Missioni Consolata - Dicembre 2007

l que spodestando Francia o Gran Bretagna. Il gigante asiatico appoggia le lotte per l'indipendenza (Tunisia, Algeria, Marocco e in seguito An­ gola) e si affretta a riconoscere i nuovi stati, tra i primi l'Algeria e la Guinea Conakry. L'intervento è più sul pianopolitico- diplomatico, in­ teressato a controbilanciare l'influenza di Mosca e dell'Occi­ dente sul continente africano. POLITICA ED ECONOMIA Ma la svolta nelle relazioni Cina - Africa si ha intorno alla metà del decennio scorso. � a partire dal 1 995 che la Cina cerca di armo­ nizzare la sua cooperazione eco­ nomica con gli obiettivi politici. E inizia a investire per la conqui­ sta del continente. Organizza il «Forum di coopera­ zione Cina-Africa», il cui primo in­ contro si tiene a Pechino nel 2000, seguito da un secondo ad Addis Abeba nel 2003 e dal terzo, in grandissimo dispiego di mezzi an· cora nella sua capitale, il 4 e 5 no­ vembre dello scorsoanno. Qui par­ tecipano 41 delegazioni africane ai massimi livelli (capi di stato e di governo), per un totale di circa 3.500 delegati. l Forum producono i documenti di principio su cui si basa la coo­ perazione Cina - Africa. Dalla pri­ ma «Dichiarazione di Beijing» e il «Programma Cina-Africa per la cooperazione economica e socia­ le» del primo Forum alla nuova«Di- chiarazione di Beijing» e il «Piano d'azione 2007-2009» nell'ultimo incontro. Sul piano pratico, il governo ci­ nese vara misure di tipo commer­ ciale e fiscale per migliorare gli scambi, quali l'armonizzazione delle politiche commerciali, la ri­ duzione della tassazione dei pro­ dotti, accordi di protezione degli investimenti e incoraggiamento di joint-ventures. DOCUMENTI STRATEGICI Nel gennaio 2006 il governodi Pe­ chino rende noto il «Documento ufficiale sulla politica cinese in Afri­ ca». Da notare che ne esiste solo un altro sulle relazioni con l'Europa (2003). --------------------------------------------------------------------- 3% • MC DICEMBRE 2007

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