Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007
Donne:ancora numeri inaccettabili La strategia di Thoraya Obaid si ba– sa da sempre sul rafforzamento delle donne attraverso programmi che diano loro la possibilità di divenire a tutti gli effetti cittadini con diritti e responsabilità.Obaid spiega che molto spesso una bambina nata in un paese povero è destinata a una vi– ta drasticamente diversa da quella di un bambino.Una vita di discrimina– zioni. La direttricedel Fondo dell'Onu per la popolazioneci ricorda oggi che 55 milioni di bambine non han– no accessoall'istruzione primaria, che nei paesi in via di sviluppo82 mi– lioni di adolescenti si sposano prima di aver raggiunto i 18anni,e che ogni anno 3 milioni di bambine rischiano la mutilazionegenitale.Dati che fan– no riflettere;ma aquesti si aggiunge che in vari paesi awiene la selezione sessuale prenatalee l'infanticidio delle bambine,mentre ogni anno più di 500 mila donne muoiono acausa di gravidanze e parti.Nel 2000 i go– verni si erano impegnati a tutelare la salute materna e a ridurre i casi di morte di almeno tre quarti entro il 2015.Si tratta del quinto obiettivodi sviluppo del Millennioemolto rima– ne ancora da fare. Sonoqueste le priorità dell'Unfpa cheThorayaObaid guida. Lei è con– vinta che i cambiamenti non debba- , no essere imposti dall'alto,ma partire dal cuore delle comunità.Per questo l'Unfpa sviluppa campagne informa– tive come quella contro lemutilazio– ni, pratica aberranteche nessuna re– ligione impone. Obaid lavora affinché lecomunità siano attori di sviluppo.Ogni società ha un patrimonio di valori culturali e religiosi che si riconducono ai diritti universali.Thoraya Obaid ha intro– dotto nei programmi dell'Unfpa il re– cupero dei valori propri di ogni so– cietà come motore di cambiamento e di sviluppo. PerThoraya Ahmed Obaid lo svi– luppo è l'elemento essenziale per il progresso internazionale. La sua stra– tegia si basa sulla creazione di allean– ze tra leorganizzazioni internazionali e la società civile, ma il principaleal– leatodella donna nelle grandi batta– glie per lasalutee l'istruzione delle donnedeve essere proprio l'uomo. ■ Margaret Chan (Hong Kong, Cina) MALATTIE SENZA FRONTIERE O riginaria di Hong Kong (Repubblica popolare cinese),Margaret_Chan è attualmente direttrice generale dell'Organizzazione mondiale della sa– nità (Oms). Laureata inmedicinain Canada, ha iniziatoalavorare nel Di– partimento per lasalute di Hong Kong, divenendo poi direttrice del settore sa– lute del paese. Rivestendo questo ruolo dal 1994 al 2003, ha dato prova di e– normi capacità. Ha infatti lanciato nuovi servizi di prevenzione e cura delle malattie, potenziando l'assistenza sanitaria primaria per tutte le fasce d'età. Ha sviluppato iniziative innovative per migliorare i meccanismi di monitoraggio e ri– sposta alle malattie. Ha promosso percorsi di formazione per il personale me– dico e lanciato attività di cooperazione nazionale e internazionale. Nel fare ciò ha anche integrato le tradizioni erboristiche dell'antica cultura cinese nelle pra– tiche ufficiali. La dottoressa Chan si è trovata a fronteggiare la Sars, riuscendo a contener– ne l'impatto. Fu notato il suo coraggio nell'ordinare l'immediata eliminazione di 5 milioni di polli per contenere l'epidemia. I fatti le diedero ragione.Nel 2003 è stata nominata direttrice del Dipartimento per la protezione dell'ambiente u– mano dell'Oms. Due anni dopo,sempre nell'Oms, era la responsabile del moni– toraggio e delleazioni di risposta dellemalattie trasmissibili e rappresentante del direttoregenerale per l'influenza pandemica,nonchéassistente del direttorege– nerale per le malattie trasmissibili. Trent'anni di lavoro nel settore della sanità la fanno giungere alla conclusione che i peggiori killer siano la carenza di risorse e l'assenza di volontà politica.Ma prima di chiedere risorse e impegno ai governi Margaret Chan afferma che bi– sogna dimostrare di saper produrre risultati. M argaret Chan sarà direttrice generale dell'Oms fino al 2012 e su di lei grava la responsabilità di far fronte alle nuove emergenze sanitarie. La Chan ha affermato che,al termine del suo mandato, vorrà essere giudi– cata dall'impatto del suo lavoro su due specifici target le donne e la popolazio– ne africana. Le sei aree prioritarie in cui si concentrerà il lavoro dell'Oms saran– no lo sviluppo per la salute, la sicurezza sanitaria, il capacity building (rafforza– mento delle capacità) dei sistemi sanitari, la creazione di un sistema capillare d'informazione e di condivisione delle conoscenze, il rafforzamento dei parte– nariati e il miglioramento dell'efficienza dell'Organizzazione. La sua esperienza in un'area geografica colpita dal virus dell'influenza aviaria e le sue capacità nello sviluppare tempestivi piani d'intervento sono oggi un pre– zioso patrimonio di riferimento per un mondo che si troverà sempre più ad af– frontare emergenze sanitarie. Margaret Chan sa che le nuove sfi– de non possono prescindere dalla na– scita di nuove alleanze, soprattutto in un mondo nel quale le malattie sono senza frontiere. Oggi la tubercolosi continua amieterecirca 2milioni di vi– te umane all'anno nei paesi poveri. Tra le cause: la povertà e la discriminazio– ne. La turbercolosi sta inoltre svilup– pando nuovi terribili ceppi farmacore– sistenti nei paesi nei quali vi sono con– dizioni favorevoli a un'evoluzione del virus. li passeggero infettosu un aereo di linea può trasformarsi in un'arma biologica. «II nostro lavoro non ha mai avuto una priorità così alta nell'agenda politica mondiale, non possiamo per– dere questa occasione» ha dichiarato Margaret Chan. S.C.-M.M. MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007 ■ 101
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