Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007

l superiori e le caste inferiori,tra gli i– struiti e gli analfabeti? Oppureoffrirà un'amichevole mano di aiuto achi ha già un vantaggiodi secoli?». Infi– ne: «La globalizzazione riguarda"lo sradicamento della povertà nel mon– do" o è una versione mutante del co– lonialismo, telecomandata e digita– le?». Arundhati Roy capisce che restare in silenziodi fronte a sceltegoverna– tive di carattere politico-economico, che prefigurano amari epiloghi, si– gnifica sostenerle.Allora interviene «sentendo il linguaggio come lapel– ledei suoi pensieri»,con l'arma che meglio conosce: la scrittura. La usa per dissolvere, «il vecchio istinto bra– minico: colonizza la conoscenza,co– struiscici intorno quattromuri e usa– la atuo vantaggio»,che pervade il suo paese,come spiega nel saggio dagli echi woolfiani «Le signore sono tanto emotive,allora...dovremmo la– sciar decidere agli esperti?» 1 • Ecosl utilizza il proprio nome e notorietà per diventare lavocedella denuncia e del dissenso.Da allora aoggi i suoi libri, pubblicati e tradotti in moltissi– mi paesi,che ne raccolgono i saggi, sono l'espressione del suo impegno politico e sociale. È un impegnoatuttocampo.Sul nucleare, per esempio,si chiede se le atomiche sono,come più voci anche autorevoli sostengono, un «deterren– te», uno strumentoper la pace e non per la guerra,se la proliferazione nu– clearedi paesi,fino adesso estranei al problema,sarà un bene per l'uma– nità. Le sue conclusioni esemplificate nel Unmondo senza immaginazione (1998) sono profondamente amare. I ripetuti esperimenti nucleari che hanno portato l'India apossedere la bomba atomica nel 1998,preludono per Arundhati Roy all'allontanamen- A destra, Arundhati Roy e, in primo piano, Aruna Roy attivista in difesa della democrazia edei diritti umani. Sotto, la biologa indiana Medha Patkar con un gruppo di manifestanti. todefinitivodella sua nazionedalla propria identità di cultura,di pensie– ro e di popolo. Spiega:«La bomba nucleare è la cosa più antidemocratica,antinazio– nale, antiumana e apertamente mal– vagia che l'uomo abbia mai creato. Se siete religiosi, ricordate che que– sta bomba è la sfidadell'uomoaDio. Funziona inmodomolto semplice: "Noi abbiamo il potere di distrugge– re tutto ciò cheTu hai creato~Se non lo siete (religiosi),guardate le cose in questomodo.Questo nostro mondo è vecchiodi quattrocentomilaseicen– tomilioni di anni.Potrebbe finire nel giro di un pomeriggio». Le donne della «NarmadaValley>> Saggiodoposaggio,Arundhati Roy scandaglia ifatti,piccoli ograndi,e ne rileva ostinatamentegli intrecci politi– ci, economici,sociali e culturali.Come in Per il benecomunee in La fine delle il– lusioni (1999),dove affronta la questio– nedel progettato sistemadi dighesul fiume Narmada (in indi significa «fiu– med'oro») 2.Cosa significa per centi– naia di migliaiadi personeessereal– lontanateaforza dal proprio paese d'origine,obbligate amigrareverso città e paesi lontani,abitati giàda troppi uomini e donneche non li a– spettano e non li accolgonocerto be– ne?Cosa significa perdere tutti i pro– pri seppur modesti beni,la propria ca– sa e nonavere nulla in cambio? Si può certo immaginare la tragedia che si cela dietroquestofenomeno.Eppure è il governo indianoche organizza questemigrazioni di massa,per co– struiredighesemprepiù grandi,sem– pre più forti e chedovrebberoessere semprepiùeconomicamenteutili.Ma non sempre lo sono.Unesempiodi fallimentopertutti:la digadi Bargi,vi– cinoaJabalpur,che irriga solo il 5% della terra che i progettisti avevano previsto. Edunque non si può parlaredi «svi– luppocostruttivo»,ma unicamentedi «sviluppodistruttivo»,scrive la Roy, denunciando il governo indiano,reo di avertaciuto informazioni vitali per lasoprawivenzadei propri cittadini,di aver sottostimato l'impatto reale delle dighe.Ai governanti ricorda che«esse– re responsabili dellosfollamentodi 50 ' milioni di persone,trasferitenei bas– sifondi dellecittàavivere una vita sen- Un villaggio nella valle del fiume Narmada, allagato dalle acque della diga in costruzione. -------------------------------------------------------------------------------------------- 18 ■ MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007

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