Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2007

Come sta Fatou? IN VIAGGIO TRA MAUITTIE E Malattie dimenticate (11): tripanosomiasi (malattia del sonno) .•....... ...... .................... .. ..••• •.. ........•••.••.........• •• ••.. .... .... ••.•..... •........•••.. ............ QUANDO IL È FATALE M igrazioni, guerra, povertà. Tre elementi strettamente colle– gati alla malattia del sonno. Una malattia mortale, se non trattata, che continua a imperversare nelle zone dell'Africa subsahariana, la cui diffusio– ne, e il riemergere di epidemie, viene spesso collegata ai conflitti. Non sono note le cifre precise sul numero di malati, ma secondo gli ulti– mi dati dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), potrebbero variare da 50 mila a 70 mila le persone infet– tate, mentre sarebbero 60 milioni quelle che vivono in zone a rischio e potrebbero ammalarsi. DUE DIFFERENTI POSSIBILITÀ, STESSO DESTINO la tripanosomiasi umana africana, ' più conosciuta come malattia del son– no, è diffusa in 36 paesi nell'Africa subsahariana, dove è presente la 1 mosca tse tse, che con il suo morso può trasmettere l'infezione: una zona di oltre 9 milioni di chilometri quadra– ti, pari a circa un terzo dell'intera superficie del continente africano. Il responsabile è un tripanosoma, che può essere di due tipi, con una distri– buzione geografica, e caratteristiche temporali differenti della malattia. Il Trypanosoma brucei gambiense, cui vengono attribuiti 9 casi su 10 di malat– tia del sonno, è diffuso nell'Africa occi– dentale e centrale e causa un'infezione cronica: possono passare mesi o anni prima della comparsa dei segni e sinto– mi più gravi, che segnalano lo stadio avanzato della malattia, con coinvolgi– mento del sistema nervoso centrale. Invece, il Trypanosoma brucei rho– desiense viene localizzato a oriente e nel sud dell'Africa e causa una malattia assai più rapida, che si manifesta nel Sono ancora decine di migliaia i pazienti con la malattia del sonno, decine di milioni le persone che rischiano di ammalarsi. di Valeria Confalonieri medico e giornalista PeaceReporter (www.peacereporter.net ) giro di pochi mesi o anche settimane e si diffonde al sistema nervoso centrale. DAL SANGUE AL CERVELLO Il tripanosoma viene trasmesso dalla puntura della mosca tse tse, che predi– lige vivere in zone ricche di vegetazio– ne vicino a fiumi e laghi, in ambienti umidi, con penombra e temperature alte. Nel caso del Trypanosoma rho– desiense, animali quali antilopi, iene, pecore e bovini possono fungere da «serbatoio» della malattia, da cui la mosca tse tse può prendere il tripano– soma che poi trasmette all'uomo con la sua puntura. La mosca tse tse, e con essa la malattia del sonno, è recentemente salita all'attenzione dei media per la sua «passione» nei confronti dei colori nerazzurri, caratteristici delle maglie di alcune squadre di calcio italiane. Sem– bra infatti che le mosche tse tse siano attirate da questa combinazione di colori, utilizzata per la costruzione di trappole in cui attirarle. RITARDO Una volta entrato nell'organismo, il tripanosoma si diffonde nei tessuti sotto la pelle, nel sangue e nel sistema linfatico, per poi superare la barriera ematoencefalica e arrivare al sistema nervoso centrale. Vengono lasciate aperte altre possibilità di passaggio dell'infezione, come dalla madre al bambino in gravidanza, accidentale in laboratorio, attraverso trasfusioni e trapianti d'organo. La malattia del sonno, se non viene riconosciuta e trattata, porta alla mor– te del paziente e le manifestazioni del– l'infezione sono suddivise in due fasi. la prima, definita emolinfatica, con febbre e sintomi poco specifici, come mal di testa, dolori alle articolazioni e prurito (in un quarto dei casi vi può essere rigonfiamento dei linfonodi cer– vicali). La seconda, neurologica, si manifesta, come accennato prima, a intervalli di tempo differenti a seconda del tripanosoma responsabile, a segui– to dell'arrivo dell'infezione al sistema nervoso centrale. È caratterizzata dalla comparsa dei sintomi da cui prende il nome di malat– tia del sonno. Infatti, accanto a distur– bi psichici e neurologici (come confu– sione, disturbi sensoriali e di coordina– zione), compaiono le alterazioni del ritmo sonno-veglia: i pazienti tendono a dormire di giorno e fanno fatica di notte. IL RITORNO DELLA MALATTIA Le popolazioni a rischio di infezione sono quelle che vivono nelle zone rura– li, dedicate ad agricoltura, pesca, alle– vamento o caccia. Altri fattori segnala– ti dall'Oms collegati alla diffusione del– la malattia sono gli spostamenti delle popolazioni, la guerra e la povertà. Negli ultimi 100 anni sono state - - - __________,...__•___....,._ -----~~..r..v-.---..-~---- ---··--- - - ---- 66 ■ MC LUGLIO-AGOSTO 2007

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