Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007

t L MAURITIUS Ameenah Gurib-Fakim: nelmondo della scienza Docente di chimica organica evice rettore dell'Università di Mauritius,Ameenah Gurib-Fakim, 48 anni, coniuga ricerca di avanguardia e recupero delle conoscenze tradizionali nello studio delle erbe medicinali. li 22 febbraio 2007 le è stato conferito il «Premio Unesco/L'Oréal per donne scienziate». A vevo 1 O anni quando, nel ( ( 1969, vidi l'astronauta a- mericano Neil Armo– strong camminare sulla luna e udii la sua frase famosa: "È un piccolo passo per l'uomo eun salto da gigante per l'umanità''.Altro eventosconvolgen– te fu la nascita di Louise Brown, la pri– ma bimba-provetta, nel 1978. Tali da– te mi hanno fatto capire come la scienza possa cambiare la vita» rac– conta Ameenah Gurib-Fakim,spie- ~ gando l'origine della sua carriera. : La famiglia ha assecondato e so– : stenuto le sue scelte, continua lari- : cercatrice: «I miei genitori hannofat- to9randi sacrifici per assicurarmi gli studi migliori.Mia madre ha sempre creduto che l'indipendenza, per le donne, coincidesse con l'indipen– denza economica.Mio padre ritene– va che istruire una ragazza significa i– struire un'intera famiglia». Al liceo i professori hanno incorag– giato la sua curiosità, presentando le materie scientifiche non in modo teoretico,ma con spirito prammati– co. «Bisognava avere lemani in pa– sta: si andava nella natura per osser– vare le piante egli animali nei loro stagni e studiare l'ecosistema». Conseguito il diploma di maturità, di Benedetto Bellesi Ameenah si recò in Inghilterra per laurearsi in chimica.«Un cambiamen– todrammatico - racconta -.Cresciuta in un piccolo villaggio,mi sono trova– ta nell'alternativa,come diconogli in– glesi: o nuoti o affoghi.Ho nuotato». Ottenuto il dottorato di ricerca, nel 1987, le furono offerte alcune propo– stedi lavoro negli Stati Uniti;ma pre– ferl tornare nella sua isolaafricana, «per stare vicino ai miei genitori.E non ho rimpianti». Professoressa di chimica alla facoltà di scienze dell'U– niversità di Mauritius,avrebbevoluto continuare la ricerca nel campo della chimica organica;ma per la mancan– za di strutture sofisticate non avreb– be potutocompetere con i grandi la– boratori mondiali, per cui decisedi o– rientare le sue ricerche sulla chimica applicata: lafitochimica, un campo che permetteva di fare nuove sco– perte, pubblicarle e cosi farsi cono– scere a livello internazionale. A lanciarla nel suosognocontribul , un grosso finanziamento del Fondo europeo per lo sviluppo, concesso per un progetto specifico:fare un in– ventario e uno studio delle piante a- • romatiche e medicinali di quell'area tropicale.Con taleaiuto potéallestire un nuovo laboratorio e cominciare a inventariare le piantedella piccola i– sola Rodriguez, per poi continuare in tutto l'arcipelagoMauritius. li lavoro di inventario procedevadi pari passo con lo studiodelle pro– prietà farmacologiche delle piante, sfruttandoanche la conoscenza tra– dizionale: sonostate recensite 634 piante correntemente utilizzate, il 15%dellequali si trovano solo in quell'arcipelago dell'Oceano India– no: un'autentica riserva della biodi– versità, anche se alcune piante sono a rischio estinzione. A partire da quegli studi, la profes– soressa Gurib-Fakim capl il potenzia– le socialedi un'industria delle piante medicinali usate in modocorretto. «Per ogni male c'è una pianta, recita un proverbio indiano - spiega lari– cercatrice - .11 bitterme/on (momordi– ca charantia), per esempio, un ali– mento correntemente consumato, contiene delle proprietà per la cura --------------------------------------------------------------------------------------------- MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007 ■ 59

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=