Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007

NIGERIA di Benedetto Bellesi Dora Akunyili: guerra ai farmaci contraffatti CACCIAAl CACCIATORI Fino a pochi anni fa, 8 farmaci su 1Osmerciati in Nigeria erano taroccati. Dal 2001 la proporzione è scesa a 2 su 1O, grazie alla lotta di Dora Akunyili contro la contraffazione dei medicinali. Ha salvato la vita amilioni di persone. La rivista Time l'ha definita:«Una dei 18 eroi del nostro tempo». La lotta continua senza quartiere, rischiando la vita. L acontraffazione dei farma- ( ( ci è una delle più grandi a- trocità del nostro tempo, una strage di innocenti, un crimine contro l'umanità;provoca sterminio, èterrorismo contro la salute pubbli– ca... Ci si può proteggerecontro I'Aids; non si può far nulla contro una medicina mortale»afferma la dotto– ressa Dora Akunyili, dal 2001 respon– sabile della NationalAgencyfor Food andDrugAdministrationandContro/ (Nafdac),l'agenzia che in Nigeria re– golaecontrolla l'importazione, la vendita e la pubblicità di tutti i farma– ci, cosmetici,attrezzature sanitarie,ci– bi e bevande confezionate. Da quando ha iniziato la caccia alle medicine contraffatte èdiventata la donna più amata dai nigeriani,ma anche lapiù odiata dai «cacciatori di frodo»,cioè produttori e smerciatori di cibi, bevande emedicine contraf– fatte, che hanno cercatodi fermarla in tutti i modi, pallottole comprese. Onestà a tutta prova Nata nel 1954aMakurdi, nello sta– to di Benue,da una fervente e bene– stante famiglia cattolica,Dora rivelò fin da piccola un'intelligenza straor– dinaria, tanto che il padre, Paul Young Edemobi, un capo di etnia ibo, lamandò nel villaggio doveviveva lo zio paterno,che eramaestro; quindi frequentò leelementari in un istituto cattolico, per poi passarealla scuola La dottoressa DoraAkunyili con il premio lnternational Service Human Rights Awards2005. secondaria stataledi Gboko;ma per sfuggire alla guerra civile (guerradel Biafra 1967-1970),si trasferl aNsukka, presso il collegio Regina del Rosario, doveconsegul il diploma di maturità. Per tutto il periododi formazione scolastica Dorafu sempre la prima della classe,graziealla sua intelligen– za, ma anche al proprio impegno: duequalità che lemeritarono borse di studioperfrequentare l'università. «Erocosl presa dallo studio - racconta - che non avevo tempo per lamia vi- ta sociale.Ancheall'università ho la– vorato sodo; sono stata distratta dal matrimonio,ma è stato il benvenuto: mi sono sposata dopo il terzoanno e nonmi sonomai pentita». Superato l'esame di immatricola– zione, fu ammessa all'Università della Nigeria di Nsukka (Unn) e si iscrisse alla facoltà di farmacia.«Prima dell'e– samedi ammissione - racconta Dora - non avevomai pensato auna laurea in farmacia, ma aun corso professio– nale in cui avrei potuto fare molta chimica ematematica, lemie materie preferite:abbandonarlemi sembrava di perdere l'anima.Non sapevo che Diomi stava spingendo proprio dove mi voleva veramente e, per coinci– denza, èciò che attualmente voglio fare anch'io». Con il sostegno del maritoChike Akunyili,medicogenerico,Dora si è laureata in farmacia (1978) etrovò su– bito impiego come farmacista ospe– daliera; prosegul gli studi nella stessa Università,conseguendo il dottorato in farmacologia (1985),quindi passò all'Università di Londra per seguire un programma di fitochimica. In quasi 30 anni di carriera,dal 1978aoggi, la dottoressaDora Akunyili hasvolto una fitta serie di impegni come farmacista efarmaco- logista, assistente e ricercatrice,am- • ministratrice econsigliera... in strut– ture statali e universitarie, in associa– zioni mediche efarmaceutiche, da riempire 24 pagine del suocurricu– lumdi vita; ha collezionato 435 tra di– plomi e medaglie, premi e decorazio– ni, nazionali e internazionali,da tap– pezzare le pareti del suo studio senza lasciare un centimetrodi spazio. Decine di tali premi sono altrettan– ti riconoscimenti della sua onestà e trasparenza,qualcosa di strabiliante nel paese più corrotto del mondo. Nominata segretaria di un fondo per l'aiutoai più poveri (1995) Dora cominciòad accusaredolori di sto– maco. Si pensava che dovessesotto- MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007 ■ 41

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