Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
1 I ~)----------- I SIMONE GBAGBO LA «PRESIDENTE» NELL'OMBRA S imone Ehivet Gbagbo,classe 1949,è senza dubbio una delle donne più potenti dell'Africa. Prima ancora di essere la moglie del presidente della Costa d'Avorio, Laurent Gbagbo,Simone è militante politica, deputato all'Assemblea Nazionale dal 1996 (come presidente del gruppo parlamentare del Fronte patriottico avoriano, Fpi, partito del marito). Ma soprattutto ha incarnatoquell'ala dura e intransigente del fronte governativo, nella crisi scoppiata nel settembre 2002 e che ha visto il pae– se diviso in due fino al recente,faticoso, processo di riunificazione. Soprattutto nei primi anni della crisi ha influito molto sulle decisioni del mari– to, a partire dal fallito accordo di Marcoussis 1 in avanti. Anzi spesso il presiden– te stesso fatica a tenerla lontana dal ruolo esecutivo. M ilitante della prima ora nella formazione di sinistra antenata del Fpi, clande– stina all'epoca del presidente Boigny, è qui che incontra il futuro marito. Con lui, Simone conosce anche il carcere politico. Per lui prende la guida del partito, quando Laurent è costretto all'esilio. Cattolica in origine,abbraccia poi una sétta evangelica di origine nordamerica– na (quella del popolarissimo pastore - «profeta» Moise Koré) diventando fervi– da credente. Fede che ostenta anche nei suoi discorsi politici in pubblico. Simo– ne vede la «mano di Dio» dietro a tutto ciò che accade, anche nella crisi avoria– na. Un approccio alla George W. Bush, ma ancora più estremo. Critica nei confronti dei musulmani, che identifica come il nemico «interno» perché spesso gli avoriani del nord abbracciano quella fede, è invece amica e so– stenitrice di Israele. Ecosl quest'ultimo fornisce armi e addestramento militare al governo Gbagbo durante gli anni di embargo internazionale,quando la crisi si fa più acuta. È antifrancese e più vicina agli Stati Uniti. È in quel paese che la diri– gente avoriana ha compiuto uno dei rari viaggi all'estero,all'occasione di un mee– ting evangelico di preghiera, ma anche per incontrare personalità politiche. L ' entourage della «signora presidentessa» è torbido. Si trova spesso sotto ac– cusa per fatti gravi. Suo cognato Michel Legré è stato indagato per la scom– parsa (aprile 2004) del giornalista franco-canadese Guy-André Kieffer,esperto di politica economica e della filiera cacao. Anselme SékaYapo,suo fedelissimo e ca– po della sua guardia personale è sospettato di essere alla testa degli squadroni della morte che hanno imperversato ad Abidjan, uccidendo vari esponenti del- 1' opposizione. Non ultimo, il suo nome compare nell'inchiesta sulla catastrofe della nave Pro– bo Koala che scaricò 12.000 tonnellate di rifiuti tossici nel distretto di Abidjan nell'agosto 2006. Circa 9.000 persone dovettero essere curate per vomito o pro– blemi respiratori e il processo è tuttora in corso. A inizio 2007 pubblica la sua autobiografia, che lontano dall'essere rivelatrice, denuncia ripetutamente il vasto complotto internazionale di media, Ong e poli– tici teso a demonizzare la sua figura e quella del marito e a mettere il paese in gi– nocchio. La potente e controversa Simone non lesina insulti per isuoi nemici politici, da Alassane Ouattara a Guillaume Soro, mentre appoggia apertamente il concet– to di «ivoirité», il pretesto fasullo, diven– tato costituzionale.che ha notevolmente contribuito alla crisi della Costa d'Avo– rio, dalla morte di Boigny ad oggi. Ma.B. Sopra: donna di San Pedro, sulla co– sta. Sotto:ritratto di SimoneGbagbo. la morte di Boigny (dicembre 1993), attoad escludere i milioni di stranieri - o avoriani di origine straniera - che vivonoe lavorano in Costa d'Avorio. Circa quattromilioni di burkinabè, ni– gerini,maliani che ne hanno fatto la fortuna economica lavorando nelle piantagioni di cacaoe caffè. Primo e– scluso fra tutti fu proprio Ouattara, già primoministrodi Boignye con– corrente super accreditato di Henri Konan Bediéalla presidenza della re– pubblica2. Processo di esclusioneche èancheall'origine della crisi che ha diviso il paese dal settembre 2002. ■ 1 Località francese dove si tentarono, senza successo, nel gennaio del 2003 i primi negoziati sulla crisi, nei quali la Francia assumeva la mediazione. 2 Questi argomenti sono stati svilup– pati su MC marzo 2007,settembre 2004, ottobre 2003. 1-----------:-;~~-:~:.::~~~:~~;:;;;-------------------------------------------------------
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