Missioni Consolata - Settembre 2007

Il NIGER L / aria èsecca a Mannari,villag­ gionel dipartimentodiTa­ nout, nel centrodel Niger.Un gruppodi case in mattoni di fango essiccati,buttate in mezzoalla sab­ bia. li gialloocratinge e domina o­ gni cosa in questaterra.El Hadji Ma­ moudou è il capovillaggio,anziano ecortese.Ci porta avisitare il pozzo subitofuori dall'abitato:una grossa fortuna perla popolazione.Siamo a millechilometri dallacapitale,Nia­ mey, in una zona semiarida,che pre­ para al deserto,dove gli allevatori convivono con gli ultimi avamposti degli agricoltori stanziali.Peulh e ta­ mashek(più comunemente t u ar e g ) i primi, haousa e kanouri i secondi. Il pozzo in cemento èprofondo centodieci metri. t stato realizzato dallacooperazione internazionale ed èentrato in funzione nel 2004. Gli uomini attingono l'acqua da questa voragine,di cui non sivedeil fondo,utilizzandoasini obuoi.Fan­ no tirare loro una lunga corda su ru­ dimentali carrucole.Sotto il sole che, in questa stagione,rende il caldo in­ fernale, raggiungendo i45-50gradi all'ombra.Quando il recipientecon un centinaio di litri arriva in superfi­ cie, due uomini loversanonegli ab­ beveratoi pergli animali.E qui,tra una vacca e un asino checercanodi placare la sete,una ragazza riempie alcunibidonidi plastica. t il fabbiso­ gnoper una famiglia. «In questa stagione il pozzodi­ venta seccopiù volte al giorno- rac­ conta El Hadji Mamoudou - inizia­ moad attingereal mattinopresto, ma dopo che un paiodi famiglie hannoriempito i loro recipienti l'ac­ qua si è ritirata».Siamo alla finedella stagionesecca,chedura da settem­ brea maggio. t il periodopeggiore, perché i granai sonoormai vuoti.Ma proprioadessoagli uomini occorre tanta energia per lavorare i campi e preparareil nuovo raccolto,speran­ do che le piogge siano abbondanti e regolari.«Occorre aspettare una o dueore,ed eccochela falda acqui­ fera ricarica il pozzo ealtredue fami­ glie si fanno avanti».Cosl pertutto il Nellepagineprecedenti : estrazione diacquada unpozzo . A destra: trasportodicerealinel villaggiodi Marmar i; sotto, tuareg almercatodei cammellidi Tanout. 11 11 11 11 11 11 11 11 giorno,per4o 5 cicli.Ma questo punto d'acqua non èsufficiente per l'intera popolazione di Marmari,e molti si spostanoaChirwa,percor­ rendoquasi 4 km a piedi o con il car­ retto. In questovìllaggio,più impor­ tante, una pompa a motore estrae acqua da 700 metri di profondità e la distribuisce acinquefontane. In Niger il problema dell'accesso all'acqua (non solo a quella potabi­ le) rimaneenorme. LO SPETTRODELLA FAME Durante i mesi delle piogge si col­ tiva una varietà di miglio che si è a­ dattata a questo suolo sabbioso. li cereale,immagazzinato nei granai, sarà pestatodalle donnea forza di braccia nei mortai,e dovràfornire la farinaper il pastoquotidianodella famiglia peril restodell'anno. Finita la stagionedelle piogge e ultimato il raccolto,si tenta di colti­ vare un po'di ortaggi: «A 4 kmda qui c'è un awallamentoche per­ metteall'acqua di fermarsi per qual­ chemese in pozze naturali.Sono statiscavati anche dei pozzi poco profondi perl'irrigazione» continua El Hadji.«Intorno facciamo i nostri orti.Quest'annoperònon c'era ab­ bastanza acqua e non siamo riusciti afarcrescere nulla». Il Niger,dove l'alimentazione dell'SO%degli abitanti dipende di­ rettamente dall'agricoltura,occupò per qualche giorno lecronache dei giornali a causa della crisi alimenta­ re del 2005.Una cattiva stagione piovosa nel 2004,l'invasionedelle cavallette,congiunta alla precariae­ conomiadi sussistenza eai non ade- �-·------------------------------------------------------------------------------------------· 24 • MC SETIEMBRE 2007

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