Missioni Consolata - Dicembre 2007

• MISSIONI , COSTA D'AVORIO: CINA BATTE FRANCIA L'impero di mezzo va avanti e prende fette di Africa a i potenti del pianeta. La Francia sarà costretta a ritirarsi o difenderà il suo ba­ stione? L a Cina non fa parte dei 1O primi partner commer­ ciali della Costa d'Avorio.Le relazioni commerciali tra i due paesi son cresciute negli ultimi cinque anni e infatti al ministerodell'Economia si stannoan­ cora elaborando le statistiche sul fenomeno. Ma è so­ prattutto con l'arrivo alla presidenza di Laurent Gbagbo (2000) che la Cina ha cominciato a sviluppare gli scambi con la Costa d'Avorio . Più evidenti i grossi cantieri edili.Il palazzodella cul ­ tura, nel quartiere storicodiTreichville,sul bordodella laguna Ebrié.La costruzione della «casa dei deputati», un enorme palazzo (con uffici e residenze pertutti i deputati) nella capitale politica Yamoussoukro,a 260 km da Abidjan, ha dato una scossa alle relazioni tra la Costa d'Avorio e la Francia. Molti osservatori politici vi vedono un segno di rottura con le consuetudini che legavano il paese europeo con l'ex colonia. l ocredo che il regime attuale sia venuto al po­ {( tere con un'idea precisa:ridurre le relaz.ioni con � la Francia.Questo si è verificato sul pianodiplo­ maticoquando certi baroni del potere hanno stimato che i rapporti con gli ex colonizzatori erano solo a vantaggiodi questi.Sul piano militare abbiamo visto lo stessoconcetto:al culmine della crisi i"giovani pa­ trioti" (bande organizzate proGbagbo,ndr) brucia­ vano la bandiera francese e chiedevano la partenza dei militari transalpini.A livello economico i mercati pubblici più importanti sono ormai assegnati a im­ prese cinesi.Questa è una politica ben congegnata. contrario del suo giovane aiutan­ te (suo cugino fatto arrivare in se­ guito). Dice che non ha avuto pro­ blemi per impararlo. S e gli chiedo come va con gli africani, scuote un po' la te­ sta e fa una smorfia: «Sì, ab­ bastanza bene, ma non ci fre­ quentiamo molto. Ho amici cine­ si, e anche occidentali e solo qualche burkinabè». Si frequenta­ no in prevalenza tra cinesi e ce ne sono circa 200 in Burkina Faso. Questo paese è uno dei cinque che in Africa ancora riconoscono Taiwan e che quindi la Cina po­ polare non accoglie tra i suoi part­ ner commerciali. Taiwan inietta ogni anno fondi per la coopera- Orologi in vendita nel negozio di Yang. Qui si può trovare ai tuffo, dal sacro al profano . Di importazione direffa dalla Cina. L'attuale presidente dell'Assemblea nazionale (parla­ mento, ndr), Mamadou Koulibaly,aveva pure chiesto che il francoda non fosse più agganciato a quello francese».SostieneAwaTraoré,funzionario. R ecentemente è statofirmato un partenariato tra Cina e Costa d'Avorio in campo universitario. L'Istituto Politecnico Houphouet Boigny della ca­ pitale riceverà un appoggio cinese sul piano della for­ mazione ad alto livello. Un enorme supermercato,chiamato «La Foirede Chine» (la fiera dellaCina,ndr) è stato aperto a Treichville.Qui tutti i prodotti cinesi sono in vendita. Mentre a livello medico il paese rigurgita , da una de­ cina di anni,di prodotti cinesi venduti lungo le strade. «A prima vista, l'invasione del mercato avorianoda beni modeinChina può sembrare una manna, perché questi sono proposti a prezzi molto concorrenziali. Ma occorre soprattuttoguardare la qualità. E su questo ci sono molte cose da obiettare.In Camerun,ad esem­ pio la popolazione ha manifestato contro certi beni di bassovalore . Diversificazione sl, ma anche qualità!», dice SébastienTié,agente di banca. «Non vedo inconvenienti sul fatto che la Costa d'Avorio diversifichi i propri partner economici. Questo contribuisce alla dinamica degli scambi com­ merciali», afferma Albert Zio,quadro commerciale . Adama Koné,daAbidjan ---------------------------------------------------------------------- MC DICEMBRE 2007 • 45

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=