Missioni Consolata - Settembre 2007
DOSSIER Superfic i e : 10.400 kmq Capitale: Beirut Popolazione : 4milioni diabitan�nel paese; 1Omitloni all'estera Rel i gione : 40% cristiani (cottolici, moroniti, ortodossi,armeni,protestanL), 60" musulmani (scilfi e sunniti); drusì Lingua: arabaufficiale; francese comu nemente parlato AlfabetiDC�z i one: 86" Moneta : liro libanese Pnl: 3.990 dollari procapite Ordinamento politico: repubblica cconfessionale•. ll presidente è moronita; il primoministro è sunnita; il presidente del Parlamento èsa-rto Parlamento : 128seggi, divisi a metàtra cristianie musulmani, e l etti ogni4 annidallecomunità religiose Partiti politici : di maggioranza (Alleanza 14 marzo): Corrente del futuro(sun niti, Sood Horiri); Partito pragressistasocialista (drusi, WalidJumblatt); Forze Libonesi (moroniti, Samir Geageo); Partito delle Falangi libonesi (moroniti, Amine Gemoyel). Dì opposizione: H e zbol l oh (sdi�, HassanNasrollahl; Amai (semi, Nobih Berrì);Correntenazionalista libero(maroniti, MichelAoun) Economia: p ri m o dello guerra civile (1975-1990) l'economia libonese ero assai fiorente, grazie oliosviluppadelsistemo bancario, settore commercialeeturismo. Oggi, l eprincipali risorse economichevenganodai prodotti agricoli (tabacco e agruminellezone costiere; cerealie orta g gi nello valledella Bekaa;fruna, patate, cerealie ulivi nelle zone elevate) e daU'all evomento (caprini, ovini e bovini), dall'in dustrio (roffinazione del petrolio, tessitura, calzature,cartaemateria� do costru zione). Scorsissime l e risorsem i ne ra ri e del soffosuolo. to della popolazione libanese. Ne emerge un quadro religioso so· stanzialmente equilibrato: il S l% della popolazione èristiana (di cui il 29%maronita), il 49%musulma na e l'l%di altri gruppi, tra cui an che una piccola comunità ebraica. Sulla base di tale censimento vie· ne stipulato, nel 1 943, il cosiddet· to «Patto nazionale», in base al quale tutte le cariche politiche e i· stituzionali devono essere distri· buite in percentuali ben precise al· le diverse confessioni religiose. l seggi parlamentari, poi, dovevano essere assegnati con una propor· zione di 6 a S a favore dei cristia· ni. Il presidente sarebbe sempre stato un cristiano maronita, il pri· mo ministro un musulmano sun· nita e il presidente del Parlamento un musulmano sciita. Questo ordinamento è tuttora in vigore, anche se sono state modi· ficate le percentuali dei deputati, che oggi sono metà musulmani e metà cristiani. Una suddivisione che probabilmente non rispecchia più la composizione sociale, visto che i musulmani sono certamente più numerosi dei cristiani, sia per il più elevato tasso di natalità, sia per la tendenza di molti cristiani a emigrare all'estero. Sta di fatto, però, che per il momento nessuno osa invocare un nuovo censimen to, che sconvolgerebbe il già pre cario equilibrio, su cui cerca fati cosamente di reggersi il libano. Non che questa particolarissima ed esplosiva commistione tra poli tica e religione abbia mai vera mente funzionato: nei mesi scorsi ha letteralmente bloccato tutte le istituzioni del paese. Ma in passa to è stata spesso causa di sangui nosi conflitti. Eppure nessuno pa re intravedere o vuole promuove re una ragionevole alternativa. Rovinediunquartieremeridionale della città d/Beirutprovocate daibombardamentiisraelia n i . -------------------------------------------------------------------- 32 • MC SETIEMBRE 2007
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=