Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
ta rivoluzionaria venne tuttavia soffocata dal tribalismo misogino ancora molto forte e,ad un certo momento, prevalente.Ma ne parleremo più avanti. ln numerosi paesi musulmani,dunque,sonoancora-o sarebbe meglio dire,di nuovo- molto forti le tendenze maschiliste. Nel '900, infatti, molte società avevano inizia– to a «liberarsi» dal peso di tradizioni che consideravano le donne inferiori all'uomo, non dotate di autonomia,da tenere a bada sotto veli e con tutori che vigilavano sulla loro purezza. Ora, questa tendenza maschilista è tornata alla ribalta. Numerosi eventi,dalla fine degli anni'60 in poi, hanno contribuito a far richiudere in se stesse le società islami– che: sconfitta nella «Guerra dei Sei giorni»,con lsraele;fi– ne del bipolarismo Usa-Urss ecreazione della «minaccia islamica»;guerre del Golfo;guerra in Afghanistan;que– stione palestinese mai risolta; neo-colonialismo e sfrutta– mento delle risorse energetiche da parte dell'Occidente; 11settembre 2001; «scontro di civiltà» e altro ancora. li ri– torno alla religione, vissuta in modototalizzante,integra– Hsta, è una conseguenza,spesso,del sentirsi «minacciati» dall'esterno, deprivati di una propria identità. Epoiché, nel mondo islamico, la religione rappresenta una modalità identitaria molto forte, il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi. La separazione tra uomo e donna la separazione di ruoli e spazi è sempre stata ben pre– sente nella tradizione islamica, ma nella seconda metà del '900 la vita moderna delle città ha portato a una pro– miscuità maggiore.come in Marocco,per esempio. Tut– tavia, in molte società.spesso arretrate economicamente, socialmente eculturalmente, tira un'aria da «periodo ot– tomano» (non possiamo, infatti, parlare di «Medioevo», poiché per la civiltà arabo-islamica quel periodo coincide con il massimo splendore). Ci sono regioni come la poverissima e soffocata (dagli i– sraeliani e dagli embarghi occidentali) Striscia di Gaza, vera e propria prigione acielo aperto.dove uomini e don– ne non possono entrare insieme negli internetcafé o dal parrucchiere,o dove il semplice conversare tra persone di sesso diverso,a migliaia di chilometri di distanza,e in una chat-line,crea scandalo. Nella Palestina oppressa da un regime israeliano egua– gliabile o peggiore dell'apartheid sudafricano,dalla fine degli anni'B0 in poi sono aumentati notevolmente i co– siddetti «delitti d'onore», un crimine-tragedia che colpi– sce sia donne ancora bambine sia anziane eche nascon– de frustrazioni e squilibri maschili, bigottismo tribale, fol– lia e tanto altro ancora. Un dramma sociale che associazioni per la difesa dei diritti umani e organizzazio– ni femminili non si stancano di denunciare. Atutto ciò si vanno ad aggiungere, in tanti altri Paesi, le violenze domestiche, l'imposizione di neqab,burqa e cha– dor (diversi tipi di veli che coprono totalmente o parzial– mente il corpo femminile). Le nove mogli del Profeta Attraverso i suoi tanti e bei libri (Donne del Profeta, Le Sultane dimentìcate,La terrazza proibita, e molti altri anco- Donna beduina, con i costumi tradizionali preislamici. Nella foto grande, donna nel deserto della Mauritania. ra) Fatima Mernissi, sociologa e scrittrice marocchina di fama internazionale,ci racconta un «altro islam»,quello del profeta Muhammad. Nelle sue opere,Fatima Mernissi cerca di fornire una nuova interpretazione delle leggi islamiche in un'ottica di «uguaglianza tra uomo e donna»,andandoalla scoperta del «messaggio profetico» dei testi sacri. Elfa definisce Mohammad il primo «femminista arabo», evidenziando come, infine, furono proprio i valori tribali preislamici a prevalere,sino ai nostri giorni,cristallizzati dalla shari'a e dal fiqh che si svilupparono nei secoli successivi. Muhammad nacque nell'Arabia tribale del 570 d.C. Fu uomo illuminato,profeta ecapo politico dalle istanze ri– voluzionarie. Cambiò,almeno in parte,le abitudini e i co– stumi sociali e culturali dei suoi contemporanei. Predicò la «sottomissione aDio»:is/am, infatti, significa proprio questo. Nel suo slancio innovatore cercò di modificare le usanze tribali radicate,che spesso infierivano sulle donne e su altre categorie sociali deboli:vedove, orfani, schiavi. Diversamente dalle culture che lo precedettero o che lo affiancarono nell'area mediterranea,egli tenne in gran considerazione la condizione femminile e modificò radi– calmente alcune regole inique su matrimonio,eredità,di– ritti, quotidianità. le sue mogli - ne ebbe nove - erano donne forti, belle, intelligenti, protagoniste nella formazione della nuova --------------------------------------------------------------------------------------------- MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007 ■ 63
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