Missioni Consolata - Aprile 2008

MISSIONI CONSOLATA liwaga , tutte danze tradizionali. Il si- gnificato è «suonare il corno» in lin- gua mooré (la più diffusa in Burkina Faso, ndr ) La danza consiste nel tirare dal suolo una corda immaginaria. Lanciando il tackborsé ,Ahmed Sma- ni aveva per ambizione quella di col- mare un vuoto e soprattutto di con- tribuire alla federazione della galas- sia musicale nazionale. «Zalissa», il suo primo album, è un grande suc- cesso. Il ritornello ripreso dai cori spontanei.Nasce il genere tackborsé con grande gioia dei musicomani al- la ricerca di un ritmo tipicamente ancorato nelle profondità locali. La danza prenderà davvero il volo con il titolo «Bouge» dell’album «Gouver- nement». Poi seguiranno i gruppi le pouvoir , la cour supreme , les premiè- res dames . In una rivalità di nuove i- dee. Oltre al tackborsé c’è lo stile cou- per décaler che è stato inventato in Costa d’Avorio. I giovani ballano an- che al suono del rap. In questo ge- nere gli artisti burkinabè più cono- sciuti sono gli Yeleen e Smockey. I primi hanno vinto il Kundé d’oro 2006 (concorso annuale per la can- zone d’autore in Burkina Faso, ndr ). È la ricompensa per il miglior artista o gruppo burkinabè. Smockey, lui, è considerato come il guru del movimento Hip hop del Burkina. Il suo studio Abazon per- mette a molti giovani rapper di usci- re dall’ombra. Con altri artisti come Bil Aka Kora, Sissao, Faso Kombat la musica burki- nabè sta prendendo un nuovo slan- cio. Un’innovazione che ha come base di partenza il lavoro di chi è ve- nuto prima come i famosi George Ouedraogo, Jean Claude Bamogo, Salammo Joseph. Da Dakar a Ouagadougou, pas- sando per Bamako, gli artisti cerca- no di offrire alla musica africana quanto di meglio ci sia: un riconosci- mento. E con le loro prodezze e i lo- ro talenti danno ragione a Nietz- sche, che ci ricorda: «Senza la musi- ca, la vita sarebbe un errore». ■ MC APRILE 2008 65 * Arsène Flavien Bationo è un giovane giornalista del Burkina Faso. Scrive per il giornale l’Evénement e per il sito Lefaso.net . È recentemente stato presso la nostra redazione nell’ambito di uno stage di formazione fi- nanziato dalla Regione Piemonte. oltre Atlantico dai discendenti degli schiavi africani.Questo autodidatta formato all’educazione dei campi, è rimasto sempre legato alle sue origi- ni. Ancorato a una ruralità che vole- va sempre difendere, al di là della stessa musica, si è fatto eleggere sin- daco del piccolo comune di Nia- funké, nel delta interno del fiume Niger. È laggiù che si installa dopo la morte di suo padre durante la se- conda guerra mondiale. Salif Keita è l’altra grossa stella della musica maliana.Nato il 25 ago- sto 1949, albino, in una regione dove quelli come lui sonomal visti, a cau- sa dei poteri malefici che sono loro attribuiti. È respinto dalla famiglia. La sua scelta per la musica è pure con- dannata. Infatti, in Mali, la musica è tradizionalmente riservata alla casta dei griot . I Keita sono invece una fa- miglia di principi. Pagando il prez- zo di mille difficoltà, riuscirà a realizzare il suo sogno.Oggi- giorno, Salif Keita porta alta la bandiera maliana e africana delle grandi arene della musica in- ternazionale. Altri artisti come Rokia Traoré o Djeneba Seck, emergono dal conte- sto nazionale. IL FENOMENOTACKBORSÉ In questi ultimi cinque anni, una nuova pagina musicale sembra scri- versi in Burkina Faso con il ritmo tackborsé .Questo generemusicale è attualmente il più ascoltato nei ma- quis (piccoli ristoranti e bar popola- ri), posti alla moda e sulle onde radio e televisive. In Burkina anche l’eserci- to danza «rumorosamente» il tack- borsé . Il ritmo unisce, scuote.Questo concetto che provoca il delirio di certi musicomani è stato concepito da un uomo:Ahmed Smani.Anche se in seguito, numerosi altri attori ci hanno messo lemani. Il tackborsé è la com- binazione di warba , wiiré e di

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