Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
l cialmente le ragazze devono impe– gnarsi il doppiodei loro compagni: leggere di più,studiaredi più,fare di più,organizzarsi di più, perché il te– stimoneche passiamo loro è più pe– sante, ha più responsabilità:dovran– no cambiare tanti parametri di riferi– mento delle relazioni nel governo, nel paese e nel mondo. Quandoleiparlain pubblico,si– gnoraprimoministro,dimostra chiarezza e convinzione, responso- ' bilità e ponderatezza.Atale propo– sito, chemessaggiodarebbeaidiri– genti, pensandochequestosiauna grandesfidaa varilivelliancheIn Africa. Primadi tuttoessere naturali. Spesso,quando una persona assu– me una responsabilità di guida, pen– sa di essere diventatodifferente, per cui deve cambiare il modo di essere, di parlare e con chi parlare.Ma è una illusione: differente è solo l'aureola di rispetto e considerazione che gli altri le hannomesso in testa. · In secondo luogo il dirigente deve essere prevedibile;cioè,deve evitare di creare situazioni di instabilità,che disorientano i suoi collaboratori e li mettono nella situazione di non sa– peremai cosa devono fare. Da qui deriva anche il metododi lavoro: prendere decisioni in seguito a consultazioni.Èciò che ho impara– to anch'io,come mozambicana, in un paese cheha raggiunto la pace attraverso un processo permanente di consultazioni. Elei, professore,che è una figura di riferimento sotto questo aspetto,mi capisce.Come mozambicani lo possiamo dire atut– to il mondo:quando si prendono decisioni dopo le necessarie consul– tazioni, si va avanti con fermezza, con una certa disciplina e con auto– revolezza. L'ultimadomanda:qualesono,a suoparere,lemaggiorisfideper il paese e perl'Africain generale? Le sfide per il Mozambico sono: povertà,malattie ecorruzione. La lotta alla povertà poggia su tre pila– stri per lo sviluppo del paese: pro– gresso economico,che include infra– strutture ed energia,formazione u– mana e buon governo.Nel campo sanitario i nostri programmi sono , sempre più orientati alla lotta con– : tro lemalattie endemicheche affliggono il Mozambico,a partiredal– la pandemia dell'Hiv/Aids,malaria e tubercolosi.Per combattere lacorru– zione, che inMozambico è grave an– che se non endemica,cerchiamo di decentralizzare le responsabilità. li paese è stato diviso in40 distretti,per i quali vengono stanziati i fondi ase– conda delle necessità locali.Inquesto modo è più facile controllare se leco– se accadono o meno.D'ora in poi sarà il governoachiedere contoagli am– ministratori locali,e non viceversa, della realizzazione di operepubbliche e programmi di sviluppodestinate al bene della popolazione locale. Perquantoriguarda l'Africa penso che la sfida maggioresi chiami:inte– grazione.Già esistono strutture che vanno in questadirezione: l'UnioneA– fricana (Ua),organizzazioneche coin– volge tutti i paesi del continente; il Nepad (Nuovo partenariato per lo svi– luppodell'Africa) che ha varato un programma per sradicare la povertà, promuove lo svilupposostenibiledei paesi africani individualmentee colle– gialmente, fermare l'emarginazione dell'Africa nel processodi globalizza– zioneepromuoverepiena e benefica integrazione nell'economia globale, accelerare l'inserimentodella donna nei luoghi di potere. Dobbiamo camminare verso una integrazioneeffettiva,che per il mo– mentodeve essere fatta alivello di re– gione, cioè con quei paesi che hanno storia eproblemi in comune.È quello che stiamo facendo con il Sadc (Co– munità di sviluppodell'Africa austra– le),che raggruppa 14paesi con lo scopo di affrontare i problemi riguar– danti la sicurezza,lastabilità politica, la dipendenza e la risoluzione di e– ventuali conflitti. Adifferenza di altri continenti che stanno invecchiando,l'Africa è un continentegiovane,ma con una po– polazionematura, provatadalle diffi– coltà, soprawissuta alle intemperie più difficili; un popolo «incallito»,ca– pacedi risollevarsi e continuare a camminare,affrontando legrandi sfi– dedello sviluppo.Ma questo è impos– sibile farlo isolatamente:occorre pro– cedere sulla via dell'integrazionedei popoli.Qualcosa si stamuovendo: molti paesi hanno aperto le frontiere per la libera circolazionedi cittadini e merci. Occorreanche un'altra integrazio– ne:valorizzare la presenza della don– na nelle decisioni politiche e in tutti i settori della vita sociale.Anchesotto questoaspetto l'Africa sta avanzando con coraggio sorprendente. ■ sAo TOMÉ EPRINCIPE Mariado Carmo Silveira: lapiùgiovanepremierdelmondo «FEBBRE... DA PETROLIO» e on una supemcie di mille kmq e 150 mila abi– tanti (un quarto emigrato in Portogallo), l'ar– cipelago di SaoTomé e Principe,colonia portoghe– se fino al 1975, è il secondo stato più piccolo del- 1' Africa; ma vanta un record da Guiness:ha avuto due donne a capo del governo: Maria das Neves Ceita Batista de Sousa (nata nel 1958) da ottobre 2002 a settembre 2004 e Maria do Carmo Silveira (nata nel 1960), governatrice della Banca nazionale dal 1999,è stata premier e ministro delle finanze da giu- Maria do Cormo Silveira. gno 2005 ad aprile 2006, cioè fino alle ultime ele- zioni. Entrambe hanno fatto registrare un altro primato: sono state le donne più giovani alla guida di uno stato in tutto il mondo:avevano 44 anni. La brevità del loro mandato non dipende da incapacità, ma dalla instabilità politi– ca del paese,causata dalla corruzione: negli ultimi 20 anni si sono succeduti ben IS primi ministri. La siwazione si è aggravata negli ultimi anni,da quando le ricerche fat– te nelle acque territoriali a nord dell'arcipelago hanno accertato la presenza di I I miliardi di barili di idrocarburi. Dal 1997,varie compagnie petrolifere nigeriane e sta– tunitensi sono corse ad accaparrarsi le concessioni per lo sfruttamento e hanno versato I 14 milioni di dollari nelle casse dello stato del minuscolo arcipelago. Di petrolio ancora non ne scorre neppure un goccio, ma la febbre sta già dila– gando: ipolitici sgomitano perfarne la loro ricchezza personale.la popolazione,che vive con 300 dollari all'anno, reclama la propria parte del tesoro, chi pensa a usare l'oro nero per il bene del paese ha vita politica molto breve. -------------------------------------------------------------------------------------------- 22 ■ MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=