Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2007
rivista@missioniconsolataonlus.it Non daròa nessuna donna dei farmaci antifecondativi oabortivi». te RU 486, prodotta, guar– da caso, da quella stessa Roussel Uclaf che, durante la Il Guerra mondiale, met– teva adisposizione dei na– zisti le sostanze tossiche da impiegare nelle camere a gas, che causarono la morte di centinaia di mi– gliaia di innocenti...), favo– revole alla sperimentazio– ne con cellule staminali ri– cavate da embrioni umani appositamente uccisi. Ora, se c'è la libertà, per chi porta cognomi così alti– sonanti, di esprimereque– steconvinzioni, immagino ci sia anche quella di dire che per un cattolico che vuol restarefedele aCristo, al vangelo, alla legge natu– rale eal magisterodella chiesa, un uomocome il pur rispettabilissimo prof. Veronesi non puòcostitui– re un punto di riferimento affidabile. Quindi, se il prof.Veronesi non possiamoconsiderarlo un buonmaestro perciò che riguarda la tuteladella vita nascente, se nonci piacciono lesue posizioni in materia di eutanasia, per– ché dovremmoconsiderarlo infallibilequandosi pro– nuncia su altri temi, quali le polveri sottili e i cambia– menti climatici? Per me, Veronesi (potrei direanche Zichichi, Dulbec– co, Levi Montalcini, Rubbia) èuna persona cometante altre, che oradicecosegiu– ste, oramenogiuste. È allo SpiritoSantochedobbiamo affidarci per esercitare la difficile, ma irrinunciabile, artedel discernimento. Solo loSpiritoSanto può condur– ci alla verità tutta intera. Domenico Di Roberto Ancona Ora, se il Veronesi acui fa riferimento l'aw.Cuccia è il professorUmbertoVerone– si, luminare di fama inter– nazionale, non mi pare che, almeno per ciò che ri– guarda aborto econtracce– zione, la sua fedeltà al Giu– ramento di Ippocrate sia il nonplus ultra. Al contrario, innumerevoli sono state le volte che è intervenuto per esprimere la sua posizione favorevole all'interruzione volontaria della gravidan– za, all'usodelle pillole a– bortive (come la devastan- DICIAMO NO... Al NUOVI CLAUDIO E NUOVI TORLONIA D opo aver letto le affermazioni dell'awocato palermita– nosugli anandroecologisti che.secondo lui,«se ci fosse– ro stati al tempodei romani nonavremmo ilColosseoe l'ac– quedotto», desidero fare alcuni rilievi. 1 ° Gli ecologisti non hannomai avutonulla incontrarioa– gli acquedotti;anzi,sono in prima linea nel denunciare leca– renzedellereti idriche(abbiamoacquedotti cheperdonofi– no al 70%dell'acqua) e nel chiedere che i fondi per le gran– di opere pubbliche vengano innanzitutto impiegati per garantire un'efficiente distribuzionedell'acqua potabile. 2°Se è vero che gli acquedotti costruiti dai romani godo– no dell'ammirazione universale, è altrettanto vero che non tutte le opere idrauliche da essi realizzate furono cose buo– neegiuste.Mi riferisco ad esempio agli sciagurati interven– ti sul Fucino,lecui disgrazie,comeci raccontaTacitonei suoi Annales,iniziaronopropriosottogli imperatori romani,in par– ticolare sottoClaudio. li disastro fu poi completato nella se– conda metàdel xix secolodal banchiereAlessandroTorlonia. Per molto tempo si è creduto che il prosciugamento del Fucino (perestensioneera ilterzo lago italiano)fosse una co– sa oltremodo necessaria; ricordo be– nissimogli anni in cui i testi scolastici tessevano le lodi del principeTorlonia edegli uomini che lavoraronopertra– sformare lagrandeconca in unazona agricoladi pregio,dopoaverla libera– ta dalle zanzare, dalla malaria, ecc... Poi,unostudiopiùattentodegli scrit– tori classici e l'evoluzione di una co– scienza civile,meno succube dei miti del passato, hanno aiutato a capire chegli interventi sul Fucinofuronoun gravissimo errore, perché costarono la perditadi unpatrimonio idrico,bio– logico e naturalistico di incalcolabile valore.Tra l'altro, è falso che le acque del povero lago fossero sozze emal– sane. Virgilio,peresempio,parladi «vi- treaunda» (ondacristallina) del Fucino (Eneide Vll,759) e icu– ratori del Dizionario enciclopedico italiano assicurano che, prima di essere strapazzato dagli uomini, il Fucino «non era affatto un lagomalarico».Esondazioni,febbri ealtri proble– mi legati alla presenza del Lago Fucino erano solo conse– guenza degli abusi patiti dal territorio nel corsodei secoli. 3° Il Colosseo non è solouna grandeoperaarchitettonica di indiscutibile originalità. È anche il luogo dovemigliaia di personevenivanobarbaramenteucciseofatteuccideredal– le belve (chea loro volta morivano tra atroci sofferenze per soddisfare gli insaziabili capricci dei potenti di Roma), per– ché si rifiutavano di tributareagli imperatori quell'adorazio– ne che credevano di dover riservare solo al Dio di Gesù Cri– sto. Se il loro martirio ci ha insegnato qualcosa, cerchiamo anchenoi di daresempreaDioquel che è di Dio,negandoai moderni Cesari quel che non è e non potrà mai essere dei Cesari.E,quandovediamo l'immaginedel Colosseo impres– sa sul retro dellamonetina da 0.05 euro, ricordiamoci che si tratta pur sempre di opere di uomo eche Dio sa fare di me– glio, di moltomeglio. P ensiamoa tutte le stragi inutili di uomini eanimali che provochia– mo in nomedellegrandi operepub– bliche, dello sviluppo, della ricerca scientifica, ma anche in nome della sicurezza, lotta al terrorismo e difesa della nostra civiltà. Ristabiliamo rapporti corretti con il mondo naturale e con i nostri simili, vicini e lontanì.Diciamo NO ai nuovi ClaudioenuoviTorlonia,che preten– dono di trattare laghi,fiumi,monta– gne, foreste,abissi oceanici,spazi ae– rei... come se fossero loro proprietà privata. FrancescoRondina Fano(PU) MC LUGLIO-AGOSTO 2007 ■ 1
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