Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
«Nei 200 anni di vita repubblicana del Guatemala, gli indigeni sono stati elettori,ma non eletti,e questoè il momento per cambiare» ha afferma– to Rigoberta.Ma laNobel non si è fermata qui.Amaggio ha annunciato l'accordo di Winaq con Encuentropor Guatemala (Eg), partito di centrosini– stra guidato da un'altra donna di pre– stigio, la congressista NinethMonte– negro. NinethMontenegroè un'attivista dei diritti umani,anche lei vittima del terrorismo di stato. Suomarito,Edgar Fernando Garcia,fu sequestrato il 18 febbraio del 1984.Nineth non ebbe paura di esporsi e fondò il Grupode apoyomutuo (Gam), in favore dei fa– miliari dei desaparecidos. Dal 1995 ad oggi èsempre stata eletta nel Con– gresso guatemalteco. Insomma, la coalizione con la qua– le Rigoberta si è presentata alle pre– sidenziali ha una forte connotazione non soltanto indigena ma anche femminile. La rabbia dei contadini Tutti d'accordocon lescelte di Ri– goberta, dunque? No, lecritiche non mancano. Trascuriamo leaccuse (probabilmente costruite adhoc) di chi sostiene che molti fatti della sto– ria personale dellaMenchu sonosta– ti inventati o esagerati.Soffermiamo- ci invece sullecritiche di contenuto politico. Alcune organizzazioni sono diven– tate molto critiche con Rigoberta da quando la premio Nobel ha accetta– to un posto nel governo di destra del presidente OscarBerger (2004-2007) come «ambasciatricedi buona vo– lontà degli accordi di pace».I critici considerano quel posto come un in– carico meramente simbolico e stru– mentale, con l'unico intentodi dare al governo Berger un'immaginemul– ticulturale, che paga molto in termini di visibilità internazionale. Le critiche più forti arrivano però dalleorganizzazioni contadine, che accusano Rigoberta di non essere contraria alTrattato di libero com– mercio (Tratado de libre comerciode Américacentrai,Tlcac), fortemente volutodagli Stati Uniti,ma conside– rato devastante per i piccoli contadi– ni guatemaltechi. 1/adinos, unaminoranza che decide «Da 15 anni - ha scrittoMaurizio Chierici - cambiano i nomi dei presi– denti ladini ma non cambia il destino di chi è quasi maggioranza,divisa in 20 popoli che non parlano la stessa lingua» 5 • In una intervista concessa prima della nascita di Winaq e prima della Rigoberto Menchu. decisione di Rigoberta di presentarsi alle presidenziali nel 2007, loscrittore guatemaltecoDante li anodiceva: «Se Rigoberta Menchu riesce a fon– darequesto partito politico, se riesce acostruire un consenso tra la popo– lazione indigena (tra i ladinos non ce l'avràmai) e ha 5 anni per farlo,allora ci sono speranze per il paese.Perché il Guatemala èmaturo per avere un presidente indigeno» 6 • Rigoberta non ha aspettato il 2011. Indipendentemente dall'esitodelle elezioni, la sua candidatura ha rotto il monopoliodei bianchi e ha posto il problema dell'unità tra la maggio– ranza indigena e dell'allenza di que– sta con leclassi povere non indigene. Obiettivi che fanno paura achi finora ha dettato legge evuole continuare a farlo.Anche per questo la recente campagna elettorale è stata la più violenta degli ultimi 20anni e i can– didati di Eg, il partito di Rigoberta, so– no stati bersaglio di numerosi attac– chi, spesso mortali. La delusione delleelezioni e il futuro 1 O settembre2007.Rigoberta è stata nettamente sconfitta: la sua coalizione ha ottenuto po- co più del 3%dei voti,collocandosi solamente al sesto posto.Aconten– dersi la presidenza del Guatemala ci saranno due uomini:il candidato di centro-sinistra Alvaro Colom (Une) e il candidatodella destra, il generale Otto PérezMolina (Pp). La premio Nobel ha scontato l'esiguità dei fon– di disponibili per la campagna elet– torale, ma anche alcuni errori strate– gici. Se conserverà determinazione e forza di volontà, ha tempo emodo per costruire la propria rivincita.■ 1 Elisabeth Burgos,«Mi chiamo Rigoberto MencM», Giunti Ed., Firenze 1993. 2 Opera citata, pag. 147. 3 Opera citata, pag. 34. 4 Opera citata, pag. 291-292. 5 Maurizio Chierici, «La scommessa del– le Americhe.Viaggio nel firturo dell'Ameri– ca Latina:bandiere rosse, bandiere rosa», Einaudi Ed.Torino 2007. 6 Mani Tese,dicembre 2006, intervista a cura di Luca Martinelli. Sulla stessa rivi– sta, si legga:Alessandro Preti, «La vio– lenza in tempo di pace», giugno 2006. ------------------------------------------------------------------------------------- -------- MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007 ■ 99
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