Missioni Consolata - Aprile 2008
18 MC APRILE 2008 CAMBOGIA Seguo il gruppo di viaggiatori al luo- go in cui è stato cremato l’ex leader : una semplice tomba in legno con in- ciso il suo nome.Recitano le loro lita- nie, depositano del cibo e dei regali. Con loro ci sono diversi bonzi. «Ve- niamo tutti da KhompongThom.Ab- biamo viaggiato tre giorni per arriva- re fin qui - mi dice uno di loro -. L’eser- cito ci ha trasferiti da Phumi Romeas nel 2002. Fino ad allora abbiamo vis- suto sotto il controllo dei Khmer Ros- si. I trasferimenti forzati sono stati mi- gliaia e il governo ha fatto inmodo di emarginarci dal resto della società. Nessuno vuole avere a che fare con noi.Hanno paura che il governo si ri- valga su di loro se ci aiutano». Quello dei trasferimenti forzati è un problema che le organizzazioni che si occupano di controllare il rispetto dei diritti dell’uomo conoscono fin trop- po bene. «Da quando abbiamo cerca- to di protestare per la politica del go- verno nei confronti dei cambogiani che hanno vissuto con i Khmer Rossi, non abbiamo più il permesso di en- trare nelle aree che controllavano. Sappiamo che le evacuazioni conti- nuano e che l’esercito torturamolti contadini del luogo» confida un membro di HumanRightsWatch , l’or- ganizzazione che,assieme ad Amne- sty International , si occupa di diritti u- SCHEDA STORICA D opo essere stata al centro del più vasto impero mai esistito nel Sud Est Asiati- co, quello diAngkor tra il IX e il XV secolo, la Cambogia non ha più saputo man- tenere la propria supremazia regionale. Vietnam eThailandia se ne spartirono il ter- ritorio prima che la Francia la inglobasse nell’Indocina francese nel 1884. Riacquistata l’indipendenza nel 1953, Sihanouk impose al paese un confusionario progetto di socialismo-buddista, il Sangkum Reastr Niyum , che fallì immediatamente. Nella seconda metà degli anni ‘60, le tensioni con gli Stati Uniti aumentarono per la resistenza di Sihanouk nel concedere alle truppe americane l’utilizzo del territorio cambogiano per distruggere le basi del Fln. Il 18 marzo 1970 Lon Nol, con l’aiuto della Cia, destituì il re facendo sprofondare il paese nella spirale della guerra. Le forze Khmer Rosse, che nel 1970 contavano ap- pena 2-3 mila uomini male armati, ebbero l’appoggio del sovrano che da Pechino, do- ve si era stabilito, chiamò il popolo alla rivolta contro Lon Nol. Il 17 aprile 1975 i Kh- mer Rossi entrarono a Phnom Penh evacuando le città e instaurando un regime ba- sato sulla collettivizzazione agricola.Le profonde divergenze all’interno della dirigenza si riflettevano nei diversi stili di vita delle province: rigidi nelle zone controllate dai Khmer Rossi fedeli a Pol Pot, più moderati in quelle favorevoli a Hu Nim e Sao Phim. L’epurazione dei quadri di partito a lui ostili, diede il completo controllo a Pol Pot, che solo l’intervento vietnamita spodestò dal potere il 7 gennaio 1979. Ne seguì una sanguinosa guerra civile, che le elezioni del 1993 volute dall’Onu non riuscirono a risolvere. Nel 1997, un giro di vite all’interno dei Khmer Rossi segnò la fine del movimento e Hun Sen ne approfittò per gestire un colpo di stato, esauto- rando dal governo di coalizione il suo co-primo ministro Norodom Ranariddh. Le successive elezioni del 1998 e del 2003 hanno consegnato il paese saldamente nelle mani di Hun Sen. Monarchia costituzionale, con un governo guidato da un ex comunista (Hun Sen), il Regno di Cambogia è vasto 181.000 kmq e abitato da 13.800.000 abitanti, il 42% dei quali al di sotto dei 14 anni. Sebbene l’84% della popolazione abiti nelle campagne, l’agricoltura contribuisce solo per il 50% al gettito del Pil. La guerra civile, un grande lago, il Tonle Sap, che durante la stagio- ne delle piogge quadruplica la sua superficie, e la presenza di mine inesplose che impediscono l’u- tilizzo di molti terreni, ostacolando l’incremento dei raccolti. Il turismo, rivolto principalmente al sito archeologico di Angkor, è un’altra voce importante nell’economia del paese. Una compagnia multinazionale sta ora valutando la possibilità di costruire un villaggio-vacanze a Kompong Som (Sihanoukville). Dopo decenni di stagnazione, da qualche anno il Pil ha iniziato a crescere nella misura del 5,3% annuo, ma gli indici di sviluppo umani continuano ad essere tra i più bassi al mondo: solo il 60% della popolazione ha accesso all’acqua potabile, il 65% non sa leggere e scri- vere, mentre la mortalità infantile è del 6,4%. Phnom Penh, la capitale, dopo essere stata svuotata dei suoi abitanti dai Khmer Rossi, è tor- nata ad essere una metropoli di più di 2 milioni di abitanti, la maggioranza dei quali è relegata in slums senza accesso ai bisogni essenziali. La fede buddista è professata dalla maggioranza del- la popolazione, ma è presente anche la maggiore comunità islamica dell’Indocina accanto a pic- coli gruppi cristiani. La triade al governo della Cambogia: il primo ministro e padre- padrone Hun Sen, l’inconcludente Sam Rainsy e l’inaffidabile principe Norodon Ranariddh.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=