Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2007

MISSIONI CONSOLATA padre Soldati e con i superiori dei missionari della Consolata, per un passaggiodefinitivodel Centro e del- la parrocchiadiTuurualla Piccola Ca– sa. Sorseropoi anche levocazioni lo– cali: il primosacerdote keniota fu don FilippoNtonja,che aprl lastrada aun nutritogruppodi giovani che ora for- ' mano le nuove levedella societàdei sacerdoti cottolenghini in Kenya. Con la gestione del CentrodiTuuru da partedella Piccola Casa,venne dato un nuovo impulso all'edilizia con la costruzione di un reparto per i «buoni figli»,una nuova casa per il ri– covero delle bambine, la palestra, , l'officina ortopedica, la calzoleria e il nuovo dispensario. Il Centro sempre più si veniva qua– lificandocome una struttura per la terapia chirurgica e riabilitativa dei bambini affetti da poliomielite.li trat– tamento chirurgico veniva eseguito dal prof.Operti,cheogni annogiun– geva in Kenya nel mesedi febbraio, con l'incarico di operaretutti i bam– bini, che erano stati prescelti dalle suore nel corso dell'anno. La partedi recupero funzionale era quindi lasciata alle sorelle fisioterapi– ste, che per molti mesi cercavano di recuperare motilità agli arti malfor– mati, tramite una pazientee conti– nua attività di rieducazione motoria. Tale attività ècontinuata fino al 1999, quando si èdeciso di riconvertire ■■ ■■■ ■■ l'attività della missione di Tuuru ai bambini spastici, cerebrolesi gravi. Tale scelta è nata dalla considerazio– neche dopomolti anni di campagne di vaccinazione antipolio,il numero dei bimbi affetti dalla malattia era ra– dicalmente diminuito. Da sempreTuuru è stato anche un centro di accoglienza per i giovani «buoni figli», eancora oggi accoglie un discretonumerodi handicappati mentali, per lo più di sesso femmini– le.Tuuru èanche l'unica parrocchia cottolenghina in Kenya:è una par– rocchia moltograndeed esigente, con un vasto numero di chiesette succursali, chevengono visitate re– golarmente dai sacerdoti edai cate– chisti. La missione, inoltre, ha costrui– to e gestisce una grande scuola ele– mentare per i poveri, dove bambini bisognosi vengonoaccolti e seguiti nella loro educazione primaria. NUOVAMISSIONEACHAARIA Sin dal 1983 si cominciò asentire la necessità di una casa di formazione per i fratelli,che fosse più confacente allenecessità della loro crescita spiri– tuale. li vescovodi Meru offrl ai fratel– li un terreno nella erigenda parroc– chia di Chaaria, un piccolomercato situatoacirca 20 km da Meru. La zona era semiarida e popolata da un esiguo numero di famiglie, per Il dott. Operti econsorte a Tuuru. , lo più dedite ad attività agricole per l'esclusivo sostentamento familiare. AChaaria già esisteva una chiesetta, che peròera succursale di una par– rocchia alquanto lontana.Esistevano anche i locali di un piccolo dispensa– rio costruitocon le offerte della gen– te: dispensario che comunque non eramai stato attivato. La costruzionedel CottolengoCen– tre di Chaaria prosegul velocemente e, nel giugno del 1985, ìl primogrup– podi candidati fratelli venneaccolto nella nuova casa di formazione. In lu– gliovennero accolti i primi sette «buoni figli», tutti provenienti da Tuuru.Si trattava di giovanotti ormai adulti ediventati troppo pesanti per l'assistenza delle solesuore. 1119 gennaio 2001 aChaaria sono giunte le suorecottolenghine:al mo– mento sonosolo due,ma i progetti della Piccola Casa prevedono l'am– pliamentodi questa comunità, al fine di dare un necessario taglio femmini– le al nostroservizio.Al momento suor Lucy si occupa di terapia occu– pazionale e della scuola speciale per gli handicappati.Inoltre si dedica ad attività di counselling per i pazienti affetti daHIV,e aprogrammi pastora– li in parrocchia. ASERVIZIODEI «BUONI FIGLI» Fin dall'inizio fu attivato il servizio sanitario nel dispensario: il servizio copriva sei giorni alla settimana e riu– sciva ad assistere fino a 200 persone al giorno.Insieme alla terapia per va– rie malattie tropicali,si eseguiva pre– venzione sia attraverso la vaccinazio– ne dei bambini,sia attraverso levisite periodiche alle donne gravide. Dal 1993 venne iniziata l'attività , del mobi/ec/inic,attraverso la qualesi tentòdi aiutare i pazienti provenienti da località molto remote.In giorni fis– si il personale del dispensario usciva dal Centro, per raggiungere villaggi relativamente lontani,dove si orga– nizzavano giornate di terapia epre– venzione, normalmente all'internodi alcune chiesette,che risultavano par– ticolarmenteadatte allo scopo. Negli ultimi anni il dispensario è di– ventato un ospedalecon 140posti letto. La trasformazione si deve all'ar– rivo, nel 1997,di fratel BeppeGaido, medico, lacui presenza consenteal -------------------------------------------------------------------------------------------- MC LUGLIO-AGOSTO 2007 ■ 13

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