Missioni Consolata - Gennaio 2008

La Chiesa nel mondo a cura di Sergio Frassetto ITALIA BEATIFICAZIONE DI ANTONIO ROSMINI «R icondurre l’uomo a Dio, che si era da Lui allontanato con un cattivo uso della ragione, prendendo la strada della ragione stessa»: lo scriveva nella prima metà dell’Otto- cento Antonio Rosmini (1797-1855), fondatore dell’Istituto della Carità e delle Suore della Provvidenza; istituti «ai quali diede come fine unico quel- lo che è lo scopo primario della vita religiosa stessa, la ricerca incessante della propria salvezza e santità» ha detto il card. José Saraiva Martíns che domenica, 18 novembre, a No- vara è intervenuto alla cerimonia di beatificazione di Rosmini in qualità di prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. «La sua voce - ha aggiunto il porporato dopo aver ri- cordato che papa Giovanni Paolo II inserì il nome di Rosmini fra i moder- ni esponenti della linea del dialogo - è un’eco moderna di quella dei gran- di Padri della Chiesa a cui può esse- re tranquillamente affiancato, per l’a- cutezza e la vastità degli interessi speculativi, ben sposati con l’ardore evangelico dei pastori d’anime». (Misna) ASIA LE PROSPETTIVE DELLA CHIESA G randi prospettive e speranze per la Chiesa in Asia anche nelle si- tuazioni che oggi appaiono avverse: è la realtà che emerge dall’XI riunio- ne del Consiglio speciale per l’Asia della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi, svoltasi il 20 novembre scorso. L’arcivescovo Nikola Eterovi, segretario generale del Sinodo dei Vescovi ha affermato che: «In Asia la Chiesa si sviluppa molto bene, è viva- ce, basti pensare alla Corea, al Viet- nam, alle Filippine e anche alla stes- sa Cina». E questo nonostante esista- no difficoltà serie: basti pensare alla libertà religiosa e alla tragedia della violenza, soprattutto in Medio Orien- te. Oggi in Asia la Chiesa, anche lad- dove conta su un numero esiguo di fe- deli, ha un ruolo importante nel dialo- go con le altre fedi e un influsso significativo nella società. In questo senso il sinodo è per l’Asia un punto di riferimento e di unità per realtà molto diverse tra loro: si pensi che i Li- neamenta (il documento di prepara- zione che favorisce la riflessione in tutta la Chiesa) sono stati tradotti e diffusi da tempo anche in cinese e in arabo. (Misna) BURUNDI UN LIBRO CHE PARLA DI PACE È iniziata la distribuzione gratuita nelle scuole elementari e medie del Burundi di 10 mila copie del libro Entre deux mondes (Tra due mondi) del sacerdote burundese Michel Kayoya, arrestato a Gitega, imprigio- nato e giustiziato nel maggio 1972, anno in cui, dopo un tentativo di col- po di stato e massacri compiuti da al- cuni ribelli di etnia hutu, il governo reagì in modo non meno violento con stragi di hutu e decine di migliaia di profughi in fuga verso paesi vicini. «Il libro parla di fraternità, di pace, di ri- conciliazione, di dialogo tra le cultu- re; è un soffio di libertà in un paese che conosce molti problemi» dicono i Missionari Saveriani a Bujumbura, promotori dell’iniziativa di diffusione del libro, pubblicato in Italia dall’Edi- trice Missionaria Italiana (EMI). «Ra- dicalmente opposto alla pratica me- schina del doppio linguaggio, prefe- riva parlare a viso scoperto senza mai dissimulare il suo cuore dietro ar- tefici, né il suo pensiero dietro false i- deologie. Sapeva che prima o poi ciò gli avrebbe creato dei problemi» scrive nella prefazione di Entre deux mondes mons. Joachim Ntahonde- reye, vescovo di Muyinga. (Misna) GHANA CONTRO LE NUOVE SCHIAVITÙ «L e nuove forme di schiavitù (traf- fico di esseri umani, lavoro for- zato, bambini soldato, prostituzio- ne) sono dovute principalmente al- l’enorme divario economico tra i Paesi ricchi e poveri, e tra ricchi e poveri in ogni società»: lo sostengo- no i vescovi africani ed europei nel comunicato finale dei lavori del se- minario «Conosco le sofferenze del mio popolo. Schiavitù e nuove schia- vitù», svoltosi dal 13 al 18 novem- bre a Cape Coast, in Ghana, su ini- ziativa del Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali europee) e del Secam (Simposio delle Confe- renze episcopali di Africa e Mada- gascar). Nella nota, i vescovi hanno sottolineato che per ridurre questo divario bisogna raggiungere un nuovo ordine economico internazio- nale che garantisca una più equa di- stribuzione delle risorse del mondo. Ma soprattutto, «è importante porre fine al desiderio di dominare gli altri e alla cultura di schiavitù e servitù». I presuli lanciano poi un appello ad avere maggiore attenzione alle nuo- ve forme di schiavitù che sono forse peggiori della vecchia tratta degli schiavi. Il seminario ha messo a fuo- co anche l’aspetto delle migrazioni e la possibilità di promuovere una cultura della vita e della famiglia, sottolineando il ruolo della Chiesa 8 MC GENNAIO 2008 Hayez: ritratto di Antonio Rosmini

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