Missioni Consolata - Dicembre 2007
rurali, procedendo così alla decol lettivizzazioneagricolae al ritorno al nucleo familiare. Contemporaneamente creò al cune «Zone economiche speciali» (Zes), aperte agli investimenti stra nieri e al commercio con l'estero. La «politica della portaaperta» è l'elemento fondamentale che ha permessoallaCina di intraprende re la sua scalata economica. Men tre Mao Zedong aveva portato avanti una politica di isolamento, essendo convinto che la Cina «do· vesse farcela con le sue forze». Al contrario Deng aveva capito che l'economia socialista doveva gra dualmente aprirsi al mercato, pur mantenendo il controllo statale ti pico del sistema socialista. l primi risultati economici furono spetta colari: dal 1 978 al 1 985 il reddito annuo pro-capite dei contadini era triplicato. L'apertura del Celeste impero ai diavoli d'oltreoceano (espressione utilizzata dal presidente Mao Ze dong per indicare negativamente gli stati occidentali che tentavano di creare relazioni commerciali con la Cina) è awenuta attraverso l'istituzione nel sud della Cina di quattro zone economiche speciali: Shenzhen, Zhuhai, Shantou e nel Fujian. Create queste per attirare gli investimenti esteri. E, visto l'esito positivo dell'esperimento, nel l 984 le autorità centrali hanno permesso l'apertura al commercio e agli investimenti esteri di altre 1 4 città. INVESTIMENTI La «politica della portaaperta» ha portato in Cina un enorme afflus so di investimenti diretti esteri: dal 1 978 al 1 999 sono confluiti nel paese circa un terzo di quelli di tut to il mondo, con un tasso medio annuale di 40 miliardi di dollari. Negli ultimi vent'anni la Repub blica popolare cinese ha avuto un tassomedio annuale di crescita del 996 e, secondo la Banca mondiale, entro il 201 O l'economia cinese potrà scavalcare quella americana, diventando la più vasta al mondo. Con una superficie coltivata pa ri soltanto al l 096 del suo territo rio, la Cina è comunque uno dei maggiori produttori agricoli mon diali. Le principali coltivazioni so no cereali, cotone, canna da zuc chero e tè. Anche qui si è assistito a un pro- Sopra : i ritratti di Hu )intao, attuale presidente , e di Deng Xiaoping, l'uomo del «miracolo» . Di fianco: vista notturna di una strada commerciale a Pechino. gressivo abbandono del lavoro agricolo e a un fenomeno migra torio dalle campagne alle città. L'industria è stata sottoposta a profonde trasformazioni a partire dal 1 984, anno in cui inizia uffi cialmente la riforma industriale. Da un sistema in cui dominava no la proprietà statale e la pianifi cazione, si è giunti gradualmente a una situazione in cui lo stato pos siede meno della metà delle indu strie: nel 1 978 le aziende gover native generavano il 77,696 del pro dotto industriale lordo, invece attualmente producono solo un quarto dell' output totale. AL COSPETTO DEL MONDO Questa apertura economica ha provocato un cambiamento della posizione dellaCina sullo scenario internazionale. L'isolamento si è allentato soltanto all'inizio degli anni '70 con il viaggio di Nixon in Cina, che segnò la riapertura del dialogo con gli Stati Uniti. Questo portò al riconoscimento del gover no di Pechino e all'ingresso della Repubblica popolare cinese nelle Nazioni Unite, dove ottenne un po sto permanente al Consiglio di si curezza. Ciò favorì anche la normalizza zione dei rapporti con i paesi eu ropei: a partire dagli anni '80 laCi na ha iniziato a guardare all'Unio ne Europea come partner commerciale alternativo agli Stati Uniti. L'ammissione nell'Organizza zione Mondiale del Commercio (1 1 novembre 2001 ) ha segnato un im portante passoverso unamaggio re integrazione del paese asiatico nel sistema commerciale multila terale. La Cina si affaccia al terzo mil lennio con una situazione di forte crescita economica. Aquesto han no contribuito la domanda interna e l'investimento pubblico e priva to, alimentati da misure monetarie e fiscali di tipo espansivo. l conti con l'estero presentano un andamento positivo: la bilancia dei pagamenti continua a registra re un avanzo. Lo scorso febbraio le sue riserve monetarie hanno rag giunto 853,7 miliardi di dollari e la Cina è diventata così la nazione con le più ampie riserve in valuta estera (oggi sarebbero a 1 .300 mi liardi, secondo alcuni osservatori, tra i quali Adama Gaye2). Le esportazioni hanno registrato un'accelerazione della crescita, ma ancora più significativo è stato l'incremento delle importazioni. Insomma, quelladellaCina sembra proprio essere la sfida del terzo millennio. LA VIA È SEGNATA L'opera di Deng Xiaoping è stata portata avanti da Jiang Zemin e successivamente da HuJintao. En trambi hanno contribuito a realiz zare una società del benessere, a creare un socialismo dai colori ci nesi. Adesso l'altragrande sfida a cui punta il miracolo cinese è lo «sviluppoeconomico sostenibile», che vuole portare avanti lo svilup· po economico mostrandosi però più sensibile al rispetto dell'am biente e della società. • ---------------------------------------------------------------------- MC DICEMBRE 2007 • 41
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