Missioni Consolata - Gennaio 2008

MISSIONI CONSOLATA georgiani, ha scelto di stare con l’Oc- cidente, ignorando i russi.Ma, a me- no che il paese non intenda vivere di sussidi, permane un ragionevole dubbio su quanto tale scelta sia com- patibile con i suoi reali interessi. Dal punto di vista economico la Georgia interessa all’Occidente so- prattutto come terra di passaggio del gas e petrolio del Caspio. È in questo settore che si concentrano gli investi- menti esteri.Ma quella legata agli i- drocarburi è ricchezza volatile, che dura tanto quanto dura il greggio e che tende a finire nellemani di pochi. Lo sbocco naturale per l’economia georgiana rimane la Russia, e non so- lo come mercato di beni,ma anche di forza lavoro. Le rimesse di coloro che vi lavorano costituiscono da sole il 5% del bilancio della repubblica. In ogni caso, a dispetto di sussidi e investimenti la Georgia continua a vi- vere in povertà.Ciò è evidente perfi- no nella capitale Tbilisi, dove non sembra che molto sia stato fatto dai tempi sovietici.Negli ultimi anni al- cuni edifici sono stati ristrutturati, al- tri sono stati costruiti, qualche can- tiere è aperto. In centro sono state ri- messe a posto un paio di vie pedonali, dove hanno aperto risto- ranti, caffè e negozi alla moda;ma appena ci si allontana di pochi metri ci si trova tra case semidiroccate, bal- coni sbilenchi,muri pericolanti, cortili MC GENNAIO 2008 51 Il complesso architettonico del monastero di Ghelati, fondato dal re David nel 1106. La sua accademia ha formato nel medioevo l’identità del popolo georgiano. Gli affreschi di una cupola della chiesa di Ghelati.

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