Missioni Consolata - Aprile 2008

MISSIONI CONSOLATA MC APRILE 2008 47 ha già preso in carico centinaia di utenti (tra cui molti etilisti) so- prattutto in giovane età. Il rapporto tra sanità peniten- ziaria ed utenza allora travalica il rapporto «farmaco-guarigione» ma è dettato dall’incontro. E l’incontro può avvenire solo se si riconoscono queste dinamiche, ponendo l’attenzione su quanto accade qui e adesso nel dialogo, al di là delle differenze culturali, e portando alla consapevolezza quanto avviene in modo impli- cito nel percorso parallelo di cura, per superare gli inevitabili momenti di stallo. «ERO IN CATENE, MA NON MI AVETE ACCOLTO» Dal Giudizio delle nazioni di- scendono i temi della salvezza citati nel vangelo di Matteo. «Andate, maledetti, nella danna- zione, perché ero affamato e non mi avete dato da mangiare, ero assetato e non mi avete dato da bere, ero ignudo e non mi avete rivestito, ero ammalato e non mi avete curato, ero carcerato e non mi avete visitato ». Ovvero: ero carcerato e non mi avete accolto, ero in catene e mi avete rifiutato. Ma altre do- mande sono senza risposta: ac- colto dove?, accolto come? Questa dovrebbe essere la que- stione aperta, l’oggetto del no- stro interrogarci, cioè quali sono le alternative concrete e possibili all'istituzione carceraria. ■

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=