Missioni Consolata - Settembre 2007
DOSSIER L'impegno educativo a servizio del paese Non meri centri di tolleranza, ma di convivialità. Il ruolo delle scuole cattoliche nella creazione di un autentico senso di cittadinanza, capace di integrare culture e religioni diverse. L e linee guida sono tutte un programma. Non solo peda gogico: «Educhiamo il cittadi no per costruire il Libano». In tut te le scuole cattoliche del paese è statoquestoslogan che ha fattoda filo conduttore per tutto l'anno scolastico 2006-2007. l bambini della scuola Mar Beh nam, delle suore domenicane del la Presentazione, si sono ispirati per farne cartelloni e disegni, ap pesi alle pareti delle aule. Mentre i più piccoli, quelli della materna, cantano una canzoncina vaga mente patriottica. Anche al Mont LaSalle, una delle più grandi e pre stigiose scuole cattoliche del Liba no (2.200 studenti e molte attività educative e ricreative collaterali), il motto campeggia un po' ovunque. Visto da fuori, sembrerebbe scontato che, essendo in Libano, uno si debba sentire cittadino li banese. Ma nella complessità di questa terra, dove l'identità si co struisce su molti fattori (culturali, religiosi, politici, status sociale...), essere libanese puòvolerdiremol te cose: rinchiudersi nella propria appartenenza comunitaria o asse condare l'indole indomita dell'e migrante. «le scuole cattoliche - spiega il responsabile del segretariato del la chiesa maronita, padre Marwan Tabet - stanno dando un impor tante contributo alla creazione di un autentico senso di cittadinanza e allo sviluppo del paese. Quella che proponiamo è una pedagogia che vuole creare una cittadinanza capace di integrare culture e reli gioni diverse. Non puntiamo solo sulla formazione del cristiano, ma Radunonazionalealsantuar i odi Harissadeigiovanidelmovimento «Gesùmiagioia»,29apr i le2007. 44 • MC SETTEMBRE2007 su quella del cittadino. la compo nente cristiana, semmai, conferi sce il profilo pedagogico e cultu rale di riferimento». ' E un impegno, questo, appar- so prioritario, addirittura fon damentale, dopo la fine della guerra civile, che ha lasciato stra- scichi di odi e divisioni. Ma conti nua ad avere senso anche oggi, nel contesto politico e sociale attuale, fortemente condizionato dalla vo lontà di molti - dentro e fuori il pae se- di dividere il popolo per meglio controllarlo e manipolarlo, anziché creare un vero spirito nazionale. E allora l'insegnamento cattoli co, che vanta una lunga tradizione e una diffusione capillare in tutto il paese, si è assunto questo com pito. Che è anche una sfida crucia le per il futuro del Libano. Oggi le scuole cattoliche sono 365, per un totale di circa 200 mila studenti e 1 2.800 insegnanti. Complessiva mente rappresentano il 25 per cen to dell'insegnamento nazionale. «l'istruzione - spiega padre Ta bet - è un settore molto importan-
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