Missioni Consolata - Febbraio 2008

come nella capitale Pristina, le novità degli ultimi anni si chiamano centri commerciali e università private. «Il consumismo è arrivato anche qui: è come se il Kosovo fosse un’iso- la europea nel cuore dei Balcani». L’impressione è proprio questa: l’eu- ro è la moneta ufficiale; al momento di entrare nella regione (fino a oggi serba, in base alla risoluzione 1.244 dell’Onu,ma di fatto governata dalle forze internazionali), sul telefonino compare la scritta: «Benvenuti a Mo- naco». «Già, perché non abbiamo neanche un prefisso telefonico no- stro, e quindi usiamo quello del pic- colo principato» aggiunge Bobaj. I l problema vero, però, è un altro. Questo cambio di valori rischia di far aumentare ulteriormente la disoccupazione, che è oggi al 60% e non si è mai abbassata dalla guerra in poi. «Anche la cooperazione inter- nazionale, a parte alcune eccezioni, oggi non offre più lavoro.Molti pro- getti han chiuso per mancanza di fondi» dice Bobaj, che da 6 mesi, do- po la fine dell’ultimo progetto con I- psia, è tornato a fare l’idraulico con suo padre,mestiere che ha sempre fatto per pagarsi gli studi. «Vorrei an- che andare all’estero,ma per noi ko- sovari è impossibile, i visti, quando si ottengono, sono temporanei, per qualche settimana». In una situazione simile, qualcosa potrebbe cambiare con la decisione sul nuovo status del Kosovo, tornata alla ribalta in questi mesi. «Conosco molta gente qua a Prizren (che ha 171 mila abitanti e si trova a 18 chi- lometri dal confine con l’Albania, ndr), e ti assicuro che la maggior parte di noi non passa molto tempo a parlare di indipendenza, autono- mia o altro».Come dire, «sono gli al- tri che decidono per noi». «Il Kosovo è diventato una merce di scambio nei rapporti internazio- nali» aggiunge Bobaj.Da una parte Russia e Cina con la Serbia, dall’altra Stati Uniti con l’Albania. Inmezzo, come spesso accade, l’Europa ( vedi riquadro ). MISSIONI CONSOLATA MC FEBBRAIO 2008 27 A sinistra,montagne al confine tra Kosovo e Albania. In alto, generatori in vendita in una via di Prizren. A destra, casa matta al confine tra Kosovo e Albania.

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