Missioni Consolata - Aprile 2008

DOSSIER 38 MC APRILE 2008 Alla Casa circondariale di Torino Viene spesso definito «scuola di crimine». L’esperienza in carcere dell’Università di Torino dimostra che è possibile uscire da questo vicolo cieco. Chi ha deviato potrà tornare nella società più consapevole e più preparato. E il tempo della pena non sarà stato tempo perso. di Maria Teresa Pichetto, professore universitario I l Polo universitario per studenti detenuti presso la Casa circonda- riale «Le Vallette» (dal 2003 «Lorusso-Cutugno») è nato da un Protocollo d’intesa del 27 luglio 1998 stipulato fra l’Università di Torino, il Tribunale di sorve- glianza, il Provveditorato regio- nale dell’Amministrazione peni- tenziaria di Torino e la direzione della Casa circondariale. Con il Polo universitario si offre la pos- sibilità a un certo numero di stu- denti provenienti dalle carceri di tutta l’Italia (alle quali viene in- viato il bando per l’ammissione al Polo universitario) e in pos- sesso di diploma di istruzione secondaria, di iscriversi all’Università di Torino o di conti- nuare gli studi se già iscritti in al- tre sedi. Il Polo universitario trova le sue premesse nell’attività di volonta- riato compiuta in passato da al- cuni docenti della Facoltà di scienze politiche, che si reca- vano nelle carceri del Piemonte per fare attività di tutorato e per far sostenere gli esami agli stu- denti carcerati, che negli anni ’80 e nei primi anni ’90 erano prevalentemente detenuti «poli- tici». Questa attività didattica era stata accompagnata da una ri- cerca - teorica e sul campo - svolta da docenti e da detenuti, col supporto delle autorità carce- rarie, e aveva portato alla pubbli- cazione di un volume di vari au- tori curato da Luigi Berzano, «La pena del non lavoro» ( Franco Angeli, Milano 1994 ). L’iniziativa di un intervento di sostegno alle attività di risocia- lizzazione dei detenuti è stata quindi ripresa nel 1997 su ini- ziativa di alcuni docenti della Facoltà che già avevano parteci- pato alla precedente esperienza (1). Il progetto del Polo è sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, la quale finanzia il pagamento della prima rata delle tasse universita- rie degli studenti (mentre per la seconda rata sono esonerati dall’Università), l’acquisto dei te- sti e del materiale didattico, e il contratto di una persona per il coordinamento della didattica. L’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il comune di Torino, mette a di- sposizione borse-lavoro per gli studenti che sono in regime di semilibertà per permettere loro di frequentare le lezioni all’Università, di studiare e di la- vorare e di iniziare così un per- corso di reinserimento sociale. La sezione del Polo universita- rio (padiglione B) è composta da 22 celle singole, aperte dalle 7 alle 21 per permettere agli stu- denti di seguire le lezioni e di studiare insieme; di un’aula dove si tengono le lezioni, e di due au- lette per i colloqui; un’aula con i computer e la biblioteca con i te- sti relativi alle materie d’esame. Le due Facoltà organizzano ogni anno i corsi relativi ai piani di studio previsti: i docenti e i ri- cercatori (tutti volontari) svol- gono le lezioni (in media 10, ognuna di circa 3 ore) diretta- mente nella sezione, dove si so- stengono anche gli esami. Sono attualmente impegnati circa 40 docenti afferenti alle due Facoltà, affiancati da altrettanti assistenti e collaboratori e da un tutor che si occupa del coordinamento or- ganizzativo e didattico. I corsi di laurea attivati sono: corso di lau- rea triennale in scienze politiche; corso di laurea triennale in scienze giuridiche; un corso di laurea specialistica in scienze politiche; un corso di laurea ma- gistrale in giurisprudenza (2). Il numero ridottissimo delle de- tenute (e in genere la brevità della loro pena) non consentono l’istituzione del Polo femminile, ma per l’unica donna (la se- conda) iscritta alla Facoltà di giu- risprudenza del Polo, e che non può seguire le lezioni nella se- zione maschile, i docenti svol- gono attività di tutorato nella se- zione femminile della Casa cir- condariale. Gli studenti sono at- tualmente 16, dei quali 13 ita- liani e 3 stranieri (dal 1998 gli iscritti sono stati circa 70). A questi si aggiungono altri 4 stu- denti iscritti al Polo, ma non pre- senti in sezione. I laureati finora sono stati 11, di cui 9 in scienze politiche (uno con il vecchio ordinamento); 2 in L ’ UNIVERSITÀ ENTRA IN CARCERE

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