Missioni Consolata - Gennaio 2008

genuità: nonmi ero ancora abituata alla straordinaria somiglianza di tratti tra i nostri due popoli; e mentre cam- minavo per le vie di Tbilisi, tutti si o- stinavano a volermi parlare in geor- giano. Di tale somiglianza ero co- sciente dai lontani tempi degli studi a Mosca, dove venivo sistematica- mente scambiata per una « gruzinka ». Raramente in un paese ho respira- to un’aria tanto patriottica. I balli fol- cloristici appena visti, eseguiti con maestria e virtuosismo eccezionali, e- rano tutti un’esaltazione dello spirito nazionale georgiano; giornali e tele- visione inneggiavano alle qualità del- le tradizioni, carattere,prodotti geor- giani; nelle parole della gente risuo- na spesso l’orgoglio per il proprio passato eroico, le virtù guerriere, i martiri per la fede cristiana, abbrac- ciata da questo popolo fin dal IV seco- lo. «La Georgia è la nuova terra pro- messa. Vedrà, la rinascita del cristia- nesimo partirà da qui!» mi diceva una donna incontrata mentre salivo alla gigantesca cattedrale della Santa I n nessuna delle repubbliche ex- sovietiche da me visitate homai a- vuto problemi a orientarmi, sia nelle città che nei villaggi, grazie alla mia conoscenza del russo. In Georgia, invece, la prima volta nel metrò di T- bilisi sono rimasta interdetta: tutte le indicazioni erano nel ricciuto alfabe- to georgiano.Non c’era traccia né di cirillico né di latino.Come capire in che direzione andare, a quale ferma- ta scendere? Era dal mio ultimo viaggio nel nord della Cina che non provavo quella sgradevole sensazione d’isolamento; eppure la Georgia è molto più vicina a noi, in tutti i sensi: è quasi Europa, o perlomeno aspira a diventarlo. La sera, dopo aver assistito a uno spettacolo di balli nazionali georgia- ni, a vedere la gente che si accalcava all’uscita, sulle prime mi ero chiesta cosa ci facessero tanti italiani in quel luogo. Poi avevo sorriso della mia in- GEORGIA Paese geograficamente e culturalmente in bilico tra Europa e Asia Una lunga successione di imperi, invasioni, guerre e massacri, ex repubblica sovietica, indipendente dal 1991, la Georgia è pervasa da forti tensioni interne (tra i vari gruppi etnici) e a livello internazionale (distacco dall’influenza russa e legami con gli Stati Uniti). Il vento del patriottismo si riflette anche a livello religioso: la piccola comunità cattolica rivendica le proprie chiese, usurpate dalla maggioranza ortodossa, unica chiesa riconosciuta ufficialmente dallo stato. ARIA DI PATRIOTTISMO Testo e foto di Bianca Maria Balestra Monastero di Kazbeghi, nell’Ossezia meridionale, a 2.300 metri slm.

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