Missioni Consolata - Dicembre 2007
MISSIONI CONSOLATA cisoda un tuareg,era l'esempiodi chi offre la propria vita senza chiedere nulla in cambio.Sapendo,però,che in quell'oblazionesta il «di più»chefa grande lafedee conquista icuori. Ounque,Follereau a 33 anni eragià tuttoquesto,quando il «caso» fece sì che la sua auto restasse in panne nei pressi di un accampamento di leb brosi. Unavisionechenon loavreb be più abbandonato,sebbeneco strettoancoraad occuparsi d'altro. La storia incalzava.Scrisse un li- brettodaltitolo «Hitler,voltodell'Anti cr is t o » si recò in Italia e Romania per convincerequeste nazioni -che la la tinità rendeva sorelle della Francia- a nonschierarsi con laGermania nazi sta. lncontròancheMussolini,incu riositodalfioccoche Follereau indos savaa mo'di cravatta più chedalle i dee dell'interlocutore.Quella strana cravatta,disse Follereau, è il segnodi una differenza edella libertà indivi duale. Il duce si limitòa sorridere. Nel 1939,alloscoppio della guerra, fudestinato al serviziodegli ascolti telefonici.Follereau,in altre parole, divenne una sorta di 007 efu testi mone diretto del drammaticopreci pitare degli eventi internazionali. L'annodopo si trovò aVichy,quando nacque il governo collaborazionista del maresciallo Pétain.Rifiutò ogni incarico e si rifugiòa St.Etienne,con tinuando la sua personale battaglia fatta di incontri e di discorsi.Tra il '40 e il '42 girò la Francia in lungoe in lar goperridare orgoglioefiducia ai connazionali avviliti dall'occupazio ne straniera,mentrecollaboròdiscre tamentecon l'esercito clandestino. «ILVAGABONDO DELLA CARITÀ» Tra tanto girovagare,nel novembre del '42,mentre nel mondo infuriava la guerra, Follereau incontrò una suo rabergamasca,Eugenia Elisabetta Ravasio,che era divenuta giovanissi ma madre generale delle Suoremis sionariedi Nostra Signora degli apo stoli. La religiosa era appena tornata da un viaggio inAfrica,dove s'era im battuta inordedi hanseniani,co stretti a vivere nell'isolamentoe nel l'abbandono più completi. Madre Eu genia voleva costruire per loro un piccolovillaggio nellaforesta,dove ognunoavrebbepotutodisporredi un capanno con un ortoe dellecure sanitarie. In Follereau si materializzò l'imma gine di sei anni prima:l'incontro ca suale coi lebbrosi nel Sahara,il loro destinodi perennifuggiaschi.li pro getto della suora loconquistò e si buttòa capofittonell'impresaditra sformarioda sogno in realtà.Iniziò subito un girodi conferenzee una raccolta difondi. Il primo appuntamentofuad An necy il lS apriledel '43 e sembrò sur reale l'iniziativa afavore dei lebbrosi tra lemaceriedei bombardamenti, in una nazionee in un continentedeva stati dalconflitto bellico.«Ma la leb braormai mi aveva preso-raccontò più tardi Follereau -,ero il suofelice prigioniero». li luogo perfar sorgere il Raoul eMadeleineFollereauaccolti in un /ebbrosariodellaCosta d'Avorio. Un gruppo dilebbrosi ne/ loro villaggio nellamissione di Pawa (Congo R.D.). MC DICEMBRE 2007 • 1J
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