Missioni Consolata - Aprile 2008

MISSIONI CONSOLATA tale deturpata dalle piaghe sociali della droga e della prostituzione, ca- ratteristiche di una società alla deriva e priva di valori. È qui che si sta svol- gendo il processo ai dirigenti super- stiti di KampucheaDemocratica : Nuon Chea, vice di Pol Pot, Khieu Samphan, presidente di Kampuchea Democratica , Ieng Sary e Kang Kech Eav (Duch), direttore del carcere S-21 dove venivano imprigionati e uccisi tutti gli oppositori a Pol Pot. Passeggiando per PhnomPenh,è chiaro quanto poco interessati siano i cambogiani a questo processo. «Pre- feriamo sentirci parte del mondo an- dando in discoteca,nei night club,ve- stendo abiti firmati.Cerchiamo di vi- vere il presente.Un processo che parla di fatti accaduti 30 anni fa non ci interessa» spiega Phuong,una ragaz- za ventenne incontrata aTuol Sleng. In un’intervista in esclusiva, Ieng Sary ex Ministro degli Esteri dei Kh- mer Rossi e uno dei principali accu- sati al processo, denuncia anche il coinvolgimento di governi occiden- tali: «Se siamo incriminati, si dovran- no cercare le cause di ciò che è suc- cesso più a fondo: nei bombarda- menti illegali degli Stati Uniti in Cambogia durante la guerra del Viet- nam, l’appoggio dato al nostro go- verno dall’Onu dopo l’invasione viet- namita, l’invio di armi al nostromovi- mento da parte della Gran Breta- gna». È da queste parole che si capisce come mai, per ben 30 anni, nessuno ha voluto portare alla sbarra i Khmer Rossi, aspettando invece che la dirigenza storica venisse decimata. A questo punto ci si potrebbe chie- dere quanto possa essere equo e giu- sto un processo intentato in un pae- se dove il potere giudiziario è diretta emanazione di quello politico. Infine, un processo equo e giusto,dovrebbe ricercare le responsabilità delle soffe- renze del popolo cambogiano anche in chi, come NorodomSihanouk, ha accettato di condividere il potere con Pol Pot,perorando la sua causa nelle sedi internazionali.O come Hun Sen, fino all’ultimo grande equilibrista e opportunista.O anche nell’Onu, om- brello politico di KampucheaDemo- cratica dal 1979 al 1982 e della coali- zione antivietnamita di cui erano a capo i Khmer Rossi fino al 1993. Nuon Chea, in una delle sue rarissi- me interviste che mi ha concesso po- chi giorni prima di essere arrestato si chiedeva: «Se mi processeranno po- trò dire tutto quello che penso? In tal caso la comunità internazionale do- vrà interrogarsi sul fatto che noi ab- biamo agito con il loro appoggio di- plomatico. Ma non penso che mi la- sceranno dire questo.Ciò che vogliono è un processo che condan- ni chi non può difendersi, per assol- vere le proprie coscienze». ■ MC APRILE 2008 21 Nella regione di Pailin è fiorente il commercio di pietre preziose e oro.

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