Missioni Consolata - Dicembre 2007

l l Un i ntervento capillare CINA IN BURUNDI Il gigante asiatico batte l'Africa a tappeto , cosi anche un paese pic­ colo e privo di risorse come il Burundi diventa interessante sul lo scacchiere geopolitico. I l Burundi ha delle ottime relazioni con la Cina dal 1970. Un accordodi cooperazione economica,tec­ nica e commerciale è stato firmato nel luglio del 1972.Da allora la cooperazione è aumentata, sotto forma di crediti e di doni in settori prioritari,come la­ vori pubblici,educazione,salute. Nell'educazione la Cina fornisce almeno 1 0 borse di studio all'anno per burundesi.SecondoVenant Nyobewe,capo di gabinetto del ministero dell'Educazione, «attualmente 1 9 connazionali fanno studi di dottorato, mentre altri 1 8 sono stati ammessi a corsi post universitari».Altre borse sonomesse a di­ sposizione per il ministero della Difesa,così 33 ex combattenti hannofatto stage in Cina. N el settore sanitario la Cina è presente in tre pro­ vince: Muramvya, Bujumbura e Gitega.Ogni due anni vengono inviate delleéquipemediche complete per lavorare negli ospedali. Un insegnantedi Gitega ci ha rivelato che il pro­ blema che si ha con i cinesi,in particolare quelli che lavorano all'ospedale,è che non parlano né francese né inglese. Lavorano con un interprete,ma spesso non riescono a capire i problemi dei malati. In generale,in Burundi, la gente pensa che i cinesi mangiano i cani e questo è contrario al costume del paese. zione sino - burkinabè (il cui uso non è controllato), per mantene­ re questo appoggio geo - politico sul continente. Pechino non sem­ bra molto interessata, visto la scarsità di materie prime del pae­ se saheliano. Y ang anche a casa sua faceva il commerciante, ma di «CO­ se diverse» spiega. Ma per­ ché ha scelto proprio l'Africa per tentare la fortuna? «Anche l'Europa e l'Italia, che è piena di cinesi - ricorda - sono interes­ santi, ma è diventato molto diffi­ cile ottenere il visto». Qui è molto più facile. Anche se fa caldo, non importa e non si sta così male. Gli piace viag g iare ed è stato in molti paesi della regione: Costa d'Avorio, Ghana, Benin, Mali. Sia per turismo, sia per visitare ami­ ci e per sondare la possibilità di business. Dice di non avere pro­ blemi di soldi per spostarsi, an­ che verso l'Europa, ma non riesce S econdo l'ambasciatore cinese a Bujumbura Zeneng Xian,oltre 250 cinesi vivono attualmente nel paese,di cui 23 medici. La Cina ha ristruttu­ rato i più importanti ospedali del Burundi.Dati del mi­ nistero burundese degli Affari esteri e della coopera ­ zione riportano che quattro ospedali hanno ricevuto 900 mila dollari nel 2007. Nel campo delle infrastrutture, la Cina sta co ­ struendo la Scuola normale superiore,che sarà termi ­ nata nel primotrimestre 2008.11 costo è statodi 20 milioni di Yuans.ln prospettiva sarà costruito un nuovo palazzo presidenziale nella capitale, un centro contro la malaria e un ospedale da 150 letti nella pro­ vincia di Bubanza,tra le più povere del paese. L / ambasciatore cinese ha spiegatoche il suo paese è sempre stato afiancodel Burundi anche durante la crisi scoppiata nel 1993.Ha aggiunto che il Burundi è un buon amico della Cina, in quanto ha sempre avuto il suostessopuntodi vista a livello internazionale. L'ultima sessione della commissione mista sino ­ burundese si è tenuta a Pechino nel maggio2002.1n quell'occasione la Cina ha destinato al Burundi un donodi 4,44 milioni di dollari perfinanziare questi progetti. Gabriel Nikundana, da Bujumbura ad avere i documenti. Nel suo magazzino su due pia­ ni la merce è buttata un po' a ca­ so, su scaffali o in scatoloni am­ massati a terra. Ci sono molti ad­ detti africani che girano per servire i clienti. Il posto è abba­ stanza frequentato. Y ang , gentilissimo fino a quel momento, mi riprende di­ cendo che sto facendo trop­ pe foto, nonostante gli abbia chie­ sto il permesso. Le vuole vedere. «Non voglio avere problemi» dice più volte. Anche sua moglie è piuttosto innervosita dalla mia presenza. Ricordo allora le paro­ le di un amico burkinabè: «Cine­ si? Sì, ci sono anche in Burkina, ma sono molto chiusi nella loro comunità». • Una sig nora sceglie la merce facendosi largo tra gli scatoloni. Pa� ina a fianco: Yang ali ingresso del suo magazzino . �--------------------------------------------------------------------- 46 • MC DICEMBRE 2007

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