missionari si interrogano”. Al forum hanno partecipato circa 120 persone, la maggior parte membri delle famiglie missionarie presenti in Italia, oltre ad alcuni laici. In sala, uno spaccato dell’e- norme e variegata ricchezza del mondo missionario italiano (quasi 15 mila presenze nel mondo) che ha il suo nucleo portante nei quattro istituti missionari di origine italiana: Saveriani e Saveriane di Parma, Missionari e Missionarie della Consolata di Torino, Pime di Milano e Comboniani e Comboniane di Verona. Il forum si è interrogato sui nuovi scenari della missione in una fase di multireligiosità in atto anche in Paesi tradizionalmente cristiani come il nostro, prendendo seriamente in esame le sfide del cambiamento. Il confronto è stato arricchito dall’intervento di autorevoli rappresentanti del mondo religioso e accademico quali Gianpaolo Salvini, direttore della Civiltà Cattolica, sul tema “Discernere l’oggi di Dio in Europa. La missione in un’epoca di cambiamenti”, e il prof. Aluisi Tosolini che ha presentato il mondo multicultu- rale nel quale il missionario è chiamato ad operare oggi, abitando i “confini” come luogo di aggregazione che prepara il mondo di domani. Interessante la testimonianza del prof. Paolo Branca, di Milano, che ha raccontato del suo lavoro tra i giovani musulmani delle seconde generazioni. Commovente anche l’esperienza di sr. Geneviève, delle Piccole sorelle di Gesù, che al Luna Park dell’Eur, a Roma, da quasi trent’anni, svolge il suo ministero tra i giostrai. E poi la testimonianza di p. Alex Zanotelli: se vogliamo essere signi- ficativi come missionari in questa Italia, dobbiamo resistere all’im- pero del danaro che opprime e affama il mondo. Imperativa la scelta di stare dalla parte degli ultimi. (Misna) ITALIA: LA PROFEZIA DELL’AD GENTES Pacognano (Na): suor Geneviève, delle Piccole sorelle di Gesù, offre la sua testimonianza al forum. Tarso: chiesa di san Paolo
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