Missioni Consolata - Febbraio 2008
MISSIONI CONSOLATA non corre rischi a causa della sua attività. Invece stiamo osservando un numero crescente di tumori delle fosse nasali e dei seni parana- sali, dovuti all’inalazione delle pol- veri di legno, che si sviluppano con l’uso di strumenti moderni (e ve- loci) usati nella lavorazione. In que- sto caso, il progresso ha determi- nato un aumento della polvere sviluppata , che essendo sempre più fine ha potuto penetrare all’in- terno del corpo. I tumori dei fale- gnami sono molto invasivi e richie- dono interventi chirurgici demoli- tivi e terapie radianti, che spesso in- teressano anche gli occhi, lasciando esiti molto gravi. I lavoratori utilizzano molti stru- menti, che oltre ad aiutarli nell’atti- vità possono anche essere causa di infortuni, di malattie professionali e di inquinamento dell’ambiente non solo lavorativo. A titolo di esempio, vogliamo de- scrivere due macchine che possiamo osservare nelle nostre città e che po- trebbero dimostrare quanto possa essere pericoloso il cosiddetto «svi- luppo tecnologico». La prima è una sega circolare che taglia l’asfalto prima di iniziare a scavare nei cantieri. A parte il ru- more assordante, lo sviluppo di pol- vere è impressionante e si tratta di polveri sicuramente pericolose: l’a- sfalto è fatto di catrame mescolato con pietrisco che, nella migliore delle ipotesi, è composto da silicati, ma potrebbe contenere anche amianto. La macchina dispone a volte di un piccolo getto d’acqua per abbattere le polveri, però l’ac- qua asciuga presto, la polvere resta nell’ambiente e viene sollevata dal traffico veicolare. La seconda meriterebbe un pre- mio per la follia: si tratta di un soffia- tore portatile, che evita di usare la scopa per rimuovere le foglie cadute dagli alberi. L’addetto, provvisto di cuffie (per il rumore) e di masche- rina, utilizza una specie di grande asciugacapelli con motore a scoppio, per spostare le foglie, sollevando nubi di polvere, facendo rumore e in- quinando con le emissioni del mo- tore, che, in genere, è un motore a due tempi, che brucia una miscela di benzina e olio ed è, di gran lunga, il motore più inquinante tra quelli a combustione interna. Napoli e dintorni: disinformazione e colpe Mentre scriviamo (gennaio 2008), tutti i media (anche internazionali) parlano dell’emergenza rifiuti a Napoli... Fare informazione corretta è vitale per stimolare le amministra- zioni ma anche i cittadini a fare molto di più contro l’inquinamento. Nella storia del pianeta noi siamo la prima generazione che respira un’a- ria diversa da quella della genera- zione precedente. È fondamentale che l’informa- zione raggiunga anche i singoli indi- vidui e che venga trasmessa da geni- tori e insegnanti ai giovani, al fine di stimolare comportamenti finalizzati al risparmio energetico (coibenta- zione delle abitazioni, sostituzione delle vecchie lampadine con quelle fluorescenti, utilizzo ragionato degli elettrodomestici, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili). L’utilizzo dei mezzi di trasporto motorizzati dovrebbe essere limitato alle situazioni di stretta necessità; in molti posti si può andare a piedi o in bicicletta risparmiando soldi e preoccupazioni legate al traffico, alle code e ai parcheggi. In Italia, la raccolta differenziata dei rifiuti è altamente insoddisfa- cente (si va dal 30 all’8 per cento!), forse perché richiede una grande collaborazione da parte di noi tutti. È possibile raggiungere percentuali molto elevate di materiale riutilizza- bile separando in contenitori diversi i rifiuti organici, il vetro, la carta, la plastica, i metalli. Con un minimo di volontà ed attenzione è possibile raggiungere percentuali di raccolta differenziata che superano il 70% . Se pensiamo che un inceneritore di rifiuti produce circa 350 chilo- grammi di ceneri per ogni tonnel- lata di rifiuti prodotta, possiamo ren- derci conto che la raccolta differen- ziata può sostituire vantaggiosa- mente l’incenerimento con incom- parabili vantaggi per la nostra salute. Un inceneritore di media taglia, ca- pace di trattare un migliaio di ton- nellate di rifiuti al giorno, emette quotidianamente oltre 5 milioni di metri cubi di fumi. Purtroppo, nel caso dei rifiuti, la tu- tela della salute delle persone non va d’accordo con gli interessi di al- cuni gruppi industriali e dei politici che li assecondano, confidando sulla scarsa informazione sui rischi o peg- gio sulla disinformazione da parte della televisione e dei giornali. ■ MC FEBBRAIO 2008 69 (*) Roberto Topino, medico, e Rosanna Novara, biologa, sono collaboratori di MC. Le foto di queste pagine sono di Maurizio Pagliassotti e Paolo Moiola.
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