Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2007
MISSIONI CONSOLATA ■■■ ■■■■ ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- dal racconto delle scritture fatto dai missionari americani giunti sull'isola. Nella loro tradizione religiosa, i kuna hanno semprecreduto in un unico Dio creatore e in un profeta inviato per annunciare la buona novella,per cui la parola del Vangelo venne ac– colta bene. Era un ragazzo studioso e dopo le elementari fu mandato aPanama a frequentare ìl liceo,poi in seminario per approfondire lo studio che più lo interessava.La sua chiesa lo inviò poi in alcune regioni del paese (Bocas delToro,Chirigul,Veraguas) per un periodo di formazione durato un an– noe mezzo. Da 19 anni Attilio regge questa parrocchia,abita unacasa come leal– tre, una capanna con il tettodi paglia, dovesi trovano il fornello e le ama– che per dormire. La moglie è una donna bella e gentile,di cui posso ammirare il lavoro precisoe raffinato del ricamo dellesue camicette, ben superiorecomequalità ai pezzi che hovisto invendita pressoaltre case del villaggio. «I giovani non hannopiù voglia di lavorare - ci spiega Attilio -.Un tempo lebarcheandavano solo aremi o a vela e gli uomini lavoravano la terra cheabbiamosulla costa,piantavano manioca,yucca,fagioli e banane.Og– gi a lavorare sono rimasti solo i più • anziani,tra i quali ècomune il vizio dell'alcool».Attiliocrede che molti si awicininoalla chiesa solo per farsi aiutare,specialmentecon i missiona– ri battisti, arrivati da dueanni dagli Usacon moltodenaro.«Noi della lg/e– siadeChristo ci aiutiamo in caso di bi– sogno, ma ioci tengoad averefedeli con una fede sincera»,insiste Attilio. Pare cheanche la figura del sahila si sia sbiadita.Nessunovuoleavere la responsabilità che comporta la posi– zionedi capo villaggio.«Abbiamo dovuto ripiegare su una persona di poco valore,che ama troppo beree la vita comoda.D'altra parte nessu– no voleva accettare l'incarico». Oggi gli studenti migliori delle ele– mentari sonomandati a studiarea Cittàdi Panama, dove trovanoallog– gio in casa di parenti,nelle periferie della capitale, pericolose per lade– linquenza. Passeggiando per la via Centrai,la più commerciale e animata,aveva– mo notatomolte donne kuna in co– stume, con le braccia e le gambe fa– sciate da file di perline colorate, il fazzoletto rosso e giallo in capoe l'a– nellod'oro al naso.Vengono in città per comprare i tessuti per i loro «mo– las»,ma anche per guadagnare qualcosa in più e mantenere i figli a– gli studi. Anche Attilio ha due dei suoi 4 fi– gli a Panama e deve ammettere che il suo mondo, quello che ha sempre cercato di preservare e di– fendere, è destinato prima o poi a scomparire. ■ --------------------------------------------------------------------------------------------- MC LUGLIO-AGOSTO 2007 ■ 51
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