Missioni Consolata - Dicembre 2007

Il PALESTINA : sapevolezza di quello che sta acca- 1 l : dendo. Perquesto motivo pernoi è : importante sforzarci di osservare e : denunciareun'ingiustizia cosl evi- : dente». l l : lmediaspessodenuncianole : persecuzionidelcristianiadopera deimusulmanlin Terra Santa.Qual è lasuaopinione? «Musulmani e cristiani condivido­ no la stessatragedia e sono uniti nellasofferenza e nella lotta contro l'occupazione, sonoentrambi vitti­ medi un'aggressionetra le più scan­ dalose di tutta la storia umana. l rapporti tradi lorosonobuoni.l cristiani affrontano le difficoltàtipi­ chedelleminoranze:rappresentano il 2% della popolazionepalestinese. , Quanto allepersecuzioni,sonogli . . . . . . . : stess1 cnst1ant,pret1,suore,vescov1, : che ci chiedono di smentire queste : voci cheaiutanomolto Israele,come : tutta la disinformazionesul conflitto israelo-palestinese. Questenotizie,smentitedai diretti interessati,sono funzionali allo scon­ tro di civiltà tra islam ecristianesimo, ecertamenteall'occupazione israe­ liana checercadi spaccare l'unitàtra cristiani emusulmani in Palestina.l media enfatizzanomolto piccoli epi­ sodi,seppur tragici,come,ad esem­ pio, l'assassiniodel cristianoevange­ lico aGaza,lo scorsoottobre.Tutto va ad alimentare la propaganda e di- A lato: lacopertina de/suo ultimo libro. stoglie l'attenzionedalle operazioni dell'esercito israeliano». GerusalemmeEststaperdendole propriecaratteristichearabe,cri­ stianeemusulmane:gliscavisotto la<<Spianatadellemoschee»stan­ noprocedendolndisturbati,nelsi­ lenziooneldisinteresseInternazio­ nale. /palestinesimusulmanlnon possonopregarenellasplendida Moscheadiai-Aqsa (terzoluogo santoperl'islam,dopoquellidi MeccaeMedina)e cc patrimonioar­ chitettonicodell'umanità»,e icri­ stianifannofaticaaentrarenella basilicadelSantosepolcro. Chefu­ turoprevede 7 «È probabileche gli israeliani si im­ possesserannodi tutta la città,ma benché potente,lostatodi Israele non potràeliminaretutti i palestine­ si, cristiani emusulmani, dalla faccia di Gerusalemme. L'anno scorso abbiamoorganizza­ to una sorta di protesta contro il ten­ tativo di cancellare l'identità palesti­ nese da parte di Israele:abbiamose­ poltodi cartoline un nostroamico, un anziano leader del movimento nonviolentogerusalemita.Nell'inte­ stazioneabbiamoscritto"Palestina" e non"Israele': Gliene abbiamo spe­ diteda tutta l'Italia,tantissime.Ebbe­ ne, i postini hannocancellato la pa­ rola"Palestine"e l'hanno sostituita con"lsrael"». • Diario dalla Palestina «BEATI COLORO CHE HANNO FAME E SETE DI GIUSTIZIA» A boud, 1 1 agosto 2007 . Abbiamoincontratoproprio loro.Sonosingoliesonopopolo.Sonoi 40.000 abitanti di Qalqiliya.Sono Suad ed lmad che ci hanno raccontato della loro città trasformata in prigione,circondata da un muro alto 8 metri,dal filo spinato e da una rete attraver­ satadall'alta tensione. Hannofameesetedi giustizia per­ ché sonostati derubati dei campi chedavano loro cibo e dellesorgenti chedavano loroacqua.Ci raccontaSuad,di frontealcancelloealfilospinatocheilcampodi suopapà 1 sitrovadall'altra parte.Nélei né i suoi fratelli hanno il per­ messodi andarea coltivarloeuna vecchia legge dice che se il campo non è coltivato pertreanni viene confiscato dalgovernoisraeliano.Un atrocestratagemma legale per dare una copertura di diritto ad una ingiustizia di fatto. Suad è una donna forte. Non ha paura. E ce lo mostra di fronteai soldati israeliani checi urlanodi allontanarci dal muroperchénon possiamostare n. Mentreanche noivor­ remmogridare che nemmeno loro dovrebbero stare n, Suad li guardaconfermezza enonsi muove,anzi ci invita ad avanzare perché quella è la sua terra e lei dawero lo 21 • MC DICEMBRE 2007 grida ai soldati...Qualcheora prima Imadci ha raccontato degli altri drammi provocatidal muro.Del disastro sanita­ rio che quotidianamente si vive in questaterra per la dif­ ficoltà di assistere i malati soprattutto neivillaggi più lon­ tani. lmad è un giovanedottoreche parla moltobeneita­ liano (essendosi laureato a Bologna) e nelle sue parole sentiamo la rabbia di non potersvolgere il suoserviziodi dottore nel modo migliore. Ci parla delle tante persone chesonomortementreattendevanodi poterpassareun checkpoint, dei tanti bambini che sono nati per strada a causa delle chiusure e nemmeno le ambulanze sono ri­ sparmiate da questa via crucis. Allafinediquestagiornata ritorniamocon lamenteecon il cuore a Nazareth da dovesiamo partiti la mattina pre­ sto.Alla grotta dovesono risuonatele paroledell'angelo: «Nulla è impossibile a Dio».Sono le parole che ci danno speranza esonole parolechevogliamo regalareaSuad e a lmad;a tutti gli altri assetati eaffamati di giustizia. NandlnoCapovl/la

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