Missioni Consolata - Gennaio 2008
DOSSIER 36 MC GENNAIO 2008 vendetta. La forca e la fucilazione sono, nelle dovute proporzioni, amplificazioni di castighi imparti- ti dai genitori ai loro figli allo sco- po di formare moralmente il loro carattere. È necessario fare un in- ventario delle modalità del casti- go, approfondendo le conoscen- ze etnografiche e culturali, siste- matizzando le credenze, i miti di riferimento e le cosmovisioni che presentano la vendetta come al- ternativa all’educazione morale. Allo stesso tempo, è urgente in- dividuare, nell’ambito del patri- monio culturale dei popoli, tipo- logie diverse da quelle che so- stengono l’odio e la rivalsa. Oc- corre dar vita a un «disarmo del- la parola» che agevoli il dialogo interpersonale, lo scambio inter- culturale ed intra-culturale por- tandoli ad elevare il diritto alla vi- ta e all’amore all’interno della UN LAVORO CHE PREMIA E… VIENE PREMIATO Fondate nel 2002, le «Espere» hanno compiuto in questi anni grandi passi avanti. Le ragioni di que- sto successo si devono all’instancabile lavoro com- piuto «sul terreno», all’arricchimento offerto dallo scambio di esperienze internazionali e dall’appog- gio di esperti di varie università sia nazionali che internazionali, fra cui le prestigiose Cambridge e Harvard. Oggi, attraverso il programma «Espere», la Fonda- zione può vantare: - 2.500 Animatori «Espere» formati in Colombia. - 1.500 Animatori in Cile, Perù, Brasile, Messico, Repubblica Dominicana, USA, Canada, Sud Africa, Botswana, Zambia, Lesotho. - Una rete in espansione di organizzazioni statali e non governative e attivisti della pace, distribuita nelle Espere di 43 comuni, in 20 dipartimenti della Colombia. - Elaborazione di materiali pedagogici, schede, di- spense e strumenti didattici per la pedagogia del perdono e della riconciliazione «Espere». - Sviluppo di modelli di gestione collettiva della pa- ce. Oltre a questi «frutti» quantitativi del lavoro della Fondazione, si osservano altri risultati, non tangi- bili ma altrettanto importanti: 1. Psicologici: le persone che partecipano alle «Espere» rafforzano il senso di unità della propria personalità, agendo sui fattori di instabilità emo- zionale, malattia fisica, impoverimento progressi- vo, senso di sfiducia causati dalle violenze. 2. Sociali: a partire dal momento del primo incon- tro nell’ambiente della formazione, «l’ambiente si- curo» favorisce il riallacciarsi di legami, il supera- mento della memoria dolorosa (individuale e col- lettiva), la creazione di nuove narrative, la costru- zione di propositi individuali e collettivi per la ri- vendicazione dei diritti, l’ideazione di agende vol- te a superare le fratture psicologiche e sociali e la sensazione di sentirsi affiancati per intraprendere progetti di vita alimentati nell’interattività sociale, politica e comunitaria. 3. Politici: far patrimonio comune dei temi come la verità, la giustizia, il patto, la memoria ed il non ri- petersi delle cause e dei fatti violenti è un’urgente necessità della società civile in Colombia. Nelle «Espere», si pensa che se il paese intende progre- dire nella costruzione di agende collettive per la pa- ce appoggiate dalle collettività, è imperativo quali- ficare la capacità di discernimento e comprensione sui grandi temi, riguardo ai quali i gruppi politici ed i loro rappresentanti promuovono la partecipa- zione politica e comunitaria dei cittadini colombia- ni. Un numero sempre maggiore di persone e di isti- tuzioni nazionali ed internazionali vedono nella cul- tura e nella pedagogia del perdono e della riconci- liazione una proposta irrinunciabile per il raggiun- gimento della pace in Colombia e nel mondo. Questo crescente riconoscimento ha fruttato alla Fondazione numerosi attestati di stima e premi. Dopo il successo dell’esperienza delle «Espere», adottati da 60 Comitati di quartiere nella sola città di Bogotá, nel luglio del 2004 il Consiglio della città ha conferito alla «Fondazione per la riconciliazio- ne» la croce d’oro dell’ Orden Civil al Mérito José Acevedo y Gómez , quale riconoscimento del lavoro a favore della convivenza e la pace nella città. Nel mese di settembre 2006, la «Fondazione per la riconciliazione» ha ricevuto a Parigi la menzione d’onore Premio Unesco di educazione alla pace 2006 per contributi pratici, innovativi e d’impatto per la costruzione della pace in Colombia e nel mondo. Il 30 novembre scorso, infine, il Congresso della Repubblica di Colombia ha conferito alla Fon- dazione il prestigioso Orden de la Democracia «Simón Bolivar» , per l’impegno dimostrato nel promuovere il valore della pace all’interno del paese sudameri- cano. Sonomolti i riconoscimenti ricevuti dalla «Fondazione per la riconciliazione» in questi anni.
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