Missioni Consolata - Gennaio 2008

capi della rivoluzione. La nascita di fazioni interne fa degenerare la situazione. Il 15 ottobre 1987 Thomas Sankara è assassinato durante una riunione con dodici dei suoi compagni. La notizia della sua morte provoca una indignazione generale nella popolazione, anche se gli ultimi anni del suo potere avevano provocato molte fru- strazioni, a causa dei numerosi soprusi perpetrati dai cdr. In Burkina non si era mai vista una tale violenza politi- ca. La morte di Thomas Sankara, capo dello Stato, non poteva che scioccare. La data della sua scomparsa è com- memorata ogni anno da cerimonie al cimitero di Dagnoèn, dove riposa con i suoi 12 compagni di sfortuna. DAL MESSICO AL BURKINA Questa figura storica della rivoluzione burkinabè era già il riferimento della gioventù del paese e dell’Africa. La sua morte amplifica il fenomeno facendo di lui un eroe. In questo ventesimo anniversario, i rivoluzionari di tut- to il mondo hanno voluto dare all’evento un aspetto par- ticolare. Intanto l’anno 2007 è stato proclamato dai suoi sostenitori «anno Thomas Sankara». Tra le manifestazioni è importante sottolineare l’orga- nizzazione di una carovana partita dal Messico per il Burkina Faso, con tappe nei paesi dell’America Latina, Europa e Africa. Un simposio internazionale è stato orga- nizzato la settimana del 15 ottobre. Il giorno anniversario della morte è stato segnato da una processione al cimitero. Le attività previste hanno avuto luogo, nonostante le difficoltà di ogni tipo che gli organizzatori hanno incontrato. Va notato, in particola- re, che le sale pubbliche sono state rifiutate per gli even- ti dagli uomini di potere. La televisione nazionale ha rifiutato di diffondere uno spot con contenuto infor- mativo che gli organiz- zatori avevano presen- tato nel pieno rispetto delle regole. I l 4 agosto 1983 quattro giovani ufficiali presero il potere in Alto Volta e impegnarono il paese lungo una via di trasformazione rivoluzionaria. Avevano come idolo Fidel Castro, Che Guevara, ma anche Mao Zedong e l’albanese Envers Hoxa. L’Alto Volta era in quel momento caratterizzato da un’instabilità politica segna- ta da tre colpi di stato, realizzatisi in maniera più o meno pacifica. Thomas Sankara si rivelava come capo inconte- stato della nuova giunta al potere. Nel governo precedente aveva funzioni di primo mini- stro, ma le relazioni con il presidente Jean-Baptiste Oue- draogo erano piuttosto difficili, al punto che quest’ulti- mo ordina l’arresto del suo premier, su suggerimento di Guy Penne, allora consigliere del presidente francese François Mitterand. Con questo arresto gli avvenimenti si accelerano. Il paese entra in una fase pre - rivoluzio- naria marcata da manifestazioni di strada che le forze di sicurezza dell’epoca non riescono a contenere. L’eserci- to era pure agitato da convulsioni animate dai protago- nisti dei due campi. La rivoluzione era nell’aria e finisce per scoppiare il 4 agosto 1983. IL POPOLO AL POTERE? Il potere popolare fu instaurato attraverso l’or- ganizzazione dei «comitati di difesa della rivoluzione» (cdr). Questo marcherà profondamente il paese, tanto per le sue trasformazioni materiali rapide, che per i suoi metodi in totale rottura con quelli tradizionali. Ma mol- to rapidamente le contraddizioni affiorano tra i RINASCITA DEMOCRATICA? Le manifestazioni per commemorare i 20 anni dalla morte di Thomas Sankara si sono svolte in tutto il Burkina Faso. Intanto il «potere» ha festeggiato due decenni di dominio incontrastato. di Germain Bitiu Nama «Anniversari» in Burkina Faso Visioni Africane In queste due pagine scene della manifestazione popolare del 15 ottobre 2007, sul luogo di sepoltura di Thomas Sankara.

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