Missioni Consolata - Settembre 2007

MISSIONI CONSOLATA frutti dellaterra.Favorendo anche la società,riuscendocioè a venderead un prezzo non esagerato.In questo momento siamo in attesa che i no­ stri awocati richiedano l'esecuzione della sentenza». Perchéunacompagniacontanto terrenonellepropriemaninon ca­ piscequantoirrilevantesia,rispet­ toallasuaattivitàeconomica,un : pezzettinoditerradipochiettari? Comemaiaccanirsicontro60fa­ miglie, checonquellaterrasoprav­ vivono? «Da una parte,la compagnia sta­ tunitense si faforza di un pezzo di carta che le accredita la proprietà della terra,approfittandodel fatto che i popoli indigeni non si sono mai preoccupati delle coseformali. Abitano le terre senza definire i confini del territoriocheoccupava­ noo che occupano. Dall'altra parte, alla SeaboardCorporation,come a tutte lemultinazionali, interessa soltanto il profitto,da perseguire ad ogni costo.Salvo poi presentarsi ai cittadini con il suo lato positivo-u­ manitario con donazioni a istituzio­ ni pubbliche che le consentonodi apparire sui mediacome un'asso­ ciazionebenefica.Una vergogna in tutti i sensi». - 11 11 11 1111 L'Argentina di Kirchner e lasetedi potere Lasciamounattimogliindigeni, perparlaredell'ArgentinadiNe­ storKirchner. Il suopareresuque­ stapresidenza. «Si è cercato di riordinare fa cosa pubblica in diversi aspetti,ma non si può nascondere lasetedi potere che sta invadendo un po' tutti i poli­ tici, a cominciaredall'attualegover­ no che pretende di continuare al potere». Lasetedipotereèunacaratteristi· cadelperonismo... «E non solo, perché anche partiti diversi,che governano in altre pro­ vince, hanno fa stessa tendenza.Ab­ biamo avuto uncasosignificativo nella provincia di Misiones dove il governatoreCarlos Rovira preten­ deva di cambiare la costituzioneso- lo peressere rieletto in forma indefi­ nita. Lastessa popolazione ha chie­ stoa mons. Pina,vescovo in pensio­ ne, di mettersi alla testa del reclamo 1 popolare.Cosl è entrato nella costi­ tuente, perevitareche si riformasse l'articolo che avrebbe permesso al governatore di essere rieletto inde­ finitamente. La rispostaè stata tale che,per una volta,la gente ha scon- fitto la mania dei politici di sentirsi padroni del potere». Misembradicapirechelasuafidu­ ciadelcambiamentoèunafiducia condizionata. «Sì,anche perché uno continua a sentire discorsi ambigui,cheposso­ no facilmentetrasformarsi in un nuovo inganno perla gente,troppo spesso utilizzata peri fini del gover- 1 nante diturno». Perleiche halavoratoconpopola­ zioniindigenepermoltianni, cosa significal'esperienzadellaBolivia, dovec'èdapocounpresidenteay­ mara?Miriferiscoovviamentea EvoMora/es. «È stato un passo importante,ma anche qui bisognastareattenti.Far sì che ci sia una vera partecipazione popolare e che non si cada in ecces­ si demagogici,che possono essere pericolosi.Certamente èfondamen­ tale che sia statoeletto un presiden­ te indigeno, con la forza dei popoli indigeni,che sono la gran maggio­ ranza della popolazione». Dopo30anniinArgentina,che sensazionepersonalesiportaden­ tro? «Senz'altrodi arricchimento uma­ no, culturale, un grande insegna­ mento che ho ricevuto nei diversi posti,in particolare nel Chaco.An­ che le altretappe sonostate impor­ tanti, di preparazione pervivere il grande amore che èstato l'incontra­ re la realtà indigena che peraltro io non homai idealizzato.Come tutti gli esseri umani, anche gli indigeni hannopregie difetti». (fine 6.a puntata-continua) QUESTA SERIE: Le precedenti puntate di «Preti d'America. Alla scoperta diesistenze edldee>osonostate pubblicateadicem­ bre 2005 (Venezuela), aprile 2006 (Perù), settembre 2006 ( Colombia), dicembre 2006 (Messico), gennaio 2007 (Brasile). FOTO: Paolo Moiolae GrazielaBianco «Piid»; pagina 16, fotodao<EIClarin•.

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