Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
MALI di Anna Pozzi Aminata Traoré: fondatrice del Forum sociale africano VOCE DI••• PASSIONARIA Ex ministro della cultura del Mali (1997-2000), fondatrice del Forum sociale africano, autrice di libri e conferenziera ricercata in tutto il mondo,Aminata Traoré, 60 anni, è famosa per le sue denunce radicali del neoliberismo e l'oppressionedell'Africa. 1 1 piglio e portamento di leader ce li ha di natura.Ma AminataTraoré è abilissima nell'enfatizzarli alla maniera tutta africana con ampi abi– ti colorati e vistosi turbanti. Ex mini– stro della Cultura del suo paese,il Mali,èdiventata una delledonnea– fricane più conosciute al mondo, un simbolo soprattuttoall'internodel movimento altermondista. Insofferente aqualsiasi compro– messo,dopo l'esperienza governati– va che l'ha profondamente delusa, la Traoré ha varcato i confini che le pa– revano asfittici del suo paese per lanciare la sua battaglia a livello afri– canoe globale. li tutto, rimanendo saldamente radicata alle sue origini. Come africana e comedonna, da molti anni si batte per un'Africa e un mondomigliori e più giusti.Su più fronti:scrittrice,conferenziera,fon– datrice del Forum sociale africano,è una dellevoci più critiche che dall'A– frica si levanocontro la globalizza– zione e il liberomercato.Ma alle sue denuncecontro l'oppressione e lo sfruttamento dell'Africa e dei poveri del mondo associa sempre un pro- ' gramma di lottae impegno.A parti– re, innanzitutto,dalle donne. E , una grande battaglia quel- /.( la eh~siamochi?mate ata- '\: re noi donne afncane»,c1 dice Madame Traoré,in uno dei suoi passaggi in ltalia,doveviene spesso invitata a partecipare a incontri,con– ferenze, forum.«Vogliono confinarci nellospazio domestico - denuncia con convinzione - e invecedobbia– mo uscire fuori,non per chiedere pietà,ma rispetto e solidarietà.La re– sistenza deve partireda noi donne. Abbiamo un ruolo importante:cura– re le piaghe di un sistema cinico, in cui prevalgono le logiche del profit– to,dellamercificazione di ogni cosa, anche della cultura,del pensiero,del– l'arte, delle nostre tradizioni.Le don– ne hannoqualcosa da dire.Siamo più forti e più credibili,perchémeno sog– gette alle logiche del profitto,dei sol– di, del potere,del dominio.Gli uomini vengono facilmente sedotti dalle tentazioni...». La proposta dellaTraoréè semplice e impegnativa al tempo stesso:oc– corre promuovere - molto più di quanto non sia stato fatto in questi anni - la partecipazione delledonne allavita sociale e politica dei loro paesi.In Africa,ma non solo.«Resiste- re è un'esigenza.Ma anchecambiare le cose.Oggi occorrecostruire una vi– sione più fraterna del mondo.E i me– dia hanno un grande ruolo,ma an– che una grande responsabilità,per– ché stanno sempre dalla parte del potere.Sonostanca delle immagini di un'Africa povera,derelitta, in guer– ra...Occorre un'informazione più cor- retta che dia vocea tutti,anchea noi. Un'altra Africa è possibile solo se un altro mondo,un'altra Europa e un'al-· tra Italia saranno possibili.Comincia– mo a lottarecontro l'indifferenza». Non acaso, l'ultimo suo libro tra– dotto in italiano, Laviolazionedell'im– maginario (PontealleGrazie,2002), denuncia la più subdola e sofisticata delle violenze,che viene fatta oggi al- 1' Africa: «La cancellazione della sua storia,della sua cultura edelle sue tradizioni.Significa - secondo la Traoré - far passare l'idea che questo continente non possiede nulla, nem– meno una sua cultura.Esi usa questa comegiustificazione per poi immi– schiarsi nei suoi affari,opprimerlo, depredarlo...». L I Africa e il terzo mondo più in generale vengono cancellati dal sistema dell'informazione , globale,per poter esseremeglio op– pressi e sfruttati dal sistema del mer– cato. Una combinazione perfetta,in cui allegeografie economiche si so– vrappongonoquelle dell'informazio– ne. Eallora, interessa ciò che ci inte– ressa (in termini di affari,commerci, finanza...),mentre di tutto il resto non se ne parla e dunque non esiste.Non esiste per l'opinione pubblicamon– diale, che ignora leguerre e le cata– strofi che continuano adevastare I'A– frica, ma esiste per tutti coloro che nel massimo di caos e nel minimo di informazione fanno proliferare i loro sporchi progetti di sfruttamento. Ec– co allora la ricetta di madame Traoré: lottarecontro l'indifferenza, da un la- ------------------------------------------------------------------------------------ 5Z ■ MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007
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