Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
: teredecisionale.Ma qualcosa si sta : facendo. Ed èun buon segno. laMongella,del resto, non è certo una che si lascia scoraggiare:«11 Parla– mentodell'Ua - ha dichiarato recen– temente - rappresenta l'intera popo– lazioneafricana e il suomandatode– ve garantire il coinvolgimentoattivo della società civile nel dibattito poli– tico sui problemi del nostro conti– nente, dall'integrazionealla risolu– zione dei conflitti.Le donne africane devono avere una possibilità reale di partecipare al processo di pace esvi– luppo del continente,a tutti i livelli decisionali». E ' quelloche ha fatto lei nel corso della sua vita,sia nel suo paese chea livello internazionale: nel Asinistra, GertrudeMongella presidentedel Parlamento panafricano. Sotto, Pechino 1995:partecipanti alla Conferenza mondiale del/'Onu sulle donne. Adestra, Elise Loum Neloumsei, vice presidente del Parlamento panafricano,parla in un incontro sulla democrazia in Africa. 1975è stata membrodell'Assemblea legislativa dell'Africa orientale.Dal 1985 al 1991 - prima di essere inviata comeambasciatrice in India -èstata ministro per leQuestioni femminili dellaTanzania,quindi ministro della Terra,risorse naturali eturismo; infine ministro presso l'ufficiodi presidenza. In tutti questi anni, ha inoltre rap– presentato il suo paese in diversi convegni e incontri internazionali in ogni partedel mondo,occupandosi soprattutto di questioni legateall'u– niversofemminile e presiedendo in particolare, nel 1985, il gruppo africa– no presente alla Conferenza dell'Onu di Nairobi per promuovere la Decade delle donne. Dieci anni dopo,aPechino,ha gui– dato, in qualità di segretariogenera– le, la quarta Conferenza mondiale dell'Onu sulle donne.Aquel tempo, l'avevanoribattezzata MarnaBeijing. Ma quel ruolo prestigioso ha rappre– sentato per lei più un punto di par– tenza che di arrivo. «Ci sono stati molti cambiamenti daallora - hadichiarato in una recen– te intervistaall'agenzia lps - emolto positivi. La condizione femminile in - A nche in Africa,le cose stanno rapidamente cambiandoe in molti contesti sonodecisa– mente migliorate.«Nel 1997 - ricorda la Mongella -,i capi di stato dellaCo– munità per lo sviluppodell'Africa del Sud (Sadc) avevano firmato una Di– chiarazionesugenereesviluppo, nella quale i rispettivi paesi si impegnava– no a raggiungere almeno il 30%di presenza femminile nelle strutture politiche edecisionali entro il 2005. Oltre afavorire un pienoaccesso del– le donne alle risorse produttive per ' 7 rhAnnual AfrICANDO 2 004 •* :.1 .Jlll:a•.:r M AMI 't .... 'f.'1 molti dei nostri paesi sta cambiando drasticamente.L'uguaglianza di uo– mini edonnesta diventando una realtà,non èpiù solo un argomento di cui conversare. Non abbiamoanco– ra raggiunto tutti i traguardi che ci e– ravamo prefissi aPechino, pervarie ragioni,ma si sonofatti molti sforzi ri– guardo alla disuguaglianza e la discri– minazione contro ledonne.Ci sono leggi, in alcuni paesi,chepuniscono laviolenza contro ledonne, leggi che richiedono una percentualeminima di rappresentanza femminile adiversi livelli nella società.Questo sl,è un ri– sultatodellaconferenza di Pechino». - MA ITT ., , I ~...,,,, --~ ridurre il livello di povertà delledon– ne. Ma siamoandati oltre: il numero di donne parlamentari in Ruanda è maggiore della presenza femminile nei parlamenti nazionali di tutto il mondo,con il 49 per centodella rap– presentanza. I paesi dell'Africa meri– dionale hanno fatto progressi anche maggiori. Tuttavia, anchealtri paesi hanno raggiunto il 30 per cento o lo hannosuperato.Nel mio paese, il Tanzania,abbiamo il 34%della rap– presentanza femminile,anche negli uffici ministeriali». O ggi GertrudeMongella,oltre che presso il Parlamento afri– cano, continua a lavorare su più fronti per la promozionedella donna: è infatti consigliere speciale del segretarioesecutivo della Com– missione economica per l'Africa (Eca) dell'Onu edel direttore generaledel– l'Unesco. ~ stata inoltre tra le fonda– trici dell'ong Women's advocacyinA– frica, con base inTanzania. Insomma, dal suo paeseall'Africa e da qui al mondo intero. La donna dell'isola continua a lottare per tutte le donne della terra. ■ ----------------------------------------------------------- ---------------------------------- MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007 ■ 81
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