Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2007

MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■■ ■■ ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- e onakry.Nel corsodei primi duemesi del 2007, laGuinea ha vissuto l'apicedi una crisi e– conomico-sociale che damolti anni attanagliava il Paese. la causa principale è stata la pes– sima gestione dello statoe il crollo delleentrateminerarie,che hanno portato le casse del paesea una si- tuazione insostenibile. Inoltre, apar– tire dal 2000, i donatori internazio– nali hanno pressoché bloccato tutti gli aiuti alla Guinea,data l'impossibi– lità di garantirne una gestione tra– sparente. In questa situazione il governo è stato costretto auna politica econo– mica basata sull'indebitamento e questo si è ripercosso sui prezzi (il tasso d'inflazione nel 2006 era del 50%) equindi sulla popolazione. li prezzo del sacco di riso,alimento di base per la popolazione, nel corso dell'anno è passato da 60.000 a 150.000 franchi guineani (circa 22 euro),che corrisponde al salariome– diomensile nel paese. Anche il corso della valuta locale ha seguito lo stesso cammino (da 2.500 franchi per 1 euroa inizio 2005 a 5.200 franchi per 1 euro all'i– nizio del 2006 a circa 7.900 ad aprile 2007), un colpo pressoché mortale per un paeseche importa quasi tut– toquello che consuma. Lo stato non arriva agarantire i servizi di base neanche nella capita– le (dove l'elettricità e l'acqua sono distribuiti per qualche ora al giorno, ma con,talvolta, giorni di interruzio– necompleta). li panorama è,owia– mente, ancora più desolante nelle regioni interne, dovequesti servizi non sonoassolutamente presenti, la rete stradale è formata, per lo più, da sconnesse piste in terra battuta, impraticabili nella stagione delle piogge (tre,quattro mesi l'anno). PAESE RICCO PERGENTE POVERA Questa situazione disastrosa si riper– cuoteanchesul sistema sanitarioe quello scolastico, che sono tra i peg– giori dell'Africa dell'Ovest. Questo quadro è ancora più diffi– cile da accettare se si pensa alle po– tenzialità del paese:la diversità cli– matica (dalla foresta pluviale,alle zo– ne secche,allemangrovie lungo le coste) permette di coltivare una grandevarietà di prodotti tutto l'an– no. laGuinea è attraversata dai più grandi fiumi della regione,e bagna- ' ta da piogge abbondanti.Tutto quello che si coltiva cresce con faci- Asinistra: bambini nell'exstazione ferroviaria di Mamou. Adestra: venditrice di verdure al mercato di Mamou. lità: riso,pomodori, patate, caffè,ca– cao, banane. Nonostante ciò,anche l'agricoltu– ra guineana è moribonda (è passata dal 90%del Pii negli anni successivi all'indipendenza al 20% di oggi). Unodei segnali più evidenti di que– sto fenomeno è la «scomparsa» del– la banana come fonte di entrate del- --------------------------------------------------------------------------------------------- MC LUGLIO-AGOSTO 2007 ■ 55

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