Missioni Consolata - Dicembre 2007
Il NOSTRA MADRE TERRA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ aquelle stabilite dalla legge per le acquepotabili);nelle acque profonde sono state osservate con taminazioni nel24,8%dei casi,con il 7,7%di sforamento dei limiti di legge.Gli erbicidi sono fra le so stanze più frequentemente rinve nute; è particolarmente critica la contaminazione da terbutilazina, dif fusa in tutta l'area padano-veneta, ma anche in qualche regione del • centro-sud.Oltre aquesta è partico larmente significativa la presenzadi bentazone, un erbicida usato nelle ri saie e quella dell'atrazina (ad un ven tennio dal suo divieto),a causa sia di un largo uso nel passato,che della sua persistenza nel tempo.Leconse guenze di questasituazione non hanno tardato a manifestarsi.In un'intervista apparsa il 25 maggio 2007su LaStampa, il prof. Pileri,ema tologo e docente dell'Università di Torino,ha affermato che in Piemonte sono in drammaticoaumento i casi di linfoma non-Hodgkin, rispetto alle altre regioni,e la causa di ciò sa rebbe da ascriversi proprio alla pre senza di pesticidi,come si evince da 88 • MC DICEMBRE 2007 �....,._�""a Molte trasformazioni delsetto r e .... ,. ...:..... uno studio condottodal prof.Vineis, epidemiologo della stessa Università, il quale ha dimostrato che il fattore di rischio nella zona delle ri saie è doppio, rispetto alle altre zone. Ogme pesticidi: lestessemultinazionali Un altro aspetto daesaminare è quellodellacorrelazionetra gli Ogm, cioè gli Organismigeneticamente modificati, e l'uso dei pesticidi. Dei 44 milioni di ettari coltivati attualmente nel mondo ad Ogm, il 97%consiste in piante modificate per soli due ca ratteri,cioè la resistenzaai diserbanti e quella agli insetti;in particolare,le piante interessate sono lasoia, il mais, la patata,il cotonee la colza. Aumentare la resistenza di queste piante all'erbicida, che serve ad eli minare le piante infestanti,significa avere una garanzia di vendita dell'er bicida stessoed infatti leditte,che producono gli Ogm,produconoan che i pesticidi,come la Monsanto. Bisogna inoltre tenere presente che le multinazionali consideranocome agr i c o l o hannoprodottogravi dannie generatoincertezze . «infestanti»,perle monocolturedel l'agricoltura industriale,delle piante che invece fanno parte del patrimo nio culturale delle popolazioni locali e sono adoperate da secoli permol teplici usi,tra cui spesso quelli ali mentaree farmaceutico. L'eliminazionedelle piante infe stanti con diserbante e la coltiva zione di monocolture, spesso Ogm, porta inesorabilmente alla perdita della biodiversità.Infatti,attual mente, nella maggior parte delle re gioni/ dove è praticata l'agricoltura industriale,si coltivano solo quelle pochevarietà di piante,che rispon dono bene all'impiegodei prodotti chimici e si stima che, in pochi anni, si sia passati damoltemigliaiadi specie vegetali coltivabili a qualche centinaio. Labiodiversità uccisa dall'agricoltura industriale Purtroppo, l'agricoltura industriale non tienecontodella specificità dei metodi di coltivazione, relativi alle variezone agroclimatiche,cheprivi legiano le specie,che si adattano meglio alle caratteristiche ambien tali. Ad esempio,le monocolture di riso e di grano hanno spessososti tuitoquelle di miglio,di leguminose e di semi oleosi. In pratica l'agricoltura industriale porta all'e stinzione di diversespecie coltivabili, per introdurrecolture uniformi,che si adattano perfettamente alle esi genze dell'industria chimica, anziché a quelle dell'ecosistema. Inoltre,per fare fronte alle pressioni ed ai tempi del mercato globale,spesso gli scien ziatitendonoa sviluppare o ad adat tare le colture,selezionando un gene principale,rendendolo resistente. Purtroppo,le varietàdotatedi un solo gene resistente rappresentano un facile bersaglio per i parassiti e perle malattie delle piante,che si ri trovano a dovere superare un solo ostacolo;ci troviamo infatti davanti ad ecosistemi estremamente sempli ficati. Nelle aree coltivate meccanica mente cresce una sola specievege tale, con corredogenetico omoge neo; pochi esemplari di un insetto, che si nutre di questa pianta, se il ci-
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