Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
ONU/Politica, diritti e giustizia LouiseArbour (Canada) di Sandro Calvani e Marina Mazzini IDIRlnl UMANI NONSONOUN«OPnONAL» Lavora per i detenuti di Guantanamo come per gli sfollati del Darfur, per le popolazioni della Cecenia come per quelle del Libano. È l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. U n'altra donna lascerà un se– gno lungo il cammino per la conquista dei diritti umani e della giustizia: la canadese Louise Arbour. Dal 2004è l'Altocommissa– rio per i diritti umani. li suo curricu- , lummostra un'incredibilescia di in– carichi di rilievo in campo legale.Nel 1970Louise Arbour inizia la sua car– riera all'Università:diviene professo– re associato e preside associatodel– la OsgoodHallLawSchool dell'Uni– versità diToronto,la più prestigiosa scuola di leggedel Canada.Nel 1987 lavora per l'AltaCorte di giustizia di Ontario e nel 1990presso laCorte d'appello.Nel 1995 viene nominata Commissario unicocon l'incarico di condurre un'inchiesta su alcuni fatti accaduti in una prigione femminile. Nel 1996 inizia il suo lavoro per l'Onu:viene nominata procuratore capo dei Tribunali penali internazio– nali per la ex Iugoslavia e per il Ruan– da. Dopo tre anni si dimette e torna a lavorarealla Corte suprema del Ca– nada. C'è una data che segna la storia del diritto internazionale: il 22mag– gio 1999LouiseArbour emetteva l'atto di accusa controMilosevic, presidente della Repubblica federa– ledella lugoslavia,controMilutino– vic, presidentedellaRepubblica di Serbia,e controalte carichedei due paesi. L'accusa:crimini contro l'uma– nità. Dal comunicato attraverso il quale Louise Arbour informa il mondo tra– spare lagrande professionalità e l'u– miltà di una persona straordinaria: «Questo attod'accusa è il prodotto degli sforzi intensi di un grande nu– mero di persone che lavorano nel mio ufficio».Questa frase spicca nel contestodi un documentomolto tecnico,quasi asciutto:è il riconosci– mento di un lavorocollettivo. Ma un'altra dichiarazione di Louise Ar– bour emerge con forza: «Non si può costruire una pacecredibile e duratu– ra sull'impunità e l 'ingiustizia.li rifiu– to di portare di fronte alla legge i cri– minali, affinché rendano conto, sa– rebbe un affronto per coloro che rispettano la legge e un tradimento verso coloro che vi fanno affidamen– to per la lorovita e per la sicurezza». Bisogno di sicurezza e libertà individuale Oggi LouiseArbour è l'Alto com– missario per i diritti umani,cioè, il più importante funzionario dell'Onu con responsabilità per le azioni delle Na– zioni Unite nel campodella promo– zione e protezionedei diritti umani. Unmandatoche copre i diritti civili, politici,sociali,economici e culturali. Questa donna sta conducendo le più importanti battaglie delleNazio– ni Unite per il rispetto dei diritti di o– gni essere umano:dai prigionieri di Guantanamo ai senzatetto. Nel 1999 ricevette il premio Elea- nor eFranklin Roosevelt Freedom from Fear,questo premio non simbo– leggiava solo la speranza di unmon– do incui gli uomini possano essere li– berati dalla paura,ma il riconosci– mentoauna donna che non ha avuto timore di denunciare le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate invarie parti del mondo:dalla Cece– nia ai campi per sfollati nel Darfur chedefinl «prigioni senza mura». I suoi appelli hanno lanciato un se– gno. Comequando ammonì il mon– do sulla necessità di trovare il giusto bilanciamento tra il bisogno di sicu– rezza, generato dall'ombra del terro– rismo, e la necessità di tutelare la li– bertà individuale. Nel luglio 2006durante il conflitto tra Israele e il Libanodichiarò:«Colo– ro che sono nella posizionedico– mando edi controllo potrebbero ri– spondere individualmentedal punto di vista penale per le azioni commes– sedurante il conflitto».Un monito che ha generato un dibattito,mache ha ricordato al mondoche nessun uomo può arrogarsi il principiodi im– punità per i crimini commessi contro altri esseri umani.Che nessun uomo puòapprofittaredi una guerra,come purtroppo è accaduto in passato. ■ ------------------------------------------------------------------------------------------- MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007 ■ 111
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