Missioni Consolata - Marzo 2008

• CORE A DEL SUD ^ | | g | di Pete r Njorog e Githaig A SCUOL A D I DIALOG O INTERRELIGIOS O L a religion e è com e II mag o e la si- billa.. . Ess a affront a le rovin e del mond o e predic e la restaurazione ; di front e al rosso-sangu e del cielo , con i color i del tramont o che sprofondan o nell'oscurità, profetizz a l'aurora . Affront a la mort e e annun - cia la vita » [Felix Adlei). Mahatm a Gandh i dicev a che «uno studi o amichevol e dell e religion i è un dover e sacro». Son o quind i content o di poterm i dedicar e alio studi o comparat o deli e religioni , di aver e l'op - portunità non sol o di assolver e a quest o sacr o dovere , ma di gustare , seppur e com e un sem - plice novizio , le ricchezz e deli e esperienz e reli - gios e dei mond o ai di fuor i deli a sfer a dei cri- stianesimo . La realtà religios a dei mond o sta diventand o sempr e più pluralistica ; perciò, qualsias i religion e veng a professata , dev e es- ser e vissut a in un atteggiament o di incontr o e dialog o con la fed e dei vicino . «È arrivat o il temp o in cui i contatt i interreli - gios i basat i sull a cortesi a e una conoscenz a generic a non son o più sufficienti . È indispen - sabil e conoscer e in profondità la religion e di colu i con cui si vuol e dialogare» [card. Arinze). Lo studi o dei mond o deli e religion i non consi - ste purament e nei cercar e possibil i vie di ar- monios a coesistenz a o pacific a interazione , ma è molt o di più: è un arricchiment o reciproco . Quand o io studi o deli e religion i è fatt o a- vend o in ment e il dialog o interreligioso , è im- portant e accettar e che la maggioranz a di tali religion i son o «i mod i di vit a di immens e por - zion i di umanità... l'espression e viv a dell'ani - ma di vast i grupp i umani . Ess e portan o in sé l'ec o di millenn i di ricerc a di Dio, ricerc a in- compieta , ma realizzat a spess o con sincerità e rettitudin e di cuore . Posseggon o un patrimo - nio impressionant e di test i profondament e religiosi , di saggezz a assimilat a da popol i e culture . Son o tutt e cospars e di innumerevol i "germ i dei Verbo' ) Hann o insegnat o a genera - zion i di person e a pregare , com e viver e e mo- rire , com e custodir e i propr i defunti» [cfrE- vangelii nuntiandi 53). nfatti,i i nocciol o deli a question e nell o studi o deli e religion i è propri o qui: ai di là dei contenut i di fed e che vengon o pro - fessati , esist e una realtà vissut a che è stat a e- spress a in molt i e different i termini , com e «e- sperienz a religiosa», «esperienza spirituale», «esperienza divina», «esperienza dei sacro , dei t ascendente , deli e potenz e divine» ecc. Nell a tradizion e ahramitic a possiam o chiamarl a «e- sp renz a di Dio». Quest a vast a gamm a di «esperienze reli - giose», senz a ignorar e la realtà dell'error e u- mano , è una profonda , autentic a e onest a av- ventur a spirituale , che costituisc e li cuor e del - ia stori a uman a di tutt e le generazion i che si son o succedut e nei temp o e neii e different i situazion i geografiche . E poiché nessun o può pretender e di aver e una compiet a e perfett a esperienz a di Dio, io studi o deli e different i tra - dizion i religios e non può che arricchir e la no- stra limitat a esperienza . Noi non comprendiam o a pien o l'universo ; non possiam o parlar e deli a mort e senz a co- noscer e la vita . Almen o finché esistiamo , c'è una ragion e per cui siam o ai mondo . E la no- stra volontà di creder e in quest a ragion e più ampi a ci aiut a ad agir e in compagni a deli e «potenze divine». E per affrontar e la mort e bi- s gn a diventar e coiiahorator i di ciel o e terr a nell a creazion e di un univers o migliore:u n traguard o raggiungibil e se siam o apert i alle esperienz e religios e altrui . Lo studi o deli e religion i è di grand e impor - tanz a anch e nell a stess a teologi a cristiana . Senz a raggiunger e una prospettiv a compara - tiva mondiale , la teologi a cristian a non può né conoscer e totalment e le propri e forze , né cor - roborar e le sue debolezze . Per questo , la teoio - Padre Peter Njoroge durante una lezione all'Università dei gesuiti a Seul. già cristian a ha bisogn o di esser e fondat a su lo studi o comparat o deli e religioni . I l dialog o interreligios o è uno dei princi - pali traguard i deli o studi o deli e religioni . E important e nei nostr o temp o inculcar e nell a ment e deli a gent e la «cultura dei dialo - go», «il dialog o com e attività uman a e uma - nizzant e - afferm a li gesuit a Raimon d Pa- nikkar , uno dei più grand i filosof i e teolog i v vent i - non è mai stat o così Indispensabil e In tutt i gii ambit i dell a vit a quant o nei nostr o temp o di individualism o accademico.Tutt o nostr o loquac e parlar e di "villaggi o globale effettu a su paravent i artificial i sott o chiave». Pace e coesistenz a armonios a deli a gent son minacciat e da estremism o e terrorismo Per quest o in tutt o il mond o c'è un risvegli o tra le person e di buon a volontà, impegnat e in uno sforz o di crear e un'atmosfer a di amicizi e cordialità vers o le religion i altrui . il traguard o da raggiunger e nei dialog o in terreligios o è, a sua voita , quell o di rimuover le nostr e mascher e religiose , che non hann o null a a che far e con la ver a esperienz a relig sa, il ver o dialog o religios o ha luog o sol o quand o raggiung e le profondità deli e intim e credenz e religios e e affront a gii interrogativ fondamental i sui sens o deli a vita . Quand o mascher e son o rimoss e una ad una e siam o immers i nei dialog o con tutt a la nostr a perso na, allor a emerg e qualcos a dai di dentr o e c minci a il «dialogo interreligioso». A conclusione , riport o un poetic o sermon d Panikkapch e contien e alcun e linee-guid a fondamental i per il dialog o interreligioso : «Quando intraprendi un dialogo interreligio- so, non pensare in antidpo dò che devi cre- dere. Quando testimonila tua fede, non di- fendere te stesso o i tuoi interessi acquisiti, per quanto ti possano apparire sacri Fai com gli uccelli del cielo: essi cantano e volano, e non difendono la loro musica o la loro bellez za. Quando dialoghi con qualcuno, guarda tuo interlocutore come un'esperienza rivela trice, come tu vorresti (e dovresti) guardare giglio nei campi. Quando prendi parte a un dialogo interreligioso, cerca di rimuovere trave dal tuo occhio prima di togliere la pa- gliuzza dall'occhio del tuo prossimo. Beato quando non ti senti autosufficiente mentre stai dialogando. Beato te, quando hai fiduci dell'altro, perché confidi in Dio. Beato te, quando affronti incomprensioni dalla tua stessa comunità o da altri per amore della tua fedeltà alla verità. Beato te, quando non ab- bandoni le tue convinzioni e tuttavia non le poni come norme assolute», m U m M C MARZ O 200 8

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=