Missioni Consolata - Dicembre 2007

Il NOSTRA MADRE TERRA tano in superficie.Secondo la scien­ ziata indiana Vandana Shiva, un'agri­ coltura di questo tiposta provo­ cando un grave processo di erosione e di perdita di fertilità del suolo. C'è poi da considerare un aspetto veramente inquietante riguardante i metodi di sperimentazione dei pesti­ cidi, adottati dalle aziende produt­ trici. L' E P A (EnvironmentalProtection Agency, Usa) è stata al centro di pole­ miche, peravereaccettatodi visio­ nare24studi commissionati dalle caseproduttrici dei pesticidi,perve­ rificarne glieffetti sull'uomo. Pare 1 che ad alcuni volontari siano state somministrate delle capsule di pesti­ cidi da ingerire, per più giorni conse­ cutivi, mentre altri sono stati chiusi in camere,doveera stato immesso un gas lacrimogenousato nella prima guerra mondiale,il chlorpicrin. Il tutto per 1 5 dollari l'ora.l parteci­ panti all'esperimentofurono reclu­ tati fra le fasce più deboli della popo­ lazione ed inoltre, in alcuni casi, il compensoera subordinato al por­ tare a termine l'esperimento stesso.li presidente Clinton bloccò la possibi­ lità di visionare i risultati di questi studi,giudicati eticamente scorretti, ma anche inutili per un migliora­ mentodei prodotti sia dal punto di vista umano,che ecologico, poiché i testtendevano a dimostrare una su­ periore soglia di tolleranza.li presi­ dente Bush eliminò il divieto ema­ natodall'amministrazione Clinton, tuttavia due deputati democratici, nel giugno2005,denunciarono la vi­ cenda, che attualmente attende una risoluzione da partedel Congresso. Tra le aziende,che commissionarono questi studi c'è la Bayer.lnGermania si èformato il gruppo Coalition Against BayerDiseases (www.cgbnetwork.org) , che ha portato la prova che la compagnia non ha ottenuto il pienoconsensodei sog­ getti informati, poiché essi non eranoaconoscenza o non avevano compreso i rischi e gli obiettivi degli esperimenti. È comunque interes­ sante esaminare le conclusioni,acui sono giunti gli studiosi della Bayer, dopoquesti esperimenti;secondo loro i dolori addominali,la nausea,la tosse e leeruzioni cutaneedei sog­ getti partecipanti alla sperimenta­ zione con azinfos-metile, per quasi un mese,sono attribuibili a malattie virali o alla dieta. 62 • MC DICEMBRE 2007 Un grosso limite di molti studi di laboratorio sui pesticidi è comunque quello di tenerecontosolo della tos­ sicità acuta di queste sostanze,valu­ tabile con il parametro della DL50 o «dose letale 50»,che corrisponde alla quantità di sostanza sufficiente a provocare la morte nel50%degli animali da laboratoriotrattati.Tali studi non prendono mai in conside­ razione gli effetti dei pesticidi sul lungo periodo,quindi il loro potere mutageno,cancerogenoeteratogeno. Inoltre i pesticidi vengono studiati singolarmente,senzatenere conto degli effetti dovuti alla loro possibile compresenza in una stessa zona,con conseguente sinergismo. Senzapesticidisi può: la lotta biologica Ciòche lascia veramente perplessi è la ormai diffusamentalità che l'uso dei pesticidi sia diventato una condi­ ciosinequanon, una necessità irri­ nunciabile per le coltivazioni.Ci siamo forse dimenticati che in na­ tura esistonoda sempre le specie predatrici e che,grazie ad un insieme 1 di strategie integrate,è possibile sfruttarle in una lotta biologica agli infestanti,senza dovere ricorrere alla chimica? È possibile,adesempio, una lotta di tipomicrobiologico,grazie a specie batteriche,che non hanno mai manifestato alcun potere pato­ geno verso i vertebrati o le piante, come il Bacil/usthuringensis, che pro­ duce una tossina larvicida.Oppure è possibile impedire gli accoppia­ menti, grazie all'uso di feromoni ses­ suali, che determinano confusione o distrazionenegli insetti.Possono es­ sere diffusi artropodi predatori o pa­ rassitoidi, cioè nemici di quelli dan­ nosi delle piante coltivate, in partico­ lare gli entomofagi.Si possono effet­ tuare lanci con mezzi aerei o mecca­ nici di insetti ooparassitoidi (piccolis­ simi imenotteri del genere tricho­ gramma, che distruggono le uova dei loro ospiti).Questi insetti «limita­ tori dellenascite» sono guidati da messaggi olfattivi verso le uovao al­ tri stadi dell'artropodedannoso,ri­ ducendo le sue popolazioni senza effetti collaterali nocivi per l'ambiente.Per la produzione di or­ tofrutta di qualità elevata è possibile ricorrere all'allevamentodi diverse specie di pronubi, chefavorisconoun aumento delle qualità organoletti­ che dei prodotti ed inoltre possono essere sfruttati nella lotta microbio­ logica. lnfatti,molte specie di pro­ nubi, ad esempio il bombo, possono essere sfruttate come vettori di mi­ crorganismi (funghi,batteri e virus) ad azione antagonista per le specie pa­ togene delle piante.ln Canada, per esempio,sono state impiegate sia le api, che il 8. impatiens per la diffu­ sione di un fungo microscopico, il Glioc/adiumroseum, per la lotta alla muffa grigia dellefragole e del lam­ pone. In Italia si è sperimentata la disseminazione di T. harzianum da partedei bombi,per la lottaalla bo­ trite del pomodoro. Dalle meleai pelati, i consumatori sottoassedio E noi,come consumatori,cosa possiamo fare? Come già detto,è meglio informarsi sulla provenienza dei prodotti ortofrutticoli, dando la preferenza ai prodotti nazionali e di stagione,oppure a quelli del com­ mercio equo e solidale,che ci con­ sentono di evitare il giro delle multi­ nazionali e di assicurare ai piccoli produttori locali un pagamento equo dei loroprodotti. È bene poi porre una particolare attenzione ai prodotti modeinChina, poiché è ri­ sultatoda un'indagine che il 47%di questi prodotti contiene tracce di pesticidi superiori ai limiti di legge. In Cina la produzionedi pesticidi è, secondo Federico Rampini (L'impero diCindia), triplicata in cinque anni ed in questo settore dilaga lacon­ traffazione, con il 40%dei pesticidi venduti con un marchio falso.li mi­ nistero della Sanità cinese ha sti­ mato che ogni anno i casi d'intossicazione da pesticidi sono circa 120.000. Non dimentichiamo poi che i campi ed i fiumi cinesi sonotra i più inquinati al mondo, per cui all'effetto dei pesticidi si as- l somma quello dell'inquinamento. Quindi attenzionealle mele Fuji o ai pomodori,chefiniscono in Italia nellescatoledi pelati,magari con il marchio italiano contraffatto. • (*) Roberto Topino, medico, e Rosanna Novara, biologa, sono collaboratori di MC.La primapuntatasuicibi èstata pub­ blicataasettembre 2007.

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