Missioni Consolata - Dicembre 2007

Sopra: un negoziodi merce cinese, nel centro di Ouogodoug ou. Di fianco: insegne sullo cooperazione tra Toiwon e il Burkina Faso. Definendosi «il più grande pae­ se in via di sviluppo del mondo» molto interessato alla pace e al progresso, la Cina assicura che i principi base nella cooperazione con l'Africa sono un'amicizia sin­ cera, i muti vantaggi su una base d'ugua� lianza, cooperare nella so­ lidarieta. Trattarsi da eguali, nel ri­ spetto della libera scelta dei paesi africani per la loro via al progres­ so, ma con l'intenzione di aiutarli in questo loro sforzo. Assicurare reciproci vantaggi per uno sviluppo condiviso e appog­ giare i paesi africani attraverso una cooperazione economica, com­ merciale e sociale, per la costru­ zione nazionale. Ma anche: darsi mutuo sostegno e agire in stretta collaborazione negli ambiti inter­ nazionali come le Nazioni Unite e gli altri organismi multilaterali. In­ tensificare gli scambi anche sui piani educativo, scientifico e cul­ turale. Sul piano economico si definisce che nello scambio tutti devono guadagnare. Sul piano culturale si spinge per un aumento degli scambi. UNASOLA CINA L'unica condizione politica della Cina Popolare, ribadita nei docu­ menti ufficiali, è quella del ricono­ scimento dell'«unicità dellaCina». Questo significa il non riconosci­ mento di Taiwan. In Africa tutti gli stati tranne cinque (Burkina Faso, Gambia, Sao Tomé, Malawi e Swa­ ziland) hanno aderito e la tenden­ za è quella di rompere con la Cina nazionalista (in Europasolo il Vati­ cano ha ancora relazioni diploma­ tiche con Taiwan, gli Usa le hanno rotte nel 1 979, mentre nel '71 ave­ vano permesso alla Cina Popolare di entrare neii'Onu, escludendo co­ sì Taipei). Oltre ai principi di base il docu­ mentodescrive una cooperazione Cina - Africa a 360 gradi: mutuo appoggio a livello politico - diplo­ matico, cooperazione tra colletti­ vità locali, cooperazione economi­ ca (verso accordi di libero scam- • MISSIONI bio), finanziaria, agricola, nelle in­ frastrutture (mettendo l'accento su trasporti, telecomunicazioni, ac­ qua ed elettricità). E ancora coo­ perazione turistica, nel settore del­ l'educazione, tecnico - scientifica e medica. Cooperazione tra i mass media e militare (scambio di tecnologie e formazione), giudiziaria e anche in materia di lotta al terrorismo. Poche righe invece sono dedica­ te alle risorse naturali, che sono però il maggior interesse cinese sul continente, primafratutte il pe­ trolio. UN NUOVO TIPO DI PARTENARIATO Il presidente HuJintao, il primo mi­ nistro Wenjiabao e il ministro de­ gli Esteri Li Zhaoxing, hanno visi­ tato quindici paesi africani in di­ versi viaggi nel primo semestre 2006. L'interesse per il continente continua ad aumentare. Con la «dichiarazione di Beijing» del terzo Forum Cina - Africa, i ca­ pi di stato e di governo di 41 pae­ si africani (sui 48 invitati) e della Repubblica popolare lanciano so­ lennemente un partenariato stra­ tegico di nuovo tipo: «uguaglianza e fiducia sul piano politico, coope­ razione vincente -vincente sul pia­ no economico, scambi benefici sul piano culturale». La dichiarazione congiunta riba­ disce il principio che tutti gli stati del mondo, potenti o poveri, gran­ di o piccoli, devono trattarsi da «eguale a eguale». Spinge per il rinforzo della cooperazione «Sud- ---------------------------------------------------------------------- MC DICEMBRE 2007 • 33

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