Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2007

: Donne e uomini della guardia indigena dei nasa nella riserva del Cauca, vincitori del premio Unesco per la pace nel 2006. si realizza attraverso progetti produt– tivi, formazione emilitanza politica di resistenza.Cantautrice,fa della sua musica uno strumento di lotta edi protesta. BeatrizElena RodriguezRengifo. La sua esperienza costituisce una sfi– da alla violenza patriarcaleche si con– tinua avivere inColombia. IIsuo im- ' pegno nel lavoro con ex-prostitutee lacapacitàorganizzativa fanno di lei un esempio per tantealtre persone. I– noltre, attraverso la suaorganizzazio– nee insiemeadaltredonnedel Ca– queta (sud della Colombia) si prodiga per rendere socialmente ed economi– camente piùdignitosa la vitadelle donneeoffrirealternativedi vitaa giovani desiderosi di costruire nuovi modelli di cittadinanza. Hilda Liria Domic6Bailarin appar– tieneall'etnia emberakatio e lavora per l'istruzione,promozione umana tra indigeni,vittimedel conflittoar– matocolombiano.I campi specifici in cui opera sono:organizzazione dei popoli indigeni,difesadei diritti uma– ni, rafforzamento dell'identità etnica e culturale,etno-formazione, parità di genere, partecipazionecivica,soluzio– ne pacifica dei conflitti. MariaBeatrizAniceto Pardo. Lea– derdel resguardo (riserva) indigenodi Avirama (Cauca), ha lavorato inattività di difesa del territorioe resistenza pa– cifica contro la guerra.Ha promossoe , realizzato corsi di formazione su temi come«Autonomiae resistenza»,«Giu– stizia indigena»e«Diritti umani».È stata coordinatricedel «Programma donna»del Consiglio regionale indi– geno del Cauca (Cric).Ha lavoratoal Pianoambientale indigenoed è stata eletta governatrice del resguardo di A– virama per duecicli consecutivi.Da vari anni è impegnata nella «Viapaci– fica delle donne colombiane per lari– soluzionedel conflittoarmato».Nella sua area ha promosso la mobilitazio– ne delledonne per la costruzionedel– la pace e per la resistenza. Volanda BecerraVega. Èunadon– na acui si devono 32anni di lavoro con l'Organizzazione femminilepo– polare (Ofp).Ricordare lei significa fa– re memoria di tutte le donnedella re– gionedel MagdalenaMedio,della lo– ro capacità collettiva di lottaree articolare processi sociali epopolari in favore del movimentocontro la guer– ra. li lavoroguidatodaVolanda rap– presenta un'alternativa alle attuali so– luzioni politichecolombiane.Tanto Volanda quanto laOfpsonostateun esempiodi resistenza femminile con– tro la persecuzionee l'oppressioneda partedei gruppi paramilitari. MariaTilaUribeJiménez.Ha 74 anni; nella sua vita ha dimostrato te– nacia efedeltà nella lotta per la giusti– zia e la pace. La sua pedagogia educa– tivae liberatrice,cheaccoglie varie e– sperienzedell'America Latina, hadato vita alla speranza in diverse regioni.A Bogota continuaaportareavanti il suo lavorocon donnedella terza età. Nel paese,l'esperienzadiTila rappre– senta unmodello della lotta per la pa– ce unita allagiustiziasociale.Maria Ti– la è«storia viva» di una generazione che ci ha preceduto, lasciando un'ere– dità preziosa nellavita politica,sociale e sindacaledel paese. RafaelaVosObeso.Vive aBarran– quilla.Sociologache ha dedicato la propria vita alla difesa dei diritti uma– ni. li lavoro,dall'ambienteaccademi– co, inottica femminista è veramente arduoedifficilema lei se n'èfatta cari– co con serenocontrollo. Èdecisivo ri– conoscere losforzodi rendere «visibi– li» ledonnee i lorocontributi nei pro– cessi locali e nazionali. Tutti gli elementi che cercano di riparare le in– giustizie stannocontribuendo alla ge- ' stazione della pace. NubiaCastaneda: leader della di– fesa dei diritti della donna afro-co– lombiana, è membroattivo della «Via pacifica delledonne colombiane per la risoluzione del conflittoarmato» nella regione del Choco; lavora con donneche soffrono la condizione di sradicamentodalla terra di origine a causa del conflitto sociale earmatoe nell'assistenza alle vittimedella vio– lenza sociale epolitica.li suo percor– so formativo,da un'esperienza spiri– tuale l'ha portata acondividere la quotidianità con ledonne in zone di conflitto. L a storia di ognuna di queste donne generose incoraggia, oggi in Colombia, la costruzio– ne di alternativevalide per esigere dallo stato la garanzia del rispetto ' dei diritti politici, economici, sociali e culturali di tutti. Però,tutti gli sforzi che vanno in questa direzione devono vedersela con la strategia paramilitare, che si rinvigorisce sotto il governo del pre– sidente Uribe. In più, bisogna fare i , conti con la politica di sicurezza de– mocratica, gli investimenti per la guerra, l'ingerenza del governo de– gli Stati Uniti che finanziano la guer– ra in Colombia mediante il cosiddet– to «pian patriota» o «pian victoria» che interessa ampie zone del paese e le regioni di frontiera, in particola– re quella presso l'Ecuador. La politica pubblica del governo, i– noltre, riduce i diritti alla stregua di «regali» cioè il denaro per ristruzio– ne, la sanità viene assegnato per ' mezzo di programmi speciali che, grazie all'uso propagandistico, crea– no un'apparenza di benessere che, in realtà, non esiste. Noi donne perseveriamo nel ri– chiedere l'accordo umanitario;è ur– gente fermare la guerra.È urgente prendere coscienza dinnanzi alla perdita sistematica dei nostri diritti, continuare a unire le nostre voci a quelle di tutti coloro che rifiutano la soluzione militaredei conflitti. Sia– mo donne che, nella nostra diversità spirituale,politica, culturale, sessua– le continuiamo nella ricerca di spazi in cui le nostre voci vengano ascol– tate eprese in considerazione. Sol– tanto così, trasformando i nostri rap– porti di potere, possiamo costruire spazi di vita quotidiana collettiva e democratica. ■ --------------------------------------------------------------------------------------------- 102 ■ MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2007

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