Missioni Consolata - Febbraio 2008
MISSIONI CONSOLATA MC FEBBRAIO 2008 43 tizzabile, fino ad inventare nomi per poterlo fare. Un decennio e mezzo di abbandono statale del- le campagne con un esodo rurale di emigrazione per gli uomini e maquillas per le donne; di disoc- cupazione per i giovani e violen- za nelle città. La proprietà delle terre: l’eterna questione Incontriamo Sinforiano Caceres della Fenacoop (la Federazione nazionale delle cooperative) nel suo ufficio, a Managua. Ci dice: «Il governo ha dato segni di confu- sione, che lasciano nell’incertez- za il settore agricolo. Il principale problema è che non ha spiegato ufficialmente la sua politica agra- ria, limitandosi ad una relazione di 6 pagine. Questa proposta non ha le risorse per essere attuata». «Sappiamo del programma “hambre cero” e del rifornimento di concime che viene da un credi- to venezuelano, ma non abbiamo più informazioni dettagliate sul te- ma agricolo da parte del governo». Il tema della proprietà delle ter- re è un punto debole nella pro- grammazione in ambito agricolo e alimenta il «cortoplazismo» (cioè l’affrontare i problemi gior- no dopo giorno, senza un proget- to di lungo termine), in cui si ve- dono sommersi i programmi di sviluppo del settore agricolo in Ni- caragua. Questo paese si è impoverito per le forme di conduzione e la va- riabilità delle politiche strategiche attuate negli ultimi 30 anni, Sinfo- riano Caceres assicura che la pro- prietà della terra è uno dei temi centrali: «Nel decennio sandini- sta, si fece un processo di riforma agraria profondo, ma senza arri- vare alla legalizzazione formale per assicurare il passaggio di pro- prietà dai latifondisti somozisti ai piccoli proprietari. Questa riforma incompiuta ha alimentato la cor- ruzione e il traffico di favori. Il te- ma della proprietà è dunque un tema essenziale da risolvere, in- dispensabile per poter generare la stabilità non solo per i grandi in- vestitori, ma anche per i piccoli e medi produttori». L’incerto futuro dei contadini Una visione differente del pa- norama agricolo ce la dà Edgardo García, presidente della Atc (As- sociazione dei lavoratori agricoli): «Con l’arrivo del governo di ri- conciliazione nazionale del presi- dente Ortega è arrivata la pro- messa di una riattivazione della produzione nicaraguense, senza recessione né aggiustamenti strutturali. Il programma del go- verno va a formalizzare i nostri progetti, come la promozione di casse di credito eque o come la produzione per il sistema del commercio equo e solidale in espansione nel Nord del mondo. In questo momento, noi siamo aiutati da diversi programmi del governo, come “hambre cero” o “usura cero”». Questo programma rappre- senta il futuro autosostenibile del Nicaragua parallelamente alla produzione per l’esporta- zione. Sinforiano Caceres ci spiega: «Attualmente i contadini poveri per produrre finiscono per impoverirsi ulteriormente. E spesso producono sfruttando ancora di più i membri della loro famiglia, bambini compresi. Questa situazione crea un cir- colo vizioso che produce come conseguenza un processo molti- plicativo della povertà perché le politiche che esistono attual- mente non compensano gli sforzi dei piccoli agricoltori. Il programma “hambre cero” vuole cambiare questa situazione». Pur favorevole al programma, Sinforiano sottolinea la centralità della definizione di una politica agricola trasparente: «Il governo deve risolvere con urgenze le in- certezze che ha rispetto alla po- litica agricola, deve definire quale sarà l’approccio centrale per risolvere il problema della si- curezza alimentare: un approc- cio basato sulla produzione per l’autoconsumo, un approccio as- sistenzialista o con un insieme dei due. O ancora incremen- tando i programmi di coopera- zione dall’Unione europea, dagli Stati Uniti o dall’Alba. Il punto principale è quale scommessa il governo farà sul tavolo della po- litica agraria del Nicaragua». J OSÉ C ARLOS B ONINO Nato in Perù, ha vissuto in Nicaragua per 15 anni. Nel 2000 si è trasferito in Italia. Ha con- seguito una laurea di primo livello in studi internazionali. Attualmente studia al corso specialistico in antropologia culturale presso l’Università di Torino, continuando gli studi anche all’Unan di Managua. Collabora con MC e con varie altre testate giornalistiche. H A COLLABORATO : M ARCO B ONINO , antropologo sociale, già professore presso l’Università Centroamericana di Managua. F OTOGRAFIE : le foto sono di José Carlos Bonino; le foto storiche sono tratte dal libro di F RANCES K INLOCH T IJERINO , «Historia de Nicaragua», Instituto de Historia (Ihnca) dell’Università Centroamericana (Uca), Managua 2006. P ARTITI POLITICI : F SLN , Frente sandinista de liberacion nacional , Fronte sandinista di liberazione nazionale M RS , Movimiento de renovación sandinista, Movimento di rinno- vamento sandinista P LC , Partido liberal constitucionalista, Partito liberale costituzio- nalista A LN , Alianza liberal nicaragüense , Alleanza liberale nicara- guense U NO , Union nacional opositora , Unione nazionale d’opposizione A CCORDI ECONOMICI : D R -C AFTA , Dominican Republic - Central America free trade agree- ment , Accordo di libero scambio con Repubblica Dominicana e America centrale E PAS , Economic partnership agreements , Accordi di partenariato economico A LBA , Alternativa bolivariana para América Latina y el Caribe , Alternativa bolivariana per l’America Latina e i Caraibi Autore e fotografie
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