Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
di Cinzia Maddaloni UNA PARTENZA AD HANDICAP In Asia, nascere femmina non è una fortuna. Per le donne ogni cosa è una conquista che costa fatica e sofferenza. Eppure, non poche riescono a raggiungere le più alte cariche istituzionali o a primeggiare nei loro campi. Dall'India di Sonia Gandhi arrivano gli esempi più significativi. E , nello Sri Lanka (storicamente la prima democrazia parlamentare del conti– nenteasiatico) che viene nominata la prima premier donna della storia contem– poranea. È il 1960 e SirimavoBandara– naike è il suonome.Da allora altre venti– duedonne hanno rivestito quellacarica in paesi diversi:quattro nello Sri Lanka, tre in Norvegia,due in India. Nel Bangladesh, KhaledaZia, eletta per ben due volte (dal 20 marzo 1991 al 30marzo 1996e dal 1Oottobre2001 al 29ottobre 2006), è rimasta in carica per il periodo più lungo della storia del pae– seda quando fu proclamata l'indipen– denza. In Pakistan un'altra donna, Be– nazirBhutto, è eletta duevolte (1988- 1990;1993-1996) primoministro.Tra l'altro, proprio in questi mesi,Benazir sta tornando sulla scena politica. Sembrerebbe che,negli ultimi 40 anni di storiamondialesulla rappre– sentanza delle donne nelle istitu– zioni, adarci una lezione siano pro– prio i paesi del cosiddettoTerzo mondo.Eppure non è cosl, poiché la disuguaglianza fra uomini e donne non è ovunque la medesima e puòassume– re aspetti diversi.Lo conferma il World's Women 2000:Trends andStatistics, re– datto acura delleNazioni Unite, in cui r--------;-~-:~-~~~~~~~:~~;~;;;;;7 _____ si dà dimostrazione per l'ennesima volta che le disugua– glianzedi genere non sono un fenomeno omogeneo, bensl complesso in cui giocanoe interagiscono fattori e problematiche differenti.Ed è per questo che peranaliz– zarlo si ha bisognodi strumenti articolati. Le ricerche di Amartya Sen Amartya Sen,economista indiano,pre– mio Nobel per l'economia nel 1998,sostie– ne che per misurare ladisuguaglianza,la povertà, lo sviluppoè necessario, non fo– calizzarsi sul reddito procapite, sul livello di ricchezza né tanto meno sulla sua di– stribuzione. Ma,insegna Sen,occorre con– siderare che cosa le persone siano in gra– dodi fare e di essere in quella particolare società,e dunque quanto la lorodignità di esseri umani sia riconosciuta,valoriz– zata e quanto essi siano liberi di scegliere la propria vita nella concretezza delle lo– ro condizioni particolari. La riflessione di Sen non inducea sottovalutare l'impor– tanza dell'incremento del redditoo la modernizzazionedella società come mezzi rilevanti di sviluppo,ma sollecita aconcentrare l'attenzione, oltre che sui mezzi,sui fini dello sviluppo stesso.Le conseguenzeanalitiche si colgono non solo sul piano teorico maanche su quello empirico. È bastatoa Sen co– struire indicatori dello sviluppo uma– no fondato,oltre che sul reddito,sul– l'aspettativa di vita e sull'alfabetiz– zazione degli adulti per conseguire risultati sorprendenti nelle classificazioni di t utti i paesi del mondo:alcuni paesi ricchi,con una distribuzione inegualedel red– dito, presentano livelli di sviluppo umano inferiori aquelli di alcuni paesi dell'Africa sub-sahariana. Ecosl l'usodell'Hdi, HumanDeve– /opment lndex, ossia il coefficien– te di misurazione del gradodi sviluppo, costringe a rivedere leclassificazioni di tutti i paesi In Cina, le donne sono lepiù «scomparse» del continente.
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