Missioni Consolata - Gennaio 2008
ALBANIA 12 MC GENNAIO 2008 Dobbiamo partire, la strada per Vermosh è ancora lunga; facciamo una sosta a Nikc, dove troviamo la chiesa piena di fedeli che da ore a- spettano il padre per la messa.Co- me sta avvenendo per tanti edifici di culto, anche questa chiesa è stata ri- costruita sui resti di quella distrutta nel periodo della dittatura, con i sol- di inviati dagli emigrati. L’ autista del nostro vecchio pul- mino èmolto abile,guida nel buio sulla strada impervia, che vedremo solo al ritorno, spettacolare. Inmeno di due ore arriviamo davan- ti al cancello della proprietà di due fratelli emigrati da anni in America. Padre Sergio è riuscito a farsi dare in comodato per 15 anni l’intera pro- prietà, da anni abbandonata. La casa è stata da poco restaurata con gli aiuti che il francescano raccoglie tra gli amici quando viene in Italia. Ma il padre sta attuando un pro- getto più ambizioso: trasformare la proprietà in agriturismo; sono già ar- rivate prenotazioni di gruppi di au- striaci e svizzeri per la prossima esta- te. A gestire il tutto sono Giovanili e sua moglie Mariana, che durante l’e- state si trasferiscono nella casa e col- tivano i campi della proprietà;men- Uno scorsio della città di Tirana con i colori delle sue case. Manifesto di Madre Teresa in una via di Tirana. Padre Sergio, parroco dei cristiani della regione di Kelmend. Tipica casa di Vermosh con i tetti spioventi e una croce tracciata sul comignolo.
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